« Un altro buon film da parte di quell'ottimo regista che è Jonathan Demme, e che è tale sia con grandi produzioni ("Il silenzio degli innocenti", "The Manchurian Candidate") sia con "piccoli" film come questo. Qui si narra di Kym, ex tossica che raggiunge la famiglia riunita per il matrimonio della sorella Rachel, e dei suoi rapporti difficili con padre, madre, sorella. La macchina da presa segue, mobile e instancabile, i confronti e i dialoghi familiari, i piccoli e grandi drammi che agitano le vite dei personaggi; soprattutto segue Kym, mina vagante che sembra sempre sul punto di esplodere, con le sue nevrosi e le sue insicurezze, e a cui presta volto e corpo una bravissima Anne Hathaway, ben lontana dai ruoli per i quali è diventata celebre. Da vedere. »
« Uno dei migliori film di Ken Loach degli ultimi anni, uno dei pochi registi che continua, film dopo film, a denunciare le storture del nostro mondo e del sistema politico ed economico che lo governa. Lo sguardo di Loach non si fa più indulgente col passare degli anni, anzi diventa persino più duro. E' dalla classe operaia, infatti, che proviene la donna che, in questo film, "passa dall'altra parte" per sfruttare il lavoro degli immigrati con i metodi più duri del capitalismo selvaggio. La giustizia sociale non alberga ormai nemmeno tra gli umili e gli sfruttati. Sconsolante. »
I reietti di Satana, 24-05-2011, ritenuta utile da 1 utente su 5
« Uno migliori horror degli ultimi anni, seguito di "La casa dei mille corpi", ma più bello del precedente. Diretto dal talentuoso Rob Zombie (leader del gruppo musicale degli "White Zombie"), il film è attraversato da una crudeltà che non concede sconti a nessuno, da un male che tutto pervade (anche se non mancano i tocchi ironici). Il regista è riuscito a rinverdire i fasti dell'horror americano, troppo spesso negli ultimi decenni impegnato a sfornare film in serie riservati a un pubblico poco esigente. »
« Al pari del precedente film del regista (il capolavoro "Mulholland Drive") anche nel caso di questa pellicola è quasi impossibile raccontarne la trama. D'altra parte anche qui, più che cercare di seguire gli snodi narrativi, è consigliabile abbandonarsi al flusso ipnotico delle immagini: l'esperienza, pur senza raggiungere le vette di "Mulholland Drive". Comunque magnifica. »
« Storia del pavido Boris, costretto ad arruolarsi in seguito all'invasione delle truppe napoleoniche e a diventare eroe suo malgrado, convinto dalla moglie a organizzare un attentato contro Napoleone. Intelligente excursus di un Woody Allen prima maniera all'interno della letteratura russa, arricchito anche da tanti omaggi cinematografici, come quello a "Ottobre" di Sergej Ejzenstejn o "Il settimo sigillo" di Ingmar Bergman. Ma le numerose citazioni non impediscono al regista e interprete di imbastire uno spettacolo divertentissimo. »
« Una pellicola interessante, che non riesce però a superare lo scoglio del prodotto medio. Il problema è soprattutto nel segmento moderno della storia, velleitario e con attori inadatti, in particolare Raul Bova. Convincente, invece, la parte del film dedicata al passato, evocata dai ricordi di un uomo anziano interpretato dal grande Massimo Girotti, qui alla sua ultima prova. Ed è probabilmente questo il motivo di maggior interesse del film di Ozpetek. »
Regia di Jonathan Demme - Universal Pictures
Regia di Ken Loach - Rai Cinema - 01 Distribution
Regia di Rob Zombie - Eagle Pictures
Regia di David Lynch - Rai Cinema - 01 Distribution
Regia di Woody Allen - Warner Home Video
Regia di Ferzan Ozpetek - Cecchi Gori Home Video