Tutte le recensioni di S.Tommaso

« Nella Spagna del 1936 l'inglese David raggiunge le Brigate Internazionale per combattere contro il franchismo. La lotta contro i fascisti, l'amore per una donna, gli scontri che lacerarono la sinistra, la fine delle illusioni: il regista racconta tutto questo con una forza e un'energia che nulla concedono alla retorica, e col coraggio di parlare di un tema oltremodo scomodo, i dissidi sanguinosi all'interno del movimento comunista. Uno dei film più belli di "Ken il rosso". »

« Il postino Eric è in un gran casino: la sua vita è un disastro da tutti i punti di vista. Per fortuna ad aiutarlo interviene niente meno che... Eric Cantona, leader del Manchester United, o quantomento la sua immagine, che prende vita dal poster della sua stanza. Keen Loach continua a parlare di quei temi che hanno da sempre animato il suo cinema. Solo che questa volta la fa da una prospettiva nuova, attraverso una commedia e con una leggerezza che non toglie vigore alla storia. Cinema di lotta e di resistenza. »

« "Draquila" è un'inchiesta che Sabina Guzzanti ha girato sul terremoto che ha colpito L'Aquila, e che ha consentito agli imprenditori di rallegrarsi per i futuri guadagni e a Silvio Berlusconi di fare una straordinaria operazione d'immagine, appannata nei mesi precedenti e rifiorita proprio grazie a questa tragedia (moltissime le promesse, pochi e insufficienti i risultati) . E' lui il "Dracula" cui si riferisce il titolo, ed è appunto questa la tesi della regista-attrice. La quale non lesina in coraggio ed energia nel dirigere un documentario importante e persino necessario nel Paese dell'informazione imbavagliata eo asservita. »

« Tempi difficili se si vive in Iran, si è giovani e si ama il rock, il rap, e tutta quella musica considerata impura, e dunque vietata nel Paese. E allora non resta che organizzarsi e resistere, per incontrarsi e fare musica, vedere e tenere concerti, anche se questo può significare la condanna a mesi di prigione. E ancora si può tentare di emigrare verso Paesi pi accoglienti. Bahman Ghobadi (già autore de "Il tempo dei cavalli ubriachi") lancia con questo film, girato clandestinamente e senza nessuna autorizzazione, il suo grido di ribellione e resistenza. »

« Un incredibile e becero monumento di Celentano a se stesso. Una rilettura del Cristianesimo filtrata attraverso l'ego debordante del cantante-attore-regista.
Un film qualunquista e con numerosti momenti di cattivo gusto tanto estremi da meritare, paradossalmente, almeno una visione. »

« "Fratellanza. Brotherhood" è l'opera prima del danese Nicolo Donato e affronta un tema non certo facile: l'omosessualità all'interno di un movimento politico che più omofobo non si potrebbe immaginare, il Dusb, ispirato al nazionalsocialismo tedesco. E' in quest'ambito che nasce e si sviluppa il rapporto che lega i due protagonisti, e che li porterà inevitabilmente a scontrarsi prima con le proprie convinzioni e poi con gli altri "fratelli". Questo sentimento che non può che scardinare l'ottuso machismo e la vieta intolleranza che regnano all'interno del gruppo e che farà instradare il film sul sentiero un pò impervio del melò. Marc'Aurelio d'oro al Festival di Roma 2009. »

« La vita vissuta nell'ex Germania dell'Est agli inizi degli anni '80, con la famigerata Stasi (di cui fa parte il protagonista del film) che controlla implacabile ogni movimento delle persone. Un film duro e rigoroso, ma che sa anche dare il giusto spazio alle emozioni, gratificato da una pioggia di premi culminati con l'Oscar quale migliore pellicola straniera. Grandissimo il protagonista, Ulrich Muhe, purtroppo prematuramente scomparso. »

« La pellicola si presenta, all'inizio, come un giallo: un detective indaga sulla scomparsa di una donna e, così facendo s'imbatte in quattro coppie sposate. L'indagine, in realtà scopre soprattutto i legami che coinvolgono i diversi personaggi, legami fatti di amori, inganni, affetti, menzogne che saranno dipanate nel corso dell'inchiesta. E' dall'Australia che arriva questo bel film diretto con intelligenza da Ray Lawrence e interpretato con finezza dai bravi Anthony La Paglia, Geoffry Rush, Barbara Hershey, Kerry Armstrong. »

« Clamoroso tonfo di un Tornatore che non riesce a controllare il ricchissimo materiale che si trova a disposizione. Un racconto cronologico lunghissimo (dagli anni '30 ai '60) , la pretesa di raccontare la Storia attraverso le storie, la ricchezza di costumi scenografie, movimenti di macchina, le veloci comparsate di tanti nomi noti del cinema italiano: tutto sprecato in un risultato monco e trionfo al tempo stesso. »

« Uno dei grandi capolavori del cinema italiano, diretto da quel Giuseppe De Santis autore di altri film meravigliosi. La pellicola ha segnato un'epoca, è un originale mix di elementi realistici (con l'affresco del mondo delle mondine e del loro lavoro) e melodrammatici (con la storia del triangolo tra la ladra, il suo uomo e la mondina interpretata della Mangano, che dà al suo personaggio un velato ma deciso erotismo) . »