« Arguto mix tra pubblico e privato, istantanea di un Paese diviso tra centro destra e centro sinistra, crisi creativa di un regista che dovrebbe (spinto dalle necessità dell'attualità) girare un un documentario ma vorrebbe dirigere altro (un musical, ambientato negli anni '50, su un pasticciere trozkista). E così facendo realizza quel film di cui parla e che progetta, riuscendo nel doppio intento di analizzare la vita pubblica italiana e di parlare del proprio privato: è la nascita di un figlio a cambiare la percezione della realtà e a dare un senso nuovo alle cose. Primaverile. »
Attacco a New York, 03-05-2011, ritenuta utile da 1 utente su 1
« "Cloverfield" è un discreto film di fantascienza, girato secondo l'espediente non certo nuovo (basti pensare a uno dei primi e più noti esempi in tal senso, "The Blair Witch Project") del videodiario. Non siamo di fronte a quel film ricco di spaventi che la pubblicità ci aveva assicurato. Tuttavia la la vicenda dei ragazzi riuniti per una festa che si trovano a vivere in prima persona - e a registrare con una videocamera amatoriale - l'attacco alla città di una gigantesca creatura è abbastanza piacevole, soprattutto la prima parte e se si accetta di sorvolare su alcuni passaggi poco credibili. »
« Uno dei migliori film italiani della scorsa stagione cinematografica, giustamente premiato ai David di Donatello quale miglior film dell'anno. Dopo l'osannato (e poco visto, a causa della miopia della distribuzione italiana) "L'inverno fa il suo giro", Giorgio Diritti torna al cinema con una storia che ci riporta all'inverno del '43 sulle pendici del Monte Sole, nei pressi di Bologna, teatro della strage di Marzabotto. Lo stile secco - quasi documentaristico - il dialetto parlato dai personaggi, l'attenzione alla vita quotidiana della comunità contadina ci fanno ricordare lo stile di Ermanno Olmi, che di Diritti è stato il proficuo maestro. Un film da non perdere. »
« 11 Settembre 2001. Un gruppo di agenti dell'autorità portuale di New York aiuta i vigili del fuoco che prestano soccorso dopo l'impatto dell'aereo sulla prima delle Twin Towers. In seguito al collasso delle strutture solo due poliziotti si salvano, ma restano intrappolati nelle macerie. Il film racconta l'attesa dei soccorsi da parte dei due e, nel contempo, l'ansia delle mogli e dei familiari in attesa di notizie. Il ricordo, quasi doveroso, dei tanti soccorritori che hanno sofferto e perso la vita per prestare il loro aiuto alle vittime del'attacco terroristico naufraga in un un film enfatico e retorico. Lo stile magniloquente di Oliver Stone non rende un buon servizio ad una vicenda che già di suo rischiava un eccesso di pathos e che, nelle mani del regista, tocca di frequente inaccettabili cadute di gusto (basti pensare alla "visione" di Gesù o al personaggio del marine), tra ralenti di maniera e dialoghi sovente inascoltabili. »
« Una risata ci seppellirà! Ed è una risata amarissima quella che accompagna la visione di questa commedia nera, nerissima, firmata da un regista che, a quanto si dice, ha provato più volte a suicidarsi e, dunque, l'argomento lo conosce bene. Il film racconta, infatti, di una clinica svizzera - che esiste realmente - specializzata nell'accompagnare i suoi pazienti nell'ultimo loro viaggio. Si narra quindi di questa clinica e dei suoi ospiti, e il racconto assume presto una vena di violenza grottesca ed esasperata, alla quale tutti partecipano e dalla quale nessuno è escluso... Non un film per tutti, ma comunque caldamente consigliato (tra l'altro ha anche vinto l'ultimo Festival di Roma). Un solo consiglio: astenersi anime candice! »
« "Lolita, luce della mia vita, fuoco dei miei lombi. Mio peccato, anima mia. Lo-li-ta: la punta della lingua compie un percorso di tre passi sul palato per battere, al terzo, contro i denti. Lo - Li - Ta". (V. Nabokov) E' questo il folgorante incipit del bellissimo libro da cui Kubrichk ha ricavato uno dei suoi grandi film. Un film che si sofferma meno sull'erotismo che pervade la parola scritta per guardare soprattutto alle miserie dell'America e dei suoi laidi protagonisti e per concentrarsi sulla sua rigorosaa costruzione. Magnifici gli attori: James Mason, Sue Lyon, Shelley Winters. Ma soprattutto rimane nella memoria Peter Sellers nei panni del viscido e camaleontico Quilty. »
Regia di Nanni Moretti - Warner Home Video
Regia di Matt Reeves - Universal Pictures
Regia di Giorgio Diritti - CG Entertainment
Regia di Oliver Stone - Universal Pictures
Regia di Olias Barco - CG Entertainment
Regia di Stanley Kubrick - Warner Home Video