Tutte le recensioni di S.Tommaso

Vedi la classifica degli opinionisti
8 1/28 1/2
Regia di Federico Fellini - Medusa Home Entertainment
  • € 16.90
5Il più bel film della storia del cinema?, 12-11-2010
« L'arte cinematografica nella sua forma più evoluta e intensa, quella che riesce a comunicare le idee, i pensieri, i sogni al suo più alto livello, senza per questo rinunciare al piacere della visione cinematografica.
Cinema onirico e realistico insieme, nel suo dirci di noi e degli altri più di quando noi stessi non sappiamo.
La crisi personale e creativa di un regista diventa analisi della crisi dell'individuo e della società. Sono veramente pochissimi i cineasti che hanno saputo con tale intensità parlare del mondo parlando di se.
Il più bel film della storia del cinema? »
WALL-E (2 Blu-ray)WALL-E (2 Blu-ray)
Regia di Andrew Stanton - Walt Disney Studios Home Entertainment
  • € 13.75
5Il mondo dei robot, 12-11-2010
« Andrew Stanton - già autore del delizioso "Alla ricerca di Nemo" - alla regia, Roger Deakins che collabora abitualmente con i fratelli Coen - consulente alla fotografia, Thomas Newman per la colonna sonora e Peter Gabriel per la canzone di chiusura: questi i nomi principali che hanno creato a una pellicola veramente magnifica, emozionante e perfino inquietante nel suo monito alle scellerate attività umana, fonte di inquinamento globale e preludio a un triste e vuoto futuro nello spazio.
Ma il film è soprattutto una straordinaria esperienza visiva, con i suoi magnifici ambienti, dalla Terra coperta di rifiuti alla nave spaziale abitata da uomini ridotti ormai quasi a larve, fino allo spazio infinito dove si può volteggiare grazie all'aiuto di un estintore.
E poi i due robot sembrano più "vivi" e riescono a emozionare molto di più di tanti attori in carne ed ossa che si vedono sullo schermo. »
La classe. Entre les mursLa classe. Entre les murs
Regia di Laurent Cantet - CG Entertainment
  • € 12.99
5Il cinema del reale, 12-11-2010, ritenuta utile da 1 utente su 2
« La visione di un film come "La classe" fa nascere innanzitutto un rimpianto: il cinema italiano non vuole o non sa più raccontare il "mondo reale" (fatta salve, è
Ovvio, alcune rare e pregevoli eccezioni) .
Quello del regista francese e, infatti, un ottimo esempio di come il cinema possa e debba raccontare la realtà, in questo caso una realtà "di frontiera", all'interno della quale si esercita un mestiere che può essere così complesso e duro come quello
Dell'insegnante. D'altra parte Cantet aveva già mostrato di saper fotografare il mondo che ci circonda da un ottica nè mistificatoria nè consolatoria.
Due consigli: il primo è che per un film come questo, dal deciso taglio documentaristico, è senz'altro preferibile la visione in lingua originale, anche perchè il doppiaggio in questo caso provoca una fastidiosa sensazione di irrealtà e straniamento.
Il secondo è quello di vederlo insieme a "Essere e avere", di Nicolas Philibert, per avere un quadro più ampio della realtà scolastica francese, realtà che può essere facilmente applicata a situazioni e contesti più ampi. »
Tutto su mia madreTutto su mia madre
Regia di Pedro Almodóvar - Cecchi Gori Home Video
  • € 12.99
5Tutto su Almodovar, 12-11-2010
« "Tutto su mia madre" l'opera della maturità di Pedro Almodovar, nella quale il suo stile ormai inconfondibile, i suoi umori accesi e colorati sono "asciugati" da una regia e una sceneggiatura che hanno ormai raggiunto un equilibrio che si può definire classico. Almodovar rinuncia agli eccessi pur non rinunciando a quelle caratteristiche che hanno reso il suo cinema famoso nel mondo. Il film raggiunge una pressoché perfetta fusione tra le due peculiarità che hanno da sempre caratterizzato le sue opere: il melodramma e la commedia. Questo amalgama il regista lo ottiene attraverso una ben calibrata successione di personaggi e situazioni che rendono la pellicola drammatica e comica, tragica e divertente, e che finisce con l'essere una convinta affermazione di speranza e afflato solidale.
Il film è un omaggio commosso e commovente al mondo femminile. Gli uomini sono o fantasmi, o ricordi, o inetti, o, infine, hanno rinunciato al loro sesso. Il genere maschile è ormai in declino e la sola sintesi possibile diventa il transessuale, portatore di un'autenticità che solo grazie ai bisturi del chirurgo può essere conquistata, come spiega Agrado, uno dei personaggi più memorabili della pellicola. Solo le donne sanno essere generose, appassionate, vive; attraversano la sofferenza, la malattia e la morte sicure che resterà loro sempre un'àncora alla quale aggrapparsi, quella della solidarietà, ben incarnata nel personaggio di Manuela: madre, infermiera, assistente dell'attrice Huma, interprete lei stessa, sorella maggiore della suora incinta Rosa, infine bambinaia e madre adottiva.
Le donne di Almodovar sono soprattutto donne che recitano: lo fanno sul palcoscenico (perché questo è il lavoro che hanno scelto) e lo fanno nella vita (perché la maschera e la finzione sono un'ulteriore chance di salvezza di fronte alle sue brutture) . Le citazioni di film nei quali la recitazione è parte integrante della vita delle protagoniste sono numerose, a cominciare da "Eva contro Eva".
Emerge, nel film, anche una profonda riflessione sulla malattia e la morte, a iniziare dalla prima sequenza sulla donazione degli organi, e continuando con i tragici eventi che si susseguono nel racconto. Sembra quasi che il regista scopra la morte per la prima volta, e non perché nei suoi film precedenti le morti mancassero; ma si trattava per lo più di morte violenta, quindi di un atto volontario inferto a se stesso o ad altri. La morte è invece qui un evento che giunge "per caso" nella vita delle persone, che può essere portata da un evento banale quale un incidente d'auto. Allo stesso modo, il sesso e le droghe non sono più quello strumento di gioiosa liberazione e affermazione di sé che sono state nel passato, poiché possono anche diventare il veicolo per la diffusione della malattia. Senza dimenticare, tuttavia, che l'analisi degli aspetti tragici e anche insensati della vita passa attraverso uno sguardo sempre ironico, che si chiude comunque sull'affermazione decisa della fiducia e della speranza. »
The Burning Plain. Il confine della solitudine (Blu-ray)The Burning Plain. Il confine della solitudine (Blu-ray)
Regia di Guillermo Arriaga - Medusa Home Entertainment
  • € 14.99
3Solitudini., 11-11-2010
« The Burning Plain. Il confine della solitudine è il primo film da regista di
Guillermo Arriaga e arriva dopo la sua attività di sceneggiatore, per la quale
i titoli più noti sono quelli diretti da Alejandro González Iñárritu (21 grammi
- Il peso dell'anima, Babel, Amores perros, ma anche Le tre sepolture per la
regia di Tommy Lee Jones).
Maryana, Silvia, Maria, Gina e Nick sono i protagonisti del film: le loro
vicende sembrano scorrere apparentemente slegate le une dalle altre, fino alla
rivelazione finale che tutto armonizza. I corpi e le anime, gli incontri e le
ferite, il caso e i tempi sono quelli ai quali Arriaga ci ha abituato nei suoi
film precedenti.
Forse si può rimproverare al film una certa prevedibilità, soprattutto se si
conoscono gli altri lavori dello sceneggiatore-regista, ma a riscattarlo
interviene una dolente intensità che attraversa e vivifica la pellicola, ben
sorretta, peraltro, dalla buona prova delle attrici protagoniste. »
Vai alla pagina: « < 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15
plhplhplhplhplh