« Al di la' dei premi Oscar (strameritati), il grande valore di questo film sta nel fondere due film diversissimi tra loro in un film unico, senza che lo spettatore se ne accorga e senza che la credibilità complessiva ne soffra. Eh sì perché la prima parte é sostanzialmente tanto comica quanto la seconda è drammatica e legata alla terribile deportazione razziale di stampo teutonico. Far ridere – e di gusto – e far piangere – e di brutto – sono due arti agli antipodi ma anche parecchio vicine. E solo l'arte di un fenomeno del grande (e piccolo) schermo quale è Roberto Benigni, poteva fare questo regalo. Capolavoro! »

« Una scrittrice famosa ritratta mentre, tra mille problemi personali di salute, redige il suo capolavoro, una donna che negli anni Cinquanta insaziabilmente lo divora e un'altra ancora che viene chiamata con il cognome della protagonista dell'opera letteraria. Basterebbero questi ingredienti per incuriosire, ma aggiungo anche che le storie si influenzano a vicenda, trovano persino punti di contatto, teorici o incredibilmente concreti, inserendo lo spettatore al centro di un film il cui genere ha pochi precedenti nella Storia. Di enormi ambizioni non tradisce le intenzioni e il regista ci regala un lavoro che rimarrà sicuramente negli annali della nobile Arte. »

« Mettiamo che in un futuro prossimo (nemmeno troppo lontano, diciamo quarantanni) la giustizia riesca a scoprire i crimini prima che essi vengano effettivamente compiuti, allora si farebbe in fretta ad arrestare i "futuri" colpevoli e si eviterebbero delitti ed efferatezze varie. Un sistema ingegnoso (che poi si basi sulle "visioni" di soggetti tenuti in vita solo per questo ingrato mestiere... ) che però non potrebbe essere del tutto infallibile. E così c'è chi indaga sul suo grado di affidabilità e chi cerca di sfuggire dal terribile accusatore "automatico". Se poi a sfuggire è proprio uno dei suoi utilizzatori ed estimatore... Action-movie di grande classe! »

« Tratto da uno dei capolavori di P. Dick narra della rivoluzionaria prevenzione del crimine operata in un futuro prossimo. In breve si arresta il colpevole prima che egli lo diventi effettivamente, ma solo se – almeno in teoria – la polizia è assolutamente certa che lo diventerà. Ma il sistema non è proprio infallibile, può essere persino alterato, inquinato da gente senza scrupoli o comunque rivale in ascesa per accrescere il proprio potere. E così può accadere che l'accusatore diventi – per una volta – l'accusato e subito il bravo Tom pensa ad un complotto: tutto questo non può accadere proprio a lui! Riuscirà a dimostrare la sua innocenza? Oppure non può mettere in crisi il Sistema? »

« Il film più recente di Valeria Bruni Tedeschi in veste di regista. Una pellicola strana, stralunata come tutti i suoi film, dove lei stessa, protagonista, si dirige nel ruolo di una nobildonna un po' decaduta con l'ossessione della maternità. Magari non a tutti i costi ma quasi. E quando registra la corte spietata di un giovane attore di buone speranze e di affascinante ombrosità lei si butta nella relazione impossibile e più che per amore lo fa per avere un figlio. Non funzionerà? Bisogna cogliere l'ultimo fotogramma (davvero!) del film per capirlo... Recitato in parte in francese (sottotitolato in italiano) e in parte in italiano, si rivela gradevole con qualche scena degna di memoria. »

« Tutto già visto e già sentito. Come si fa a uscire con un film così, a pochi mesi di distanza da un'altra pellicola simile? Invece è stato fatto, forse anche perché si sa che, almeno in Italia, pellicole simili hanno un successo limitato. Anche in questo film robot che auto-apprendendo si modificano e mettono in pericolo il genere umano da cui indirettamente discendono, e anche l'idea dell'anima che cresce e si sviluppa all'interno delle lamiere non è esattamente nuovissima. Comunque qualche spunto originale la pellicola ce lo regala, insieme a qualche battuta di spirito e a una buona quantità di effetti speciali. Solo per appassionati! »

« Prendete un cuoco, pardon uno chef, alla guida di un ristorante francese di primissimo livello, uno di quelli da riviste patinate, e fategli balenare il rischio della visita di critici poco disposti nei confronti della sua cucina, ormai ritenuta vagamente obsoleta. Lo spavento lo fa correre alla ricerca di idee alternative (cucina molecolare?), ma soprattutto di un primo cavaliere, scusate di un aiuto-chef, che sappia innovare la sua cucina. Trovo un vero e proprio fan della sua cucina, che, oltre a essere un validissimo cuoco, riesce a valorizzare le vecchie ricette del suo capo adattandole a un nuovo gusto e lanciandole quindi nel futuro. Film divertente. »