« Juno è una ragazza di quindici anni che si ritrova incinta del suo miglior amico. Capisce ben presto di non essere in grado di crescere il bambino, e così comincia a cercare una coppia disposta ad adottarlo. Incontra così Mark e Vanessa, una coppia benestante che ha tentato inutilmente di avere figli propri e ha deciso di provare per altre vie.
Le cose non andranno come previsto e Juno si troverà a dover fare nuovamente una scelta. Allo stesso tempo, però, riuscirà a fare ordine nei suoi sentimenti.
"Juno" è uno dei miei film preferiti, fin da quando uscì al cinema e lo vidi in sala.
Anche se ha per protagonisti degli adolescenti il film è rivolto a tutti, perché il tema principale è quello della maternità: la maternità non aspettata, quella cercata, la maternità fortemente voluta a dispetto delle situazioni che ci circondano.
Un film molto femminile, ma allo stesso tempo mai sdolcinato.
Consigliato veramente a tutti. »

« Per colpa di una regina cattiva Giselle, principessa di un regno delle favole, si ritrova catapultata nel mondo reale. Soccorsa da Robert, un avvocato divorzista disilluso, Giselle comincia a esplorare il mondo, sempre guardandolo con sguardo ottimista, sempre incantata anche dalle cose più piccole e banali.
Nel frattempo anche il principe Edward, promesso sposo di Giselle, è arrivato e la cerca disperatamente.
Tra avventure e magie si compirà quella che è una vera e propria favola, e la regina cattiva verrà sconfitta una volta per tutte.
Il film di per sé non è innovativo né così particolare, però è simpatico da guardare, soprattutto se non volete qualcosa di impegnativo. Le canzoni sono leggermente irritanti, ma tutto sommato sopportabili.
Il personaggio più divertente è senza dubbio quello di Edward, interpretato da James Marsden, il Ciclope degli X-Men, che qui fa la parte del "bello senza cervello".
Un film carino, ma adatto ai più piccoli. »

« Ci siamo mai soffermati a pensare che cosa succederebbe se le api smettessero di fare il loro lavoro? Bee Movie, dietro l'apparenza del solito film d'animazione divertente e assurdo (le api parlano con gli uomini), si dimostra molto attento nei confronti della natura e di quegli esserini, tanto odiati da tutti, che in realtà operano in nostro favore (e se, ogni tanto, pungono, lo fanno sono per disperazione).
Bee Movie è un film simpatico, adatto sia per i più piccoli che per i più grandi: tutti rideranno delle divertenti avventure che vive il protagonista Barry, e si potrà anche riflettere su grandi temi d'attualità.
Consigliato. »

« Teddy Daniels è un agente dell'FBI incaricato di indagare sulla sparizione di una criminale detenuta nel carcere-manicomio di Shutter Island. La sua fuga è qualcosa di inspiegabile, perché non vi è alcun modo di arrivare o lasciare l'isola se non con un traghetto strettamente sorvegliato. Teddy, insieme a un collega, comincia a investigare e nota strani eventi, strane coincidenze, così comincia a nascere in lui l'idea che l'isola non sia quel che sembra
Un thriller veramente ben fatto, ben costruito (anche se si discosta un po' dal libro). Alla fine del film, allo spettatore rimarrano tante domande e poche risposte - come è giusto che sia dopo aver visto un thriller psicologico.
Ne avevo sentito parlare molto bene ma ero scettica. Mi sono ricreduta e lo consiglio caldamente. »

« So che da molti questo film viene considerato alla stregua di un capolavoro di comicità, ma per quanto mi riguarda penso che sia solo discreto.
La vicenda di un direttore di un ufficio postale che, per punizione, si deve trasferire al Sud (lui che è notoriamente prevenuto nei confronti dei meridionali) è sì divertente, ma solo per qualche sketch.
Io mi ricordo varie scene divertenti che, se ci ripenso anche ora, mi fanno salire il sorriso sulle la labbra (come quelle del "fuso orario" o del "succo di frutta") , ma nell'insieme il film è facilone e basato su stereotipi. Certo, il film deve essere basato sugli stereotipi, altrimenti non farebbe ridere: il problema è che, alla fine, non vengono confutati! Anche se sono pregiudizi "positivi", dà un'idea di realtà che non è vera in nessun modo.
L'ho visto con piacere, ci ho riso su, ma da allora non ho sentito più il bisogno di rivederlo. Le banalità fanno ridere una volta sola.
Non ho intenzione di vedere il seguito. »

« Tratto dal romanzo di Donna Woolfolk Cross, "La papessa" narra le vicende di un papa che, secondo alcune voci, sarebbe stato "cancellato" dalla storia perché era una donna.
Giovanna, giovane amante degli studi, sarebbe arrivata per una serie di motivi a vestire i panni maschili e a ottenere la carica di pontefice in un periodo storico in cui gli intrighi di palazzo e le ricchezze consentivano di ottenere la tanto desiderata carica.
Il film è molto bello, lento ma non noioso, sicuramente lontano dai soliti film hollywoodiani.
La storia, condivisibile o meno, è appassionante. »

« Christine Collins, madre single, quando torna a casa dal lavoro scopre che il figlio è scomparso. Inizierà un lungo calvario, fatto di ricerche, speranze, fino al ritrovamento del bambino. Con angoscia, però, Christine si accorge che il figlio non è suo, è un altro bambino, ma tutti (polizia compresa) le mentono e arrivano anche ad affermare che lei è pazza.
Changeling è un film veramente bello, che racconta una storia interessante ed inquietante, tratta da una storia vera (che, a dir la verità, è ancora più scabrosa).
Non è solo la storia di un rapimento, di una menzogna: è anche la storia della polizia di Los Angeles, un'istituzione profondamente corrotta che vede il suo compimento nella violenza e nell'occultamento.
Un film straconsigliato, da vedere assolutamente. »

« Rapunzel, uno degli ultimi film d'animazione (uno dei "nuovi" classici Disney? ), trae spunto dalla fiaba dei fratelli Grimm. Il film, come tutti quelli usciti ultimamente, è girato con la computer grafica, e i tratti dei personaggi sono gli stessi di sempre.
La storia non è particolarmente originale, anzi: tentando di immettere linfa vitale alla fiaba originale, secondo me il risultato è quello di rendere pesante la storia, con battute e scene comiche che, oltre a non far ridere, risultano scontate.
I personaggi sono uno più irritante dell'altro, le canzoni poco coinvolgenti.
Spero non facciano un seguito, anche perché, con il finale che è stato proposto, cosa potrebbero inventarsi?
Ero partita piena di aspettative per questo film, ma non mi è piaciuto affatto. Sconsigliato. »

« Siamo nella Hollywood degli anni Venti, e George Valentin è uno dei grandi divi del cinema muto, adorato e ammirato. Finché un bel giorno, ecco, si verifica il grande evento: arriva il sonoro. Valentin non si adegua, anzi si rifiuta di recitare in film col sonoro, affermando che è il suo volto che vogliono gli ammiratori, non la sua voce. Purtroppo i produttori non la pensano allo stesso modo e Valentin si ritrova ben presto solo, senza lavoro: è un divo distrutto. Contemporaneamente vediamo Peppy Miller, una giovane attrice, che invec sfrutta appieno le possibilità del sonoro e sfonda nel grande cinema.
Il film, che ha vinto se non sbaglio 5 premi Oscar, è un vero e proprio capolavoro. Effettivamente si potrebbe pensare che sia un po' ruffiano, un film che – proprio perché parla di cinema – puntava a ottenere dei premi: beh, se è così, non importa a nessuno.
"The artist" parla di uno dei periodi che vide l'innovazione più importante, se non fondamentale, del cinema. Proprio come George Valentin, che si ispira a divi del cinema veramente vissuti, molti attori del cinema muto videro crollare di colpo tutte le loro certezze: un po' perché non si seppero/vollero adeguare, un po' perché la loro voce non era "funzionale". A differenza del protagonista, molti finirono davvero tragicamente.
Un film assolutamente meraviglioso. È impegnativo, perché passerete un'ora a mezza senza sentir parlare nessuno degli attori (cosa a cui non siamo abituati), ma è assolutamente da vedere, soprattutto se siete appassionati di cinema muto. »