« La classica favola della principessa e del ranocchio rivisitata e trasportata nella New Orleans degli anni Trenta, tra sapori, colori, suoni molto particolari e caratteristici.
Con questo film la Disney torna all'animazione classica, che ha ancora molto da dire e tanti spettatori da intrattenere.
Devo dire che il film mi ha un po' delusa, però. La protagonista e tutti gli altri personaggi mancano un po' di mordente, la storia a volte sembra un po' rivista. Il cattivo ricorda un po' troppo Jafar. C'è una scena in particolare che è molto bella e commovente, ma per il resto è un film passabile, non bellissimo, ma comunque adatto a una serata in famiglia. »

« Tanto meraviglioso, stupendo, incantevole è il film "Tarzan", tanto questo suo "seguito" è brutto, sciapo, in una parola: abominevole.
Il film si sviluppa in una serie di episodi con cui Tarzan e Jane raccontano la loro vita dopo aver deciso di rimanere nella giungla con i gorilla, la loro vera famiglia.
Cosa non va: gli episodi sono senza senso, sceneggiati male. I disegni poi, che erano fenomenali nel primo film, sono orribili. I personaggi si muovono a scatto, i lineamenti sono contorti, i colori spenti. Mi chiedo chi abbia avuto il coraggio di fare dei disegni simili, ma soprattutto chi abbia avuto il coraggio di mettere in commercio questa roba!
Assolutamente sconsigliato, evitatelo come la peste. »

« Un bambino viene trovato e cresciuto da un branco di gorilla. Tra mille difficoltà, alla ricerca del suo posto all'interno del mondo, il giovane Tarzan capirà che quel posto è lì dove ha sempre vissuto.
Il romanzo di Burroughs rinasce grazie alla Walt Disney, che gli dona quella freschezza che gli manca mantenendo però anche la profondità dei personaggi.
Un film meraviglioso, sceneggiato bene e costruito ancora meglio, attraverso fantastiche visioni della giungla che sembrano volerti rapire.
Una vera e propria perla (e le canzoni di Phil Collins sono talmente belle che non sembrano nemmeno umane). Meraviglioso, davvero. Se lo guarderete ve ne innamorerete perdutamente. »

« Nella cittadina di Cedar Creek viene individuato un virus altamente letale, che ha la sua origine in un accampamento militare degli anni Sessanta e che, nonostante si sia tentato di nasconderlo, fa la sua comparsa grazie a una scimmietta importata illegalmente. Sam Daniels, colonnello e ricercatore, cerca di risolvere la situazione, anche rischiando la morte.
Mi è capitato per caso di vedere "Virus letale", perché di solito non è il mio genere. Devo dire però che l'ho trovato molto ben fatto e appassionante, pur con i suoi limiti (ad esempio il finale piuttosto prevedibile).
Comunque lo consiglio. »