Tutte le recensioni di A.Giovanni

« Deludente. Dalla trama invitante e innovativa sarebbe potuto venir fuori un bellissimo film. Invece la trama si perde quasi subito in una dimensione "soprannaturale" che disorienta lo spettatore, che aleggia per tutto il film e che poi soprattutto si risolve... Proprio in un bel niente! L'ambientazione anni '70 del resto non aiuta, i personaggi sono abbozzati e la bellissima Cameron Diaz qui zoppica non solo nella parte, ma anche come attrice. »

« Dall'accoppiata vincente ScottCrowe de "Il Gladiatore" mi sarei aspettato un film all'altezza del precedente. Mai aspettativa fu tanto deludente. Con la sola lodevole eccezone di una trama invitante e finalmente innovativa per una storia racccontata ormai in tutte le salse, assistiamo ad un personaggio principale da una personalità alquanto indecifrabile, che vaga tra l'eroe impavido, il bandito di strada, l'aristocratico decaduto e il dongiovanni rimorchiatore, senza mai convincere davvero in nessuna di quelle vesti. Il film è poi tutto sommato gradevole, belle locations, scene avvincenti, solita scena "cult" che dovrebbe restare nell'immagginario collettivo ad identificare il film, dialoghi e battute apprezzabili. Ma non è "Il Gladiatore". Non è il capolavoro che speravamo. »

« In assoluto, il mio film preferito. E penso uno dei più bei film degli ultimi 20 anni. Al PAcino incredibile, forse nella migliore prova d'attore della sua brillante carriera, dinamico, espressivo, coinvolgente, affascinante, doppiato magistralmente dal bravissimo Giancarlo Giannini. Ottima prova d'attore anche di Keanu Reaves, che, per quanto si impegni, deve comunque inchinarsi davanti al mostro sacro che lo affianca. Storia magistrale, che si evolve in un vortice di emozioni e di dialoghi serrati, di enigmi e di scene eccezionali e apocalittiche fino a raggiungere il culmine col superbo monologo finale che ci viene scaraventato addosso attraverso una performance di Al PAcino degna solamente quella già dell'oscar. Eccezionale l'idea che la legge, ai nostri giorni, sia il terreno preferito su cui il male si muoverebbe. »

« Primo capitolo di una trilogia che ha conquistato il mondo. Confesso di non aver ancora letto i libri, ma ho visto tutti e tre i film, per cui ho potuto farmi un'idea, seppur parziale, in merito. Il punto di partenza e principale consiste senza dubbio nel personaggio di Lisbeth, personalità misteriosa e dark ma con un ampio lato sensibile, dura senza mai esserlo davvero, fredda ma non come vorrebbe, decisa e risoluta ma senza mai riuscire ad ottenere ciò che vuole in autonomia, finalmente un'eroina non sexy a tutti i costi, anzi. Gli altri personaggi sono del tutto secondari e non ben definiti, compreso Mikael Blomkvist, che, per quanto si sforzi, non esce dal ruolo di mera spalla dell'eroina dark. La trama è complessa, e a tratti si rischia di perdere il filo se non si presta la dovuta attenzione. A tratti lento, con pochi colpi di scena, ma buoni. Trilogia da vedere d'un fiato, un film dietro l'altro, per non lasciarsi sfuggire nulla. »

« Film di un'intelligenza e di un'acutezza come purtroppo pochi altri ormai. Può un gioco trasformarsi in realtà viva? Può qualcosa estirpato anni fa tornare in tutta la sua cruda e violenta efficacia? Può qualcosa conquistata col sangue e ormai data per assodata improvvisamente crollare? Può un film far riflettere sulla nostra misteriosa e complessa condizione di uomini? Agli spettatori di questo eccezionale film l'ardua risposta... »

« Per favore, liberateci dalla saga di Twilight! Come se non bastassero già i libri, ora ci tocca portare le nostre girlfriends anche a vedere simili scemenze! E basta col mito del bello e dannato di Edward, ma solo a me quello lì sembra un tonno sott'olio? E per giunta anche andato a male, a giudicare dal colore. E poi l'altro, l'indiano cane lupo, ma perché sta sempre a petto nudo, avevano finito le camicie della sua taglia?. E poi ancora, scusate: ma soltanto a me quella Isabella lì sembra un po' mignotta?Da regalare ai nostri migliori nemici. »

« Lo hanno presentato come il film che avrebbe cambiato la storia del cinema. Beh, non mi pare che lo abbia fatto. A parte che a tratti sembra di assistere ad un cartone animato, la storia è trita e ritrita, gli attori non mi sono sembrati così bravi, alcune scene rasentono il ridicolo. Certo, alcune scene sono degne di nota (ma niente che non si veda già in alcuni screensaver di qualsiasi pc o in alcuni giochi della playstation) e alcune trovate toccano per l'originalità (accoppiarsi unendo solamente la chioma sarebbe decisamente meno faticoso e più a portata di mano) , ma a mio modesto parere credo si tratti della più grande truffa cinematografica della storia. »

« Film di Tarantino all'altezza di Tarantino. E del migliore Tarantino. Storia eccezionale, attori straordinari (e tra tutti, non spicca Brad Pitt come ci si potrebbe aspettare) , trama lineare ed efficace nella sua complessità, colonna sonora imponente, piacevolmente ossessiva, come in tutti i film del maestro americano. Capolavoro. »

« Un capolavoro del genere non si discute, non si analizza e non si critica. Lo si guarda. E lo si ama. Tornatore si conferma uno dei migliori (se non il migliore) regista italiano. Gli attori principali, nonostante fossero praticamente al debutto, recitano molto meglio di presunte star attuali. Le locations sono fantastiche, la storia emoziona, la sceneggiatura è impeccabile, sia in siciliano sia in italiano. Ciliegina sulla torta, i camei di attori di altissimo livello del panorama cinematografico italiano. »

« Un altro inutile film di Ozpetek. Nessuna novità rispetto ai precedenti: anche qui si parla di omosessuali, anche qui qualcuno si sente male a tavola, anche qui ci sono donne isteriche, anche qui viene di gettare il dvd dal balcone dopo i primi 5 minuti. Che Scamarcio recitasse male, lo sapevamo già, ma qui proprio mette in mostra tutta la sua indole canina. Alessandro Preziosi è utile a questo film come un paio di occhiali da vista per un cieco. Salverei solo Elena Sofia Ricci, solitaria maglia d'oro in una collana di ottone scadente e scolorito. Unica nota positiva, la canzone di Nina Zilli 50000 lacrime. »