« Il mondo in cui tutte le ragazze del mondo vorrebbero vivere... Amicizie vere, soldi tanti soldi, amicizie ipocrite e false da usare e poi gettare via, soldi tanti soldi, scarpe e vestiti a iosa, soldi tanti soldi, locali chic e di tendenza, soldi tanti soldi, case e ville lussuosissime, soldi tanti soldi, ragazzi bellissimifighissimisensibilissimi, soldi tanti soldi, intrighi e cospirazioni, soldi tanti soldi, amori veri e amori da una notte e via e infine soldi tanti soldi. Dimenticavo: soldi tanti soldi. Tutto questo è Gossip Girl.
P. S. L'ho già detto soldi tanti soldi? »
Era davvero necessario?, 03-12-2010, ritenuta utile da 1 utente su 1
« Fiction ben fatta, niente da obiettare. Personaggi ben costruiti, niente da obiettare. Trama coinvolgente e ricca di colpi di scena, niente da obiettare. Frasi e dialoghi studiati a tavolino per diventare veri e propri aforismi, niente da obiettare. Con tutta la mia forza obietto invece se fosse il caso di presentare uno sporco animale assassino come un eroe carismatico e affascinante, quasi un mito da seguire. E non m'importa se non fosse questa l'intenzione degli autori, perché invece è questo l'effetto che questa serie ha avuto in tutti i bambini d'Italia e, ahimè, della Sicilia soprattutto. Del resto, come stupirsi di ciò se l'unico personaggio della storia che si oppone al capo dei capi è anche l'unico personaggio che è nato dalla fantasia degli autori... Probabilmente perché i vari Falcone, Borsellino e tutti gli altri eroi morti ammazzati dal capo dei capi dei topi di fogna non erano abbastanza fighi... »
« Opera apprezzabile, anche se non memorabile. Buoni effetti speciali, che non scadono mai nell'eccessiva ridondanza, combattimenti dal misurato agonismo, scene ben costruite, tensione quanto basta. Una particolare nota di merito per la prova d'attore del protagonista e per l'idea del contrasto interiore tra il non fare mai del male, o farlo a fin di bene. Per usare una metafora calcistica, film da metà classifica. »
Troppa ambizione... Rischio crollo!, 03-12-2010, ritenuta utile da 1 utente su 1
« Non ho ancora deciso se considerare questo film la brutta copia di Matrix (la cui idea è palesemente richiamata, seppur abilmente mascherata) o un capolavoro di sceneggiatura e di fotografia. Propenderei per la prima. La trama risulta eccessivamente gravosa, sia dal punto di vista narrativo, per l'intreccio troppo sofisticato e complesso, anzi, proprio confusionario, sia dal punto di vista scenografico, per la continua quasi ossessiva presenza di scene uguali e di dettagli che non aiutano tra l'altro lo spettatore ad orientarsi) . L'idea è apprezzabile e alquanto invitante, ma il castello che vi è stato sopra costruito è troppo fragile per sorreggere gli eccessivi e ridondanti elementi architettonici posti. Rischio crollo, per tutti e tre i livelli... »
Per la certezza e la congruità delle pene, 03-12-2010
« Bellissimo film. Chi non ha mai pensato, assistendo ai processi farsa delle aule di giustizia e alle pene insoddisfacenti e ai limiti del ridicolo a cui criminali macchiatisi di delitti efferati vengono condannati, per colpa di un sistema giudiziario fatto di leggi colabrodo e di operatori corrotti, di farsi una propria giustizia privata? Film ricco di tensione che tiene desta l'attenzione dello spettatore, senza mai stancarlo, con colpi di scena eccezionali e una trama davvero ben curata. Forse un po' deludente il finale, ma vale la pena assistere ad un simile spettacolo. »
Apprezzabile, 03-12-2010, ritenuta utile da 1 utente su 1
« Dall'accoppiata vincente Eastwood e Freeman, un bel film ma che tuttavia non raggiunge mai le vette di capolavori come "Million dollar baby", ad esempio. La vita di Nelson Mandela raccontata con dovizia di particolari storici e umani, toccante ed emozionante come solo la vita di uomo buono e giusto può essere. Tuttavia la vicenda del rugby affatica un po' la trama e fa perdere di vista lo scopo ultimo del film, sempre in bilico tra la celebrazione di un uomo che ha fatto la storia e quella di una squadra di rugby che dal niente diventa campione del mondo. Matt Damon non convince, non tanto come attore, ma proprio come personaggio ai limiti dell'inutilità di una storia dall'identità incerta. »
« Un padre ed un figlio legati indissolubilmente da una catastrofe e dall'istinto di sopravvivenza, in un rapporto amorevole, affettuoso e tenero, che resiste alla distruzione e all'orrore che li circonda. Un padre che non ha niente ma che non fa mancare niente al suo bambino. Un bellissimo film, commovente. »
Warner Home Video
P. S. L'ho già detto soldi tanti soldi? »
Regia di Alexis Sweet, Enzo Monteleone - Universal Pictures
Regia di Michael J. Bassett - Eagle Pictures
Regia di Christopher Nolan - Warner Home Video
Regia di F. Gary Gray - Moviemax Media Group
Regia di Clint Eastwood - Warner Home Video
Regia di John Hillcoat - Eagle Pictures