Tutte le recensioni di S.Gianfranco

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Il buono, il brutto, il cattivo (Blu-ray)Il buono, il brutto, il cattivo (Blu-ray)
Regia di Sergio Leone - Moviemax Media Group
  • € 8.75
5Guerre e tesori nascosti, 20-04-2011
« Per me, il capolavoro di Sergio Leone (1929-1989). Film in cui tutto funziona, è il perfetto coronamento di una stagione della vita del regista contraddistinta da una straripante creatività. Tre tipi poco raccomandabili in cerca di un tesoro sepolto si ingannano e inseguono nel sud degli Stati Uniti mentre infuria la guerra di secessione. I personaggi sono memorabili e ben interpretati (una menzione particolare va allo straordinario Eli Wallach), il contesto è ricostruito con minuzia di storico, non c'è faccia di caratterista che non buchi lo schermo, la sceneggiatura (cui hanno posto mano anche Age e Scarpelli) non perde un colpo. Inoltre qui Leone mostra una sorprendente abilità nel dirigere scene di battaglia. Ma il valore aggiunto del film è l'ironia. Ci sono scene e situazioni che fanno sorridere amaramente, d'accordo, ma sempre sorrisi sono e senza stonare in un film che ha molti momenti cupi le morti in battaglia, il campo di prigionia lager, le torture. Senza dimenticare la straordinaria colonna sonora di Ennio Morricone, anch'essa straripante energia e creatività. Non ricordo se il 1967 avesse altri meriti, ma basterebbe l'uscita de Il buono, il brutto e il cattivo a renderlo un anno memorabile. »
Giù la testaGiù la testa
Regia di Sergio Leone - Moviemax Media Group
  • € 6.50
3Una rivoluzione poco riuscita, 20-04-2011
« Idea e soggetto erano di Sergio Leone (1929-1989), ma il regista aveva già testa rivolta al film della sua vita - quel C'era una volta in America che lo impegnerà per troppi anni sino a logorarlo e si pensò di affidare l'impresa a Sam Peckinpah. Ma la produzione, spaventata dall'idea di avere a che fare con l'irascibile Sam, alla fine si rimise nelle mani di Leone. Ne uscì un film di affascinante imperfezione, che il pubblico non gradì. Riuscito sia quando si tratta di orchestrare grandi scene d'azione con masse in campo che nel tratteggiare le figure di contorno (c'è un Romolo Valli da urlo nei panni del traditore) , è però troppo schematico nella descrivere la dialettica tra i personaggi principali. Colpa di una sceneggiatura passata per troppe mani, ma anche di Rod Steiger, che nella parte del peone rivoluzionario suo malgrado gigioneggia un po' troppo. Ma neppure il più misurato James Coburn convince. Probabilmente, sarebbero andati meglio gli attori scelti in origine Eli Wallach e Malcon McDowell e poi scartati perché giudicati not marketable. Ma probabilmente è soprattutto colpa dello scorrere del tempo. Nel 1971 Leone non aveva più nulla da dire sul west, e lo sapeva perfettamente. Purtroppo, il destino gli impedì di intraprendere sino in fondo un nuovo cammino. »
The General - Steamboat Bill Jr. (Cofanetto 2 dvd)The General - Steamboat Bill Jr. (Cofanetto 2 dvd)
Regia di Buster Keaton, Charles F. Reisner, Clyde Bruckman - Medusa Home Entertainment
  • € 14.08
5Amori e cicloni, 19-04-2011
« "Io e il ciclone" ("Steamboat Willie jr" del 1928) è uno dei capolavori di Buster Keaton (1895-1966) . Sulla carta, la storia è banale: padre tanto spiantato quanto sanguigno in lotta con un riccone, scopre di avere un figlio damerino. Che per di più ama la figlia del nemico. Lo rinnega, ma una minaccia lo scatenarsi di un ciclone fa sì che tutto si aggiusti tra padre, figlio, nemici e innamorati. Però con Keaton non c'è mai nulla di banale. Se la prima parte del film, in cui si presentano i personaggi e si imposta la vicenda è esilarante, la seconda in cui si scatena il ciclone è travolgente, grazie agli effetti speciali per niente datati e alle eccezionali doti atletiche di Keaton. Un titolo diventato giustamente leggendario. »
Una calibro 20 per lo specialistaUna calibro 20 per lo specialista
Regia di Michael Cimino - Warner Home Video
  • € 9.99
5La gentilezza del rapinatore, 19-04-2011
« Esordio del regista e sceneggiatore Michael Cimino, sotto l'ala protettrice di Clint Eastwood, Una calibro 20 per lo specialista (Thunderbolt and Lightfoot, 1974) ha di sbagliato solo il titolo imposto dalla distribuzione italiana. Se si volevano ricordare i film con ispettori muscolari e rapinatori disposti a tutto di moda all'epoca, non si è capito il senso del lavoro del regista e dell'attore. Pur narrando di una rapina compiuta da una banda minata da rivalità insanabili, la vicenda è infatti soprattutto un buddy-buddy movie, imperniato sull'amicizia tra il maturo rapinatore disilluso e un po' stanco e il ragazzo pieno di entusiasmo e vitalità. La fine tragica intenerisce. Uno dei tanti film in cui Eastwood né spara né uccide e uno dei primi in cui dimostra di non essere solo il prototipo del giustiziere. »
Come vinsi la guerraCome vinsi la guerra
Regia di Buster Keaton, Clyde Bruckman - Eagle Pictures
  • € 10.90
5La guerra di Keaton, 03-04-2011
« La nozione che Buster Keaton (1895-1966) sia stato un grande è persino luogo comune e la si può giudicare l'omaggio a un personaggio lontano nel tempo, un precursore, certo, però ormai inguardabile. E invece Keaton era è resta un maestro del cinema. Questo "Come vinsi la guerra" ("The general", 1926) è un trascinante film in cui comicità, ricostruzione ambientale si svolge ai tempi della Guerra di Secessione e avventura si amalgamano alla perfezione. Un kolossal, tra l'altro, che stupisce per la ricchezza d'impianto e la vastità dell'affresco. E poi ci sono le irripetibili gag a incastro e la sovrannaturale agilità di Keaton. Un film da possedere, per vederlo e rivederlo, sempre con lo stesso piacere. »
Les Choristes. I ragazzi del coroLes Choristes. I ragazzi del coro
Regia di Christophe Barratier - Terminal Video
  • € 9.49
    € 9.99
    Risparmi € 0.50 (5%)
4La forza del mite, 03-04-2011, ritenuta utile da 1 utente su 1
« In apparenza, un film modesto e risaputo. Persino banale. Ma, grandissimo successo in Francia nel 2004 e candidato agli oscar, "Les choristes" resta nella mente. La vicenda dell'istitutore disoccupato costretto a impiegarsi in un collegio per ragazzi difficili, retto con mano di ferro da un direttore sadico, è la storia di un riscatto personale e collettivo. A riprova che gli umili possono essere invincibili. E che le vite in germoglio hanno bisogno di giusti tutori. »
L' uomo che fissa le capreL' uomo che fissa le capre
Regia di Grant Heslov - Medusa Home Entertainment
  • € 7.99
4Paranormale con le stellette, 03-04-2011, ritenuta utile da 2 utenti su 5
« Notevole satira dell'imbecillità. Qui si tratta dell'esercito Usa, ma il discorso vale per tutti (esempio: durante il rapimento Moro, durante una seduta spiritica, Prodi tentò di farsi dire dai morti dov'era tenuto l'ostaggio). Certo, gli Americani hanno altri mezzi. Ecco dunque che mettono su un intero battaglione di esp. La storia vera! Raccontata in un libro ha colpito George Clooney che ha deciso di trarne questo gradevolissimo film. Impegno, satira, verità amare dette ridendoci sopra e grande professionalità. Quanto promette il Clooney dei film che sente davvero. Ed è quanto qui mantiene, grazie anche a un cast da grandi occasioni. »
Ultimatum alla TerraUltimatum alla Terra
Regia di Scott Derrickson - Warner Home Video
  • € 8.90
1E se il buon Keanu imparasse a recitare?, 03-04-2011
« Orrido film, che deturpa la memoria di un grande classico. La sceneggiatura, scritta coi piedi, ne stravolge il senso e la struttura trasformando Klaatu - cui nell'originale l'emaciato Michael Rennie conferiva pathos e credibilità - in un supereroe tanto ottuso nella determinazione di annientare l'umanità quanto poi fesso nel cambiare di colpo idea (gli basta sentire un brano di Bach!). La, per così dire, interpretazione di Keanu Reeves rende il tutto, se possibile, anche più indigesto. Espressivo quanto un'asse da stiro, l'attore fa da sempre affidamento sui bei lineamenti. Ma poiché cominciano a farsi mollicci - gli anni passano per tutti - sarebbe ora che imparasse anche a recitare. »
Miracolo a Sant'Anna (Blu-ray)Miracolo a Sant'Anna (Blu-ray)
Regia di Spike Lee - Rai Cinema - 01 Distribution
  • € 9.99
2Ridateci Castellari!, 03-04-2011
« Si sa che Spike Lee, sotto il cappellino da tifoso di basket, cela un animo furente. Il suo tema più sentito sono le ineguaglianze razziali e i conflitti che ne derivano, e su ciò, dal suo punto di vista negli Usa, ha molto da dire e in genere lo fa bene mettendoci la giusta rabbia. Ma che accade quando muta prospettiva? Questo tristissimo film ce lo dice. Lo spunto è storico: il milione e passa di afroamericani sotto le armi durante la seconda guerra mondiale fu impiegato in servizi di supporto, perché giudicato inadatto al combattimento, tranne 15. 000 fanti ma gli ufficiali erano tutti bianchi e in gran parte razzisti inquadrati nella 92 divisione impegnata sul fronte italiano. Dopo un prologo nell'oggi in cui vediamo un vecchio negro ammazzare un pari età bianco, segue un flash back di due ore che spiega le ragioni dell'omicidio (vecchie cattiverie, per altro private da ogni pathos da un esilarante lieto fine) . In realtà, avevamo capito subito che si tratta della rivalsa di un soldato contro il superiore razzista responsabile della morte inutile di commilitoni colored. Il tutto narrato attraverso le improbabili vicende di quattro fanti dispersi dietro le linee nemiche. Non c'è banalità o luogo comune sugli italiani di ieri e di oggi che il regista non ci propini in questo interminabile film scritto malissimo e peggio diretto. Forse Lee sentiva troppo l'argomento e l'indignazione sacrosanta, ci mancherebbe deve averlo obnubilato. Tuttavia, resta il fatto che un'opera tanto mal fatta, anche tecnicamente, resta inspiegabile da parte di un regista di grandi meriti. Dispiace per lo spreco di soldi e attori, anche italiani. Enzo Castellari con metà di quel budget e dei nessuno come Bo Svenson e Michel Pergolani, chissà quanti film tipo "Quel maledetto treno blindato" avrebbe saputo girare. E divertendoci, si capisce. »
Profondo rossoProfondo rosso
Regia di Dario Argento - Medusa Home Entertainment
  • € 9.25
5Quando Argento brillava, 14-08-2010
« Apice della parabola professionale di Dario Argento, momento magico in cui la forza propulsiva di giallista innovatore e visionario è in equilibrio con l’ispirazione orrorifica e il fastidio per la sceneggiatura (che in breve diventeranno confusione tematica e presunzione che basti il talento di creatore di immagini per sopperire alla cagneria degli attori e alla mancanza di script, con gli esiti catastrofici che si sanno). Qui anzi il non spiegato, l’ellittico serve a dare sostanza a una geniale mescolanza di giallo whodunit, splatter e paranormale. Il solito, in Argento, serial killer con motivazioni psicanalitiche – che affondano le radici in una vicenda famigliare particolarmente efferata – ci conduce in un mondo parallelo che incute vera paura. Qui l’autore è pienamente consapevole di ciò che fa (vedi la citazione iniziale di Edward Hopper) e grazie a ottimi attori e alla famosa colonna sonora sa creare un film indimenticabile. Ma purtroppo non era vera gloria, come hanno dimostrato le schifezze con cui è poi riuscito a distruggere una reputazione planetaria.

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