Tutte le recensioni di R.Paolo

« A guardare il trailer si potrebbe pensare che sia solo una divertente animazione nel mondo Lego, ma non è così: "Lego Movie" va oltre il semplice divertimento fine a se stesso: intanto negli adulti o nei più grandi risveglia piacevoli ricordi legati all'infanzia, inoltre la storia è incredibile, le battute sono divertenti e c'è una grande cura per i dettagli.
La cosa più importante, però, è che il film ci ricorda di essere creativi, perché a volte, quando si cresce, in qualche modo ci si dimentica della fantasia e della creatività, ci si limita a seguire le regole e le istruzioni e questo ci impoverisce. Il film, invece, insegna che essere creativi ci aiuta anche a diventare persone autentiche e a realizzare i nostri sogni. »

« Big Hero 6 è un bel film, e mostra a quali stupefacenti livelli l'animazione computerizzata sia ormai arrivata. Il fatto poi che sia ambientato nel futuro, con robotica e invenzioni, ha fornito notevoli spunti allo staff per creare qualcosa di innovativo, e direi che hanno fatto un ottimo lavoro.
Una pecca di molti film di questo tipo è puntare sulle diversità fra i personaggi, ma in questo caso invece l'attenzione è centrata sui personaggi stessi e non sulle loro diversità, il che rende il tutto ancora più piacevole. Un punto di forza del film sono le ragazze: intelligenti, piacevoli e che non hanno bisogno di innamorarsi di un uomo. I personaggi sono ben caratterizzati e tutti possono trovare in chi identificarsi, sia chi è preciso come Wasabi, che chi è positivo come Honey Lemon o chi è un semplice ragazzo che ama i media come Fred. Ovviamente la star del film è il robot Baymax che, pur essendo senza bocca, ogni volta che entra in scena calamita l'attenzione del pubblico. »

« Il film, pur essendo rivolto più a un pubblico maschile (non c'è nessuna storia d'amore), è ben equilibrato e ricco di suspense, imprevedibile, pieno di azione, innovativo, toccante (in qualche scena commovente) e con un finale fantastico e sorprendente. È ambientato in una futuristica San Fransokyo, ricca di panorami così spettacolari da poter essere considerata quasi un personaggio del film. Senza entrare troppo nei dettagli della storia, la trama ha un bell'intreccio: quando viene raggiunto un obiettivo ci troviamo di fronte una svolta improvvisa e imprevedibile, il che accresce la suspense.
Interessante anche il legame che si viene a creare fra Hiro, suo fratello Tadashi e "Baymax", il robot infermiere che diventa una sorta di eredità del fratello scomparso. Gli altri 4 personaggi del gruppo non hanno un ruolo preponderante e nemmeno poteri strabilianti, ma quando serve si fanno valere nelle scene d'azione e sono anche un valido supporto come amici. »

« Basil è una simpatica versione topesca di Sherlock Holmes e ci trasporta nella Londra di fine Ottocento, dove ha il compito di salvare la regina dei topi e sconfiggere il malvagio dr. Rattigan, che altri non è che l'alter ego del professor Moriarty. Accanto a loro troviamo un altro personaggio classico, il dottor Topson, ispirato al dr. Watson. Da ricordare la scena del duello fra i due eterni rivali, splendidamente ambientato fra gli ingranaggi del Big Ben ricreati al computer, che chiude il film, riportando ordine e tranquillità nel regno dei topi. Una curiosità: Basil abita a Baker Street, sotto la casa di Holmes. e si veste proprio come il famoso detective. »

« Il film racconta le avventure di Lilli, un bell'esemplare femmina di cane cocker, a tutti gli effetti membro prediletto di una ricca famiglia inglese. Ambientato nell'Inghilterra edoardiana, il film assume il punto di vista dei cani, con inquadrature che mostrano le persone solo dalle ginocchia in giù. Nella ricca galleria di animali umanizzati vanno ricordati il terrier Whisky e il bracco Fido. Di grande effetto la scenografia che riproduce i quartieri alti londinesi e la periferia, con i vicoletti allegri e anche pericolosi. Indimenticabile la scena della cena di Lilli e Biagio in cui i due, dividendo involontariamente lo stesso spaghetto accompagnati da un motivo romantico, finiscono per sfiorarsi con la bocca. Da qui inizia il loro innamoramento fino al classico happy end. »

« Quando iniziarono a lavorare a questo film i tecnici della Disney non immaginavano che avrebbero dovuto confrontarsi col successo smisurato di Frozen e, pur non essendo allo stesso livello, quest'animazione è non per niente male. Dal punto di vista tecnologico è un film ricco di effetti speciali che coniuga azione e velocità, e l'uso della computer grafica ha permesso risultati eccellenti. Per quanto riguarda la trama viene mostrata la perdita di un familiare per la terza volta nella storia Disney (dopo Bambi e Il Re Leone) e partendo da qui la storia fa riflettere sull'inutilità della vendetta e l'importanza della giustizia. Viene cavalcata la moda dei supereroi, stemperata però dall'emotività presente per tutto il film. Il nuovo eroe, Baymax, è divertente, rassicurante e al tempo stesso un perfetto supereroe che si prende cura fino in fondo del suo "paziente" Hiro; pur avendo un volto senza espressione commuove e conquista sia grandi che piccoli. In definitiva, un ottimo film! »

« La più brutta trasposizione cinematografica di Batman che si sia mai vista, e per tanti motivi, primo fra tutti l'aver abbandonato le atmosfere cupe e misteriose che fanno di Batman quello che: in questo film vediamo spesso il protagonista impegnato a fare festa o a farsi fotografare, cosa che manca assolutamente nel fumetto. I personaggi, sia i buoni che i cattivi, sono macchiette senza spessore: nemmeno Schwarzenegger riesce a dare credibilità al dr. Freeze, mentre la Thurman è ben lontana dalla bravura che la contraddistinguer in Kill Bill. Clooney, poi, non ha proprio nulla di Batman, anzi ne è quasi l'opposto. Sono rimasto stupito da come è stato ridicolizzato Bane, quasi come se il regista non sapesse chi fosse. Se fosse stata una parodia dichiarata sarebbe stata accettabile, ma così è proprio inguardabile. »

« Con questo film la Disney decide di rivisitare la vicenda di Re Artù, ritraendolo negli anni della sua infanzia. Nasce così la storia di Semola, un gracile ragazzino che fa lo sguattero nel castello di un Lord inglese. Un giorno, durante una battuta di caccia, si perde nel bosco e arriva alla casa di Mago Merlino. Il film evita focalizzarsi su duelli e lotte sanguinarie ed è tutto concentrato sull'educazione di Semola, della quale decide di occuparsi il simpatico Merlino, perché sa già che il ragazzo è destinato al trono. L'arzillo vecchietto dalla lunga barba bianca, a volte maldestro nelle sue magie, è affiancato dal saggio gufo Anacleto, la cui risata resta in mente come buffo momento comico del film. »

« Il film ripercorre e propone in chiave satirica i temi caratteristici del western americano: il buono e il cattivo, l'eroina bella e indifesa da salvare, il lontano West percorso da diligenze inseguite da indiani, i saloon. Per rendere al meglio le atmosfere western, particolare attenzione è rivolta alle inquadrature, con il taglio tipico del genere, così come ai modi di dire e di fare, sottolineati da un adeguato commento musicale. L'inconfondibile stile di Bozzetto, piatto, spigoloso, bidimensionale, con sfondi senza prospettiva e il minimo colore necessario a suggerire un'atmosfera, ci regala una divertente e grottesca parodia del western. »

« Possiamo consideralo una sorta di summa visiva e concettuale degli anni Sessanta. Per l'epoca, in effetti, è un film assolutamente rivoluzionario, e non solo dal punto di vista tecnico: il mondo dell'animazione allora era dominato dalla Disney, e questa favola surrealista e psichedelica ha rappresentato uno shock. I disegni sono audaci, vivaci, squadrati, e contrastano in tutto e per tutto quelli della scuola disneyana. Immagini fotografiche e disegni convivono e si completano, fondendosi perfettamente con la musica. All'elemento visivo corrisponde perfettamente il messaggio Pace-Amore-Musica, tipico degli anni Sessanta. Il film risulta fresco e godibile ancora oggi, a più di quarant'anni dalla nascita. »