Anche i Semidei piangono., 23-06-2011, ritenuta utile da 5 utenti su 7
« Un Bunker pieno di Semidei al cospetto del loro Dio Hitler, che ballano si ubriacano e poi si disperano e piangono di fronte ad una fine imminente e certa. Un Hitler stanco e distrutto, che, improvvisamente divenuto umano, cerca di salvare le sue segretarie da morte certa, ma nel contempo condanna a morte i suoi soldati inermi soverchiati dalla superiorita' bellica del nemico. I suoi piu' alti accoliti, gli alti papaveri del nazismo che lo salutano scappando a gambe levate, lo tradiscono e il Dio Hitler di infuria, li condanna a morte e poi piange. Si commuove ed ammira quei pochi servi rimasti nel Bunker che vogliono morire con lui in segno di profonda fedelta'. Uomini e donne un tempo Semidei ora ridotti a uomini terrorizzati, inginocchiati in lacrime davanti alla loro fine. Ci si suicida e si uccidono anche i bambini. Di questi padroni assoluti di popolazioni intere, di questo Bunker, un vero girone dell'Inferno Dantesco rimane solo un cumulo di macerie che facilmente verra' ricordato per mille anni a venire come il preteso Reich millenario. »
Ottimo ma irreale., 27-04-2011, ritenuta utile da 2 utenti su 11
« Ottimo come sempre Tarantino, ma i fatti realmente accaduti nella storia della Seconda Guerra Mondiale non andarono proprio così. Ci furono partigiani e soldati che si opposero alla ferocia omicida del nazismo, ma nessuno riuscì ad ammazzare quei personaggi che distrussero milioni di vite umane con il semplice scopo di arricchirsi all'inverosimile. Un fondo di verità esiste in questo film, e cioè che molti nazisti furono ospitati in America perché ritenuti utili in varie ricerche anziché processarli e giudicarli per i crimini da loro commessi. »
Il mentore di Hitler, 23-03-2011, ritenuta utile da 4 utenti su 4
« Tratto da una storia vera, dove Hitler aveva come mentore un ebreo. L'ebreo che gli insegnò a gesticolare e a parlare durante i suoi comizi per accendere gli animi del suo pubblico. Ritrae un Hitler e i suoi accoliti in forma ridicola, un Hitler depresso e tornato bambino che ha perso il suo carisma e richiede l'aiuto a questo suo mentore, incarcerato in uno dei suoi campi di sterminio, per riprendersi dal suo stato di torpore. Il destino di questo ebreo è scontato anche se reso tragicominoco in questo film, la verità è che Hitler, una volta preso il comando della Germania, lo fece uccidere e sepellire in un luogo introvabile. »
Il coraggio del bene, 11-03-2011, ritenuta utile da 3 utenti su 3
« Una storia vera, in una nazione il Rwanda, dove in cento giorni furono massacrati a colpi di bastoni chiodati e machete migliaia di persone, i Tutsi ad opera degli Hutu. Due etnie che vivevano da sempre nel Rwanda, in conflitto spesso tra di loro, ma dove mai fu versato prima d'ora tanto sangue in nome della pulizia etnica. Donne stuprate in massa, bambini uomini massacrati e lasciati ai bordi delle strade per terrorizzare le popolazioni sia Tutsi che i moderati Hutu. Un Hutu sposato con una Tutsi, direttore di un albergo, diede rifugio a più di mille persone per poterle salvare, nessun aiuto da parte dell'ONU. Gli stranieri occidentali scapparono di corsa lasciando le vittime al loro destino. Un film che racconta un genocidio e il coraggio di quelle poche persone che provarono ad opporsi ad un crimine così efferato ed ingiustificato. Mentre in Occidente si discuteva se definire questo sterminio un genocidio, questo direttore di albergo riuscì a salvare con il suo coraggio e la sua intelligenza sia la sua famiglia che mille altre persone. Un film atto di accusa contro questa barbarie, dove ancora ad oggi, nonostante siano passati venti anni, si sentono ancora le conseguenze, donne ammalate di AIDS o mutilate, bambini orfani o mutilati, famiglie che cercano ancora i loro cari scomparsi seppelliti in qualche fossa comune. »
Passabile, 11-03-2011, ritenuta utile da 4 utenti su 12
« Carina come commedia, direi forse la piu' carina di tutti quei film di De Sica che si sfornano ogni anno per riempire le sale cinematografiche. Simpatico il personaggio di Bisio super professore, simpatico il personaggio di De Luigi, una Ferilli che incarna perfettamente la ragazza di Trastevere. I soliti tradimenti e le solite bizzarre situazioni imbarazzanti per i personaggi che stanno sempre per essere smascherati nei loro intrighi. Divertente e' la scoperta del super professore, che pretende il massimo impegno da figlio e nipote nell'università da lui frequentata, dove invece viene smascherato come il peggior studente dei suoi tempi per essere stato l'inventore e per vinto il premio molto ambito dagli studenti: "Il nulla facente per anni". Per il resto direi carino con un finale scontato. »
Regia di Oliver Hirschbiegel - Rai Cinema - 01 Distribution
Regia di Quentin Tarantino - Universal Pictures
Regia di Dani Levy - Eagle Pictures
Regia di Terry George - CG Entertainment
Regia di Neri Parenti - Terminal Video