Tutte le recensioni di M.Caterina

« A poca distanza dal successo del "Cavaliere Oscuro", esce questo videogioco, che, a differenza dei suoi simili, non è uno scialbo tie-in del film. La trama è totalmente differente: l'intero gioco è ambientato all'interno dell'immenso manicomio Arkham. Ambientazione, storia e combattimenti sono stati tutti curati alla perfezione nel gioco veramente perfetto. »

« Rispetto al per certi versi dimenticabile primo episodio, Assassin's Creed 2 è una vera perla. Le basi restano le stesse: azioni in incognito e priorità al non farsi scoprire ed agire di furbizia piuttosto che attaccare frontalmente e dilungarsi in lunghi combattimenti. Ma i numerosi difetti del predecessore sono qui eliminati, le azioni non sono più ripetitive ma enormemente varie e non tutte finalizzate alla storia primaria, storia che è decisamente più accattivante e ben costruita. La ricostruzione delle città rinascimentali italiane è spettacolarmente minuziosa e rende l'ambientazione grandiosa. Unica pecca è il sistema di combattimento sempre basato sul contrattacco e con dei nemici che attaccano sempre uno alla volta, rendendo il combattimento un po' troppo fasullo. »

« Premessa: non è la trasposizione del libro di Borrough, ma una liberissima rilettura da parte di Cronenberg. Ne risulta un film altrettanto delirante e perverso come il libro, intriso di droga e sesso e l'aggiunta di alcune mostruosità tipiche di Cronenberg. E' un film molto difficile, per apprezzarlo appieno va visto e rivisto, senza la pretesa di dare una spiegazione logica in ogni suo singolo punto ma prenderlo così com'è. »

« Non è sicuramente un film da vedere la sera Spider, occorre vederlo con pazienza ed attenzione. Il ritmo narrativo segue le turbe mentali del protagonista ed è quindi del tutto assente un ritmo incalzante con colpi di scena in stile hollywoodiano. Se lo si riesce a comprendere e ad aspettare (ne passano parecchi di minuti prima che succeda qualcosa) resta un discreto film di Cronenberg, comunque lontano dalle sue vette. »

« Questo film rappresenta la svolta di Cronenberg, non più film visionari incentrati su perverse contaminazioni della carne o della mente. A History of Violence è un ottimo thriller in cui si intravede ancora lo stile Cronenberg, asciutto e rigoroso, soprattutto nel trattare le scene di violenza »