Tutte le recensioni di N.Pilar

« Il paragone col precedente film con Marcello Mastrojanni, di cui questo costituisce un remake, è inevitabile. Per quanto mi riguarda, questo film non è assolutamente all'altezza del precedente e Robert De Niro non riesce ad eguagliare la magistrale interpretazione di Mastrojanni... La americanizzazione di luoghi e personaggi non è servita gran che a dare nuovo lustro alla sia pur toccante trama. »

« Mi aspettavo molto di più da questo film tanto osannato dalle critiche. Lo spunto è senz'altro interessante ed è bizzarra l'idea di porre un uomo politico della peggior specie in balia di un extracominitario deluso e di un precario che ha appena perso il suo lavoro... Non mancano senz'altro le scenette ironiche, ma, al di la di questo, il film non avvince. »

« Tre ex compagni di classe si rivedono dopo molti anni e scoprono di essere accomunati dal fatto di non essere riusciti a far carriera, ciascuno nel proprio campo, a causa di alcuni raccomandati che hanno avuto la megliio su di loro... I tre, invece di darsi per vinti, decidono di coalizzarsi contro il malcostume della raccomandazione e di vendicarsi contro i colleghi che li hanno inopinatamente scavalcati... Divertente ed intelligente. »

« Un film difficile, che a tratti può apparire eccessivamente lento od anche incomprensibile. Ho apprezzato la magistrale interpretazione di Giuseppe Battiston, che impersona un ragazzone un pò semplice, che lavora come sbrigafaccende in una casa d'appuntamenti. La vicenda ruota intorno all'incontro della sua solitudine con quella di una prostituta, con cui si troverà imprevedibilmente a stretto contatto. »

« Un film che, narrando le ultime battute dell'esistenza della ditta Leda, ripercorre in maniera precisa le vicende del crac della Parmalat. Due protagonisti di prim'ordine, Toni Servillo e Remo Girone, che danno il meglio di sè. Il film, nonotante l'osticità dell'argomento, scorre veloce e cattura lo spettatore. Senz'altro consigliato. »

« Un film che si muove tra sogno e realtà e si dispiega in sei episodi, collocati in anni diversi. Si segue la storia di una famiglia: due anziane zie, due giovani nipoti ed una bimba. Molti degli attori sono parenti del regista Marco Bellocchio: le sorelle Mai sono appunto sorelle del regista. Un film intenso e introspettivo, senz'altro consigliato. »

« Un film muto del regista tedesco Wilhem Murnau, scandito da una splendida colonna sonora. Una storia che potrebbe apparire semplice e banale (un uomo di campagna che, sedotto da una donna di città, è fortemente tentato di abbandonare la famiglia, se non addirittura di uccidere la moglie), ma che viene resa in modo toccante ed emozionante. Una suadente fotorafia che avvince lo spettatore. »

« Un film dalla trama poco appassionante, che narra la storia di un regista ormai decaduto che non riesce più ad inventare nemmeno una storia decente per una nascente stella del cinema. Se non fosse per i gradevoli scorci del paesino toscano in cui l'azione si svolge e per la straordinaria performance di Silvio Orlando, ne sconsiglierei senz'altro la visione. »

« La prima delle due pellicole che Fausto Brizzi dedica all'analisi in chiave ironica delle variegate relazioni che possono istaurarsi tra un uomo e una donna. Una galleria di personaggi divertentissimi, impersonati tutti da attori di prim'ordine. Tra tutti spicca Paola Cortellesi, che dà il meglio di sè. Un film che strappa continue risate, frizzante e spensierato. »

« Film ambientato nella Sarajevo post-bellica, che ha come protagoniste una madre ed una figlia che si muovono in un continuo altalenare di amore viscerale e cocente odio. Le due incarnano i mali di un conflitto, che, se pur finito, ancora attanaglia le coscienze di molti bosniaci. Un film dai toni pesanti e dai temi complessi. »