« Commedia carina e rilassante, anche se la trama trasuda banalità e cliché narrativi da tutte le parti (un fidanzato da mollare e un ragazzo che prima si odia e poi si ama, un amore perduto e poi ritrovato e guarda caso ancora si piacciono e sono entrambi vedovi, Sophie che va al matrimonio dei due per dichiararsi al ragazzo ma lo trova in compagnia di un'altra... Ma ovviamente è solo la cugina che ha lo stesso nome della sua ex, perciò nessun intoppo all'happy ending etc).
Bellissime le riprese e i colori, un ottimo scorcio delle bellezze nostrane. E' stato simpatico ritrovare nel cast Marina Massironi e Milena Vukotich. Ottimo per passare un pomeriggio in tranquillità. »
« Glee è l'anello mancante, per così dire. Non è il solito telefilm piatto e scontato basato sulla vita di un gruppo di liceali che frequentano un improbabile liceo americano. Glee è molto di più. E' comico, eccentrico, surreale, spassoso. All'inizio ho faticato per comprendere ciò che gli autori di questa serie volevano davvero trasmettere al pubblico, ma ora non posso farne a meno. Credo sia l'unico telefilm che si possa definire "ridicolo" in senso positivo. »
« Clint Eastwood e il suo ennesimo capolavoro. Questo straordinario attore e regista ci presenta una storia complessa e drammatica, ma se non altro si può intravedere un piccolo spiraglio di speranza. Eastwood interpreta un personaggio completo, a 360. Un uomo diffidente che finisce per affezionarsi ad un ragazzo col quale fa di tutto per combattere contro le ingiustizie razziste. La paura non è che mancanza di conoscenza... »
« Dopo aver letto il libro della Kinsella mi aspettavo qualcosa di più. Innanzitutto non capisco perchè gli autori e i produttori abbiano scelto di spostare l'ambientazione della storia da Londra a New York. Il risultato non è stato certo dei migliori: da un libro con una sottile morale di fondo si è passati alla classica commedia americana demenziale che, una volta vista, non lascia assolutamente niente dentro. »
Pessimo, 23-11-2010, ritenuta utile da 1 utente su 1
« Dopo aver letto il libro della Kinsella mi aspettavo qualcosa di più. Innanzitutto non capisco perchè gli autori e i produttori abbiano scelto di spostare l'ambientazione della storia da Londra a New York. Il risultato non è stato certo dei migliori: da un libro con una sottile morale di fondo si è passati alla classica commedia americana demenziale che, una volta vista, non lascia assolutamente niente dentro. »
Così e così , 22-11-2010, ritenuta utile da 1 utente su 1
« Trama molto semplice e piuttosto sbrigativa. Qalche ventata di risate qua e là, un Nicholas Cage forse nel suo ruolo più ridicolo.
Un classico film per la famiglia senza pretese. »
Così e così , 22-11-2010, ritenuta utile da 6 utenti su 8
« Trama molto semplice e piuttosto sbrigativa. Qalche ventata di risate qua e là, un Nicholas Cage forse nel suo ruolo più ridicolo.
Un classico film per la famiglia senza pretese. »
Fight Club, 22-11-2010, ritenuta utile da 1 utente su 1
« "Le cose che possiedi alla fine ti possiedono! ". Su questa frase si concentra il tema di questo film diretto da David Fincher. Il film è uno dei tentativi meglio riusciti dell'espressione del disagio e del consumismo della società contemporanea. Edward Norton interpreta lo stereotipo dell'uomo moderno: si trascina in una vita fatta di eventi ciclici che svuotano di significato la sua esistenza e si dà al consumismo piì sfrenato per cercare gratificazioni che la realtà invece non gli ha garantito.
Tyler è la figura ribelle e anticonformista che c'è in ognuno di noi, quella che ci spinge a fare ciò che non avremmo fatto mai rovesciando i valori che hanno sempre caratterizzato il nostro pensiero.
Il film mostra le responsabilità delle scelte di ognuno di noi: restare nell'anonimato insignificante o decidere di ribellarsi cambiando vita irreparabilmente, dimenticando di essere stati ciò che ci ha sempre distinto. »
« "Le cose che possiedi alla fine ti possiedono! ". Su questa frase si concentra il tema di questo film diretto da David Fincher. Il film è uno dei tentativi meglio riusciti dell'espressione del disagio e del consumismo della società contemporanea. Edward Norton interpreta lo stereotipo dell'uomo moderno: si trascina in una vita fatta di eventi ciclici che svuotano di significato la sua esistenza e si dà al consumismo piì sfrenato per cercare gratificazioni che la realtà invece non gli ha garantito.
Tyler è la figura ribelle e anticonformista che c'è in ognuno di noi, quella che ci spinge a fare ciò che non avremmo fatto mai rovesciando i valori che hanno sempre caratterizzato il nostro pensiero.
Il film mostra le responsabilità delle scelte di ognuno di noi: restare nell'anonimato insignificante o decidere di ribellarsi cambiando vita irreparabilmente, dimenticando di essere stati ciò che ci ha sempre distinto. »
Regia di Gary Winick - Eagle Pictures
Bellissime le riprese e i colori, un ottimo scorcio delle bellezze nostrane. E' stato simpatico ritrovare nel cast Marina Massironi e Milena Vukotich. Ottimo per passare un pomeriggio in tranquillità. »
20th Century Fox Home Entertainment
Regia di Clint Eastwood - Warner Home Video
Regia di Paul J. Hogan - Videosystem
Regia di Paul J. Hogan - Videosystem
Regia di Jon Turteltaub - Walt Disney Studios Home Entertainment
Un classico film per la famiglia senza pretese. »
Regia di Jon Turteltaub - Walt Disney Studios Home Entertainment
Un classico film per la famiglia senza pretese. »
Regia di David Fincher - Medusa Home Entertainment
Tyler è la figura ribelle e anticonformista che c'è in ognuno di noi, quella che ci spinge a fare ciò che non avremmo fatto mai rovesciando i valori che hanno sempre caratterizzato il nostro pensiero.
Il film mostra le responsabilità delle scelte di ognuno di noi: restare nell'anonimato insignificante o decidere di ribellarsi cambiando vita irreparabilmente, dimenticando di essere stati ciò che ci ha sempre distinto. »
Regia di David Fincher - Medusa Home Entertainment
Tyler è la figura ribelle e anticonformista che c'è in ognuno di noi, quella che ci spinge a fare ciò che non avremmo fatto mai rovesciando i valori che hanno sempre caratterizzato il nostro pensiero.
Il film mostra le responsabilità delle scelte di ognuno di noi: restare nell'anonimato insignificante o decidere di ribellarsi cambiando vita irreparabilmente, dimenticando di essere stati ciò che ci ha sempre distinto. »