Tutte le recensioni di G.Silvia

« Nel complesso un film molto interessante, anche nella modalità di affrontare il dramma della shoa. Oltre all'orginalità della trama, ci sono molte immagini suggestive e un personaggio protagonista ben caratterizzato e ben recitato. Ho trovato invece il ragazzo russo che fa da guida, poco simpatico e per nulla divertente, ma sospetto si tratti soprattutto di un problema di adattamento e doppiaggio (rendere certi accenti e certe battute in italiano è impossibile...) ed è un peccato perché la vena ironica del film viene quasi completamente persa... »

« Un film molto carino che offre un inedito spaccato del leggendario concerto di Woodstock mostrando i concitati ed entusiasti preparativi dei giovani organizzatori e il trionfante arrivo della variopinta carovana hippie che per i giorni del concerto ha popolato la piccola cittadina rurale sconvolgendone la ripetitiva routine. In questo contesto si inserisce la storia del protagonista (il figlio dei proprietari del motel) che contagiato dalla libertà, dall'anticonvenzionalità e dall'entusiasmo dei giovani che lo circondavano, ha trovato il coraggio di fare "coming out"... »

« Dopo tanti esempi di eroi civili, finalmente vediamo un parroco che, senza nascondersi comodamente dietro la sua tonaca, ha il coraggio di affrontare e smascherare i cosiddetti "uomini d'onore", i quali oltre a corrompere le istituzioni, sbeffeggiano la Chiesa atteggiandosi a rispettabili e ferventi cristiani... Don Puglisi ha il coraggio di denunciare pubblicamente i malfattori durante le messe, cerca di sottrarre i ragazzi dall'influenza delle cosche offrendo loro un posto sicuro dove trascorrere i pomeriggi, restituisce alla festa patronale (spettacolarizzata e resa profana dalla cosca locale) la sua vocazione spirituale. Questi atti di coraggio e coerenza sono visti come oltraggiosi e pericolosi in un contesto delinquenziale che vive e si nutre di omertà e indifferenza, e Puglisi pagherà con la vita il suo coraggio. Film onesto e ben recitato, da vedere nelle scuole. »

« Il remake dello storico film di Lina Wertmuller, non aggiunge e non toglie nulla all'originale. Sostamzialmente è identico nella trama e registicamente valido, ma orfano delle brillanti interpretazioni di Giannini (padre) e della Melato, perde molta della sua sostanza. I due nuovi protagonisti, bravini (in particolare il figlio di Giannini) risultano mediocri se paragonati agli originali e la commedia risulta un po' "senza sale". »

« Film incentrato sulla scoperta dell'amore da parte di una diciotenne americana in vacanza in toscana. Il regista riesce a rendere tutt'altro che banale e sdolcinata una vicenda ordinaria e inflazionata, ciò grazie a magistrali soluzioni registiche, scelte musicali felici e la caratterizzazione di una serie di interessanti personaggi che ruotano intorno alla giovane protagonista. »

« Film a mio parere molto ben riuscito che descrive l'emancipazione di una donna, sempre stata ai margini della società, che avviene paradossalmente con il suo ingresso nell'illegale. Il cuore della vicenda consiste nel risvolto sentimentale che lega i due personaggi principali, un rapporto complesso e non scontato. Ottima l'interpretazione dei due attori protagonisti. »

« Film giustamente passato inosservato che ho trovato noioso e interminabile. La trama propone in effetti spunti interessanti ma la resa del tutto non è stata efficace. Nonostante la bravura degli attori, tutti di un certo calibro, dei personaggi non si salva nessuno, impossibile provare un po' di empatia o simpatia. »

« Per certi aspetti, molto simile ad arancia meccanica, questo film descrive un unico interminabile episodio di violenza da parte di due giovani ai danni di una famiglia alto-borghese. Introdotti in casa con una scusa, i due sottopongono la famiglia a una serie di torture, oltre che fisiche anche psicologiche, mettendo alla prova la loro volontà e resistenza come fossero cavie da laboratorio e cercando di tirare fuori il peggio da ognuno per metterli uno contro l'altro. L'insensatezza di tali crudeltà lascia nello spettatore un senso di smarrimento: il non fornire alcuna spiegazione circa le motivazioni dei torturatori sembra suggerire come la violenza sia una componente inevitabile nell'esistenza umana, un aspetto latente che in alcune circostanze o contesti si rivela in tutta la sua distruttività. »

« All'apparenza la solita commedia romantica ma che invece si rivela particolarmente interessante grazie alla bravura degli attori e alla riuscita ironia della trama. Esilarante l'adattamento natalizio del tema musicale "love is all around", inoltre Hugh Grant premier è una delle caratterizzazioni più riuscite dell'attore. Film "leggero" che nonostante tutto riesce a coinvolgere lo spettatore... »

« Trama improbabile per questo adattamento di un famoso musical che si avvale però di attori di grande calibro e di un'ambientazione da cartolina. Non è un capolavoro ma si lascia guardare e ascoltare molto piacevolmente... La Streep cantante è stata per me una grande sorpresa: intonatissima e con un timbro interessante. »