Tutte le recensioni di F.Pierandrea

« Un bel gruppo di amici over-40 (salvo qualche rara e affascinante eccezione), trascorre una strana vacanza, sospesa nel tempo e appena lontana dal dolore per uno di loro che sta invece morendo in città. Loro, dicevamo, sono amici, forse c'è anche qualche ex, sicuramente ci sono tanto affetto e allegria che li tengono uniti in modo ammirevole nel bene e nel male. Una pellicola lieta, con molte scene a metà tra il romantico e il divertito, ma che è destinata a mostrare la perdita. Da questa però si può (e si deve) ripartire. Un film equilibrato, consigliato! »

« Un film disperato, buio, che graffia l'anima dal primo all'ultimo minuto (con un gran finale, tra l'altro). Tutto si svolge tra violenze represse e violenze perpetrate, in una scuola che – come fosse uno specchio del mondo in cui è immersa – ben che vada va male, in un clima di provvisorietà che turba, nell'attesa che qualcosa di peggio accada improvvisamente. Ma una luce in fondo al tunnel c'è, e viene proprio dal professorino protagonista di questa pellicola, un clamoroso Adrien Brody in assoluto stato di grazia, inarrivabile nella sua eroica normalità. Da vedere assolutamente! »

« Potrebbe sembrare solo un altro film sulla scuola, ambientato questa volta (dopo la Francia, dopo l'Italia) nell'America arrabbiata e problematica. Ma invece è qualcosa in più. È – tra le altre cose – una riflessione sulle debolezze, i dolori e le ferite di un professore normale, anzi un uomo normale, che si trova tra ragazzi normali, in un mondo disperato e condannato. Memorabili le scene con la giovanissima prostituta, accudita come una figlia e non sfruttata come una mercenaria. Molta emozione e quel po' di filosofia giusto per farci riavvicinare al cinema d'autore. Consigliato a studenti, genitori e... agli insegnanti, appunto! »

« Film di forte impatto visivo, a tratti molto cerebrale nonostante la spettacolarità di molte scene. Un viaggio che sembra iniziatico, una discesa agli inferi di memoria letteraria lontana, una bolla di nonsense che sembra permeare la pellicola. Da una parte il ricchissimo protagonista, immerso in un mondo tutto suo, certo solo di se stesso e del suo inaccessibile denaro. Costantemente trasognato, indisponente, feroce nella sua innocenza, Pattinson ci tiene sulla corda in una storia che fatichiamo a fare nostra, ma che tuttavia emoziona. Non per tutti! »

« Il primo episodio di una saga che non è certamente piaciuta a tutti i critici, relegata talvolta nel ristretto (ma non troppo) girone della young fiction. Io invece lo ritengo un film degno di essere visto e anche rivisto per meglio comprendere i meccanismi narrativi che ritroveremo anche nelle parti successive della serie. Ottima la recitazione dei protagonisti, Bella e Edward, ben costruiti i combattimenti e riusciti gli effetti speciali che ci regalano una favola insieme crudele e romantica. Non è poco quindi... anzi: può creare dipendenza! (è l'unica cura è vedere tutti gli episodi successivi) »

« "Twilight" vuol dire tramonto, ma questo film è stato invece l'inizio di un nuovo "giorno" cinematografico, costituendo il primo episodio di una saga di grandissimo successo. Edward sarà pure un vampiro, ma questo non costituisce certo un ostacolo per Bella e per il suo amore. Un amore che supererà ostacoli inimmaginabili, come la "sete" di ferocissimi vampiri non "vegetariani", ad esempio. Eccellente la colonna sonora e la provenienza letteraria da un libro di equilibrato successo. Mi sento di consigliarlo, e non solo ai giovanissimi, per sognare un po'. »

« Non particolarmente apprezzato dalla critica, "L'ultimo bacio" è un film sulla difficoltà di comunicare, di relazionarsi, di amare. A tutte le età, o perlomeno dalla maturità conclamata in poi. È una pellicola incentrata sui trentenni, quelli che secondo uno stereotipo diffuso sono più in balia di responsabilità acquisite (per matrimonio e maternità/paternità varie) e, nel contempo, di nuove tentazioni (Martina Stella ne è lo splendido emblema). Un film che a me è piaciuto vedere (e rivedere qualche anno dopo), per la tensione narrativa e per l'ottima recitazione del cast tutto. Consigliato! »

« Un bel gruppo di trentenni, quasi tutti in crisi tanto quanto i cinquanta-sessantenni che sono loro genitori. Dalla spensieratezza dell'esordiente Martina Stella si passa al tormento di tutti gli altri: i neo-fidanzati, i neo-sposi, i neo-genitori, tutti sono in crisi, quasi che la novità fosse qualcosa di deleterio di per sé. Di sorrisi questo film ce ne regala ben pochi, invece le scene intense e da ricordare sono parecchie. A me è piaciuto anche rivederlo a distanza di anni, per capire come sono cambiato io, nel frattempo. Consigliato soprattutto ai disincantati e agli ex-romantici. O no? »

« I personaggi principali sono interpretati da due ispiratissimi Stefano Accorsi e Giovanna Mezzogiorno, giovane coppia che sta aspettando un bambino. Sembra che tutto vada per il meglio, invece lui incontrerà una giovanissima studentessa (l'avvenente e precoce Martina Stella, al suo esordio cinematografico) e perderà la testa, attratto più dall'idea della gioventù che dalla ragazza stessa. La crisi sopravvenuta dei due protagonisti dovrà essere gestita al meglio perché i due possano infine superarla e convolare a giuste nozze. Un film delicato e piacevole. »

« Prendete tre uomini sposati, separateli dalle legittime – e arrabbiatissime – consorti e fategli pagare alimenti e avvocati vari. Poi chiedetegli dove andranno ad abitare. I tre personaggi di questa commedia (?) di Verdone pensano inizialmente a soluzioni modeste (monolocali, amici e parenti) e poi scelgono la più difficile di tutte: andranno a vivere insieme. Ciascuno con le proprie nevrosi e il proprio fardello già complicato da (sop)portare. Non sarà per niente facile, ovviamente, e le incomprensioni unite alla quotidianità avversa regaleranno risate e, per qualcuno, anche un po' di (maschile) solidarietà. Un buon film su un argomento non facile da raccontare con leggerezza! »