Tutte le recensioni di T.Donato

« Il primo lavoro di Pixar e Disney, un cartone che ha aperto un'epoca, quella della animazione. Fu a dir poco stupefacente notare la qualità e la nitidezza delle immagini, il realismo dei movimenti e tutta la grafica in generale. Per giunta poi, la storia di fondo tocca tutte le corde che colpiscono gli spettatori di ogni età. »

« Davvero una buona idea, quella di costringere il protagonista a cercare lungo tutta la durata del film qualcosa che possa suscitargli forti emozioni. Scrivo così perchè approfondire maggiormente, sarebbe come anticipare la chiave di letturta del film stesso. Succede tutto di continuo, senza pause o cali di ritmo, il film è un crescendo di azione e stravaganza. Ottimo Stathman che si conferma come stella dell'action movie moderno. »

« Forse uno dei meriti maggiori del cinema, è quello di riuscire raccontare in maniera suggestiva ed espressiva, racconti e storie talmente cariche di emozioni da arrivare dritte al cuore di chi le guarda. Capra fa un film sui buoni sentimenti, e sia chiaro, non c'è spazio per quel buonismo facile e frettoloso, tutt'altro, il film narra una storia di generosità e umanità con uno stile elegante e accurato. Una bella favola che, come avrà sperato il regista, insegnerà qualcosa di bello allo spettatore. »

« Uno dei cineasti tra i più apprezzati ed influenti della storia del cinema, Hitchcock, rielabora ed estrapola da un libro francese intitolato "D'entre les morts" una storia che, a detta di esperti e non , rappresenta una delle sue massime vette cinematografiche. Dalla tecnica registica, alla complessità della trama, il film, impeccabilmente si evolve lungo la sua incalzante narrazione fino agli storici colpi di scena. Riesce la pellicola , nonostante la maturità cronologica, a coinvolgere e scoinvolgere lo spettatore, suscitanto in molti tratti tensione e smarrimento. Consigliato vivamente ad ogni amante del buon cinema. »

« Come nella pittura, anche il cinema ha attraversato i fasti di diverse correnti artistiche, alcune meritevoli di aver lasciato opere che in futuro si riveleranno di importanza storica. Ejzenstejn giunto all'apice della sua carriera, dopo aver diretto alcune pellicole destinate a divenire pietre miliari, decide di dar vita ad un'opera monumentale divisa in tre capitoli. Tema dell'opera è la vita del primo Zar, Ivan IV di Russia, e il primo dei tre è proprio " Ivan il terribile". Considerato da molti come l'esempio più elevato di espressionismo cinematografico, il film è effettivamente un'altissima rappresentazione della natura umana. »

« Di certo non sarà una visione leggera e spassionata. Il cinema ormai c'ha abituati a immagini e concetti pronti e fruibili istantaneamente. Diversamente invece, il cinema di Lang, nella fattispecie in "Metropolis" , propone la rappresentazione implicita di alcuni concetti e idee attraverso la descrizione di un ambiente quasi alieno e irreale. Nel film il regista proietta un ipotetico e non meglio precisato futuro, composto perlopiù da macchinari enormi e robot. L'uomo esiste ancora, e con lui i suoi aspetti buoni e quelli meno buoni. Come già detto, per viadi alcuni motivi come l'età della pellicola, o il fatto che è muto e i dialoghi sono riportati solo in inglese, Metropolis non è di certo un film per tutti, o forse sarebbe più corretto dire che non tutti riuscirebbero a guardarlo fino alla fine senza fermarsi o rinunciare. Rimane di certo che è una pietra miliare della fabtascienza e del cinema visioniaro di inizio secolo. Poi del resto basterà guardare i lavori successivi del regista per capire quali erano realmente le potenzialità del medesimo. »

« De Palma l'ha riproposto in chiave moderna, inserendo al posto di un Tony Camonte Italo-Americano il celebre Tony Montana, le cui origini sono Cubane. Senza ombra di dubbio l'originale Scarface, contestualizzandolo all'epoca, è alla pari se non superiore al lavoro di De Palma. La storia è quella di Camonte, più precisamente il riferimento fatto è quello al celebre Boss Italo-Americano Al Capone, massimo esponente della Chicago malavitosa, che costruì ferocemente la sua fama durante gli anni del proibizionismo. La storia si confonde tra il ritmo sfrenato degli omicidi e le sequenze quasi melodrammatiche in cui emergono le paure e l'inquietudine del protagonista. Superba l'interpretazione di Paul Muni, davvero in sintonia con il profilo del personaggio. Uno tra i primi lavori di Hawks, dove seppur ancora in modo acerbo, si può scrutare lo stile tipico del regista che successivamente, lo porterà a divenire una tra i più importanti e influenti della storia del cinema. »

« Forse il lavoro più riuscito del gruppo comico britannico. Grazie ad un budget cospicuo e a tante situazioni comiche nel loro perfetto stile, il film appare fin da subito un'opera davvero ben fatta. L'umorismo non è di certo quello dozzinale o grossolano, anzi poco o nulla ha a che fare con la maggior parte della comicità cinematografica. Qui si parla del cosidetto "Humor Inglese", e non sarà insolito se qualche spettatore sorriderà ben poco durante la visione della pellicola, poichè come già detto l'ironia è sottile e spesso dominata dal nonsense. Rimane comunque una ottima opera, e per chi apprezza , è davvero il massimo! »

« Vampires non è di certo uno tra quei film che hanno donato a Carpenter la fama di grande cineasta, tuttavia collocandosi tra i suoi lavori più recenti, senza dubbio si innalza rispetto ad altre pellicole meno esaltanti dirette sempre dal regista. Quella del vampiro è forse oramai una figura corrosa e troppo abusata, ma qui lo troviamo in una veste rielaborata, più moderna e meno barocca. Buona l'interpretazione di James Wood dimostrandosi, se ce ne fosse realmente bisogno, un attore solido e validissimo. »

« Sono gli anni novanta, il west è ormai cambiato. Niente più indiani o cowboy dal cuore grande, solo vecchi uomini pieni di rimpianti e tante ombre. Eastwood ci propone un west cinico e crudo, fatto di ex pistoleri che impugnano di nuovo le armi solo per denaro, ci mostra l'immagine più selvaggia della "caccia all'uomo", qualla dura legge che è esistita davvero. Da qui nascono le riflessioni di un uomo sulla via del tramonto che deve fare i conti con il suo passato, le sue paure e le sue colpe. Classico stampo del regista, gli amanti di John Wayne e Ford storceranno il naso, ma non si può certo negare che sia un film fatto bene. »