Tutte le recensioni di O.Stefano

« In cura dallo psichiatra Michael Caine, la ninfomane Angie Dickinson viene brutalmente uccisa dopo il suo ultimo rapporto occasionale...chi sarà l'assassino? La sorpresa finale alla "Psycho" non è molto sorprendente, ma la trama passa in secondo piano di fronte alla quantità di scene memorabili ad alta tensione, dall'omicidio nell'ascensore all'agguato in metropolitana...De Palma sempre più raffinato non copia da Hitchcock, ma rielabora con la sua tecnica impeccabile. »

« Uno dei migliori film di De Palma, che riscatta col suo grande stile il materiale "basso" (sesso perverso, sangue, violenza) di partenza, e aggiorna i temi dei thriller di Hitchcock all'estetica levigata degli anni 80: in pratica è un quasi remake di "La finestra sul cortile" e "La donna che visse due volte". Brava e sexy Melanie Griffith, molto in parte nel ruolo della pornostar. »

« Fotografia, scene e costumi tirati a lucido fanno da cornice ad una vicenda malsana tratta dal romanzo di Ellroy (e, a sua volta, da un vero fatto di cronaca degli anni 40)...ma se si considera che il regista è lo stesso di "Scarface", "Gli intoccabili" e "Carlito's Way" il risultato è freddo e deludente, con un protagonista (Josh Hartnett) inespressivo. »

« Ogni volta che lo vedo spero sempre che Carlito riesca a fuggire con la sua amata, malgrado come vada finire sia chiaro fin dai primi minuti: potenza del grande stile di De Palma e del carisma di Al Pacino. »

« Quasi all'altezza di "Chi ha incastrato Roger Rabbit", di cui ripropone la formula: una vicenda da pubblico adulto (qui è il caso delle avventure alla James Bond) messa in burla dalle incursioni dei cartoni, che interagiscono con personaggi umani più stupidi e indistruttibili di loro... insomma, grandi Bugs Bunny e Duffy Duck, ma vogliamo parlare di Brendan Fraser (molto autoironico) e di Steve Martin (esplovivo)?? »

« Penso che sia il film più innovativo degli ultimi 30 anni, non solo a livello tecnico (per la perfetta fusione di disegni animati con attori in carne ed ossa, senza l'ausilio di effetti digitali), ma soprattutto per come contamina il noir anni 40 con l'umorismo surreale dei cartoon, con un "cast" che recluta tanti personaggi della Disney e della Warner (e non solo): Zemeckis non sarà più così geniale! »

« E' forse il più bel ritratto del mondo della stampa mai fatto, una commedia cinica e graffiante a ritmo frenetico con Lemmon e Matthau che si scambiano sguardi e battute con un affiatamento invidiabile. La giovane Susan Sarandon fa già notare la sua bellezza e bravura, mentre Billy Wilder qualche anno dopo farà il bis con "Buddy Buddy", ancora con Lemmon e Matthau e ugualmente imperdibile (uscirà mai in dvd?????). »

« Non ho letto il romanzo, ma la sceneggiatura che ne è stata tratta ha meritato l'Oscar vinto, come meritati sono quelli andati a scenografia e costumi: quindi, un film bello da vedere e da ascoltare, ma avrebbero meritato un premio anche Malkovich (nobile libertino vinto dall'amore), la Close (perversa burattinaia di vite altrui) e la Pfeiffer (che mette la sua bellezza al servizio dell'onestà del personaggio). »

« Per quanto sia pieno di difetti (troppe situazioni già viste in moltissimi altri film, personaggi a una dimensione, squilibri tra la love-story e le vicende del piccolo aborigeno, tocchi umoristici stonati, compresa la citazione del "Mago di Oz"), questo melò a sfondo storico-bellico-avventuroso fatto alla maniera dei "bei filmoni di una volta" alla fine regge la durata e non annoia. Da vedere se non altro per i paesaggi mozzafiato. »

« Sarà anche stato un successone, ma non mi è mai piaciuto: a livello storico non vale niente, i dialoghi sono tronfi e banali, gli effetti digitali bruttissimi (con l'antica Roma fintissima e i combattimenti velocizzati in stile videoclip). Non gli do 1 solo per i bravi attori nei ruoli di contorno: Joaquin Phoenix (un memorabile Commodo), Richard Harris, Oliver Reed (morto sul set). »