« Guy Ritchia sa fare solo una cosa. Però la sa fare molto bene.
The Snatch è il perfezionamento delle tematiche tanto care al Ritchie di Lock & Stock.
Ma qua la storia e la forma (di ispirazione tarantiniana) hanno un ritmo e una marcia in più, con una galleria di personaggi ben delineati e spassosissimi.
Colonna sonora azzeccatissima. »

« La messa in scena del giovane Bryan Singer ha del miracoloso : con un cast di bravi attori (anzi, bravissimi) riesce a tenere la suspence fino all'eclatante e indimenticabile finale.
Giustamente annoverato tra i grandi film del decennio '90. »

« Tokyo. Migliore scenario non ci poteva essere per queste storie che si intrecciano su piani comunicativi differenti. Tokyo con la sua realtà strana e postmoderna che vede l'incontro di un attore in declino (Bill Murray, fantastico) e una giovane ragazza immalinconità dalla sua realtà (Scarlett Johansson).
Un film in cui realmente non succede niente, ma lo fa benissimo. »

« Nonostante fosse difficile trasporre la potenza del libro di Palanhiuk, Fincher si prende giustamente delle licenze che ogni regista che porta un romanzo sullo schermo dovrebbe fare.
Anche se le punte di analisi e pessimismo cosmico non arrivano alle vette del libro, è giusto dare il merito di aver dato vita a una messa in scena acida e forte, con un Ed Norton insuperabile.
Techno a bomba per la canticchiante e danzante m**da del mondo! »

« Ben Stiller non cerca la risata a effetto come in altri casi, ma qua riesce a dare un po' più di costrutto alla sua opera critica e satirica verso un certo modo di fare cinema. Spassosi gli interpreti, con un Tom Cruise che per una volta abbandona le sue solite faccette e incredibilmente fa ridere! »

« La serialità made in USA si arricchisce di questa esilarante serie, che a differenza di molte altre, centra il bersaglio azzeccando tutti e 5 i ruoli principali, che si integrano perfettamente a vicenda.
Il voto non è 5 solo per il veramente pessimo doppiaggio italiano, cosa che ha fatto passare inosservata questa serie in Italia.
Senza dubbio da vedere in lingua originale con i sottotitoli. »

« Si può fare un film per ironizzare sulla religione senza risultare offensivi?
Questo è il caso di Dogma, un film miscredente che ha come punto di forza il non prendersi sul serio. Le gag ideate da Kevin Smith non passano mai inosservate.
Da vedere (a cuor leggero) »