« Final Fantasy IV, quando uscì per la prima volta, portò un'autentica rivoluzione all'interno della serie e del genere: fu il primo episodio a essere pubblicato sul Super Nintendo (con tutti i miglioramenti grafici del caso, rispetto ai precedenti tre capitoli), il primo a possedere un sistema di battaglia in ATB (Active Time Battle, il sistema di turnazione che sarà il tratto distintivo della saga fino al nono episodio) e il primo a possedere una trama a tutto tondo, perfettamente sviluppata e in cui i personaggi (anch'essi caratterizzati in modo completo) vi prendevano parte realmente.
Questo remake non fa che riprendere tutto il buono che c'era nel gioco originale (ed è tanto), e riproporto in una nuova veste grafica in 3D, aggiungendovi solo alcuni piccoli elementi di gameplay che non ne snaturano lo spirito.
Un episodio che ancora oggi gode di larghissimo apprezzamento, e che merita ad ogni costo di essere giocato dall'inizio alla fine. »
« Questo era l'unico episodio della serie che, fino alla pubblicazione di questo gioco, era rimasto senza un remake o un porting su altre console. Ciò che lo differenzia dagli altri remake è però la grafica: questo è, infatti, il primissimo remake a essere realizzato completamente in 3D, in esclusiva per la console portatile Nintendo.
Di per sé, il gioco si presenta come un rpg di stampo estremamente classico (quasi datato, se vogliamo), riprendendo di peso tutti gli stilemi che hanno reso grande il gioco originale. La differenza sostanziale è, però, l'aggiunta di un maggior spessore caratteriale dei quattro protagonisti, che nella versione precedente erano nient'altro che dei manichini muti mossi dal giocatore (il che può essere un bene o un male a seconda dei punti di vista... per me è un male). Per il resto, il sistema di combattimento è rimasto praticamente immutato, con i suoi combattimenti casuali e i turni sequenziali (niente ATB o cose simili). Può essere giocato quasi completamente soltanto con il pennino del DS, il che è una grandissima cosa.
Per i nostalgici e i fan sfegatati della serie. »
« La definizione più corretta per questo film è quella di "fantasy adulto": le atmosfere sono tutte molto dark (un po' alla Tim Burton, se vogliamo), i personaggi pieni di sfaccettature (non esistono personaggi "buoni" o "cattivi"), una trama intricata, criptica e filosofeggiante (che alla prima visione ammetto di aver avuto qualche difficoltà a mettere insieme), scene trasgressive e una morale di fondo tutt'altro che banale.
Un film che va visto più di una volta, per poterne carpire il reale significato. E ne vale senza dubbio la pena: gli attori sono tutti molto bravi (inoltre, il protagonista Heath Ledger è morto proprio durante la lavorazione di questo film, ed è stato affiancato da Johnny Depp, Colin Farrell e Jude Law nel girare determinate scene ambientate "all'interno dello specchio"), e la realizzazione generale è di ottimo livello. »
« Non ho mai seguito con molta costanza il genere dei picchiaduro, per quanto non lo disprezzi affatto. Ma probabilmente non l'ho fatto perché doveva ancora arrivare un prodotto che svecchiasse il genere e lo rendesse davvero impegnativo e appagante. BlazBlue: Calamity Trigger svolge questo compito in modo egregio, e anzi fa molto di più.
Si tratta di un nuovo brand creato dagli stessi sviluppatori di Guilty Gear, serie di picchiaduro in 2D giapponese di largo successo anche qui da noi. La presentazione non cambia di molto: anche BlazBlue è un picchiaduro realizzato con personaggi completamente in 2D inseriti all'interno di location 3D, il tutto rigorosamente in alta definizione.
Ciò che rende diverso questo gioco rispetto alla maggior parte degli altri picchiaduro presenti sul mercato, è l'elevato grado di spettacolarità dei combattimenti, che si svolgono sul filo di combo lunghissime e poteri speciali semplicemente devastanti (in perfetto stile nipponico).
Le modalità di gioco sono molte, e fra queste figurano la modalità Storia, la classica modalità Arcare, la modalità Attacco per Punti, la modalità Online (che devo ancora provare) e la modalità Pratica. Quest'ultima in particolare è utile come non mai, perché il gioco possiede una difficoltà e una curva di apprendimento estremamente elevate, e avrete bisogno di conoscere per filo e per segno ogni singola mossa del personaggio prescelto, per trionfare con successo nei combattimenti.
I protagonisti del gioco sono tutti magnificamente disegnati (rigorosamente in stile anime) e possiedono una quantità impressionante di fotogrammi di animazione. Insieme alle location, la grafica è un vero spettacolo per gli occhi, e già solo quella vale l'acquisto.
Se vi piacciono gli anime, i manga e cercate un picchiaduro impegnativo e dall'enorme profondità, BlazBlue: Calamity Trigger è quello che fa per voi. Almeno in attesa del suo sequel, in uscita da noi entro la metà di questo mese! »
« I creativi del Sonic Team avranno pensato che sarebbe stata una buona cosa, applicare un diverso approccio al gameplay per questa nuova avventura del loro simpatico porcospino sbruffone. In Sonic Unleashed, infatti, il gioco è diviso in due diverse tipologie di livelli: diurni, in cui, come accade negli altri giochi di Sonic, bisogna guidare il protagonista a tutta velocità attraverso livelli dal design esagerato e mirabolante; e notturni, in cui invece la componente action/picchiaduro prende il sopravvento, e bisogna guidare un Sonic "mannaro" attraverso location abbastanza vaste a malmerare i nemici a suon di pugni.
Questa suddivisione, tuttavia, non è del tutto riuscita. I livelli diurni sono indubbiamente divertentissimi, e rispettano in pieno lo spirito dei giochi classici della serie, ma quelli notturni risultano piuttosto lenti e noiosi (senza contare che i controlli non sempre rispondono come dovrebbero), e si preferirebbe avere la possibilità di saltarli, invece che doverli affrontare per forza per proseguire nella narrazione. Il combattimento corpo a corpo non è nello stile di Sonic, peccato che i realizzatori non se ne siano resi conto per tempo, e abbiano concepito un ibrido difficile da digerire.
Il gioco è riuscito esattamente a metà, e come tale merita un voto a metà. Non è un cattivo prodotto, ma occorre una buona dose di pazienza per venire incontro a un concept piuttosto dissonante con il reale spirito della serie. Se pensate di poter sopportare la presenza dei livelli notturni per godervi solo quelli diurni, potrete trarne diverse ore di divertimento. »
« Da grande patito di giochi di ruolo, la serie di Final Fantasy è sempre stata una delle mie preferite in assoluto, nel genere. Tuttavia, a volte capita anche ai migliori di sbagliare. E stavolta, lo sbaglio è davvero grosso.
Se dovessi dare un voto a questo dodicesimo episodio della saga non credo che potrei farlo, visto che non sono neppure riuscito a finirlo neppure una volta perché assalito dalla noia più totale. Mi era capitato, in altri episodi della stessa saga o in altri giochi dello stesso genere, di dover affrontare sezioni di gioco particolarmente lente o tediose, ma c'era sempre qualcosa che mi spingeva ad andare avanti. Questo credo sia il primo caso, invece, in cui interrompo un episodio di Final Fantasy perché seriamente annoiato!
Noioso il sistema di battaglia (mutuato dai MMORPG, neanche tanto profondo), noiosa la trama (che è un miscuglio malriuscito fra Star Wars e il Signore degli Anelli), noiosissimi i personaggi (quasi totalmente privi di spessore e di personalità... mai visto un protagonista più inutile di Vaan). Il sistema di sviluppo poteva essere interessante, ma è mal gestito e può portare a situazioni di estremo disequilibrio fra i membri del party di gioco. Aggiungiamoci una lentezza esplorativa disarmante e abbiamo completato il quadro.
È probabile che agli appassionati di MMORPG piaccia, questo genere di gameplay (io non sono mai stato appassionato di giochi online), ma nel mio caso devo dire che non ha sortito un buon effetto. D'altro canto, ha un'ottima grafica, una delle migliori mai apparse su PlayStation2, e delle buone musiche, ma indubbiamente non è abbastanza per farne un episodio degno di nota.
Per me, è la vera "pecora nera" della serie. »
« Quando vidi questo film per la prima volta al cinema mi piacque davvero tanto. Tratto dall'omonimo romanzo di Neil Gaiman (che se non vado errato, appare anche in questo film come assistente alla sceneggiatura), Stardust non possiede una trama che cerca di creare chissà quale intreccio complesso o di mettere in fila chissà quali colpi di scena inaspettati. Al contrario, è proprio per la semplicità con cui ci si può immergere che si può reputare questo film come una piccola perla del fantasy, caratterizzata da una trama che ispira calore e dolcezza e adatta davvero a tutte le età. Particolarmente consigliato se avete un cuore romantico e vi piacciono i lieto fine. »
per Nintendo DS - Square Enix
Questo remake non fa che riprendere tutto il buono che c'era nel gioco originale (ed è tanto), e riproporto in una nuova veste grafica in 3D, aggiungendovi solo alcuni piccoli elementi di gameplay che non ne snaturano lo spirito.
Un episodio che ancora oggi gode di larghissimo apprezzamento, e che merita ad ogni costo di essere giocato dall'inizio alla fine. »
per Nintendo DS - Square Enix
Di per sé, il gioco si presenta come un rpg di stampo estremamente classico (quasi datato, se vogliamo), riprendendo di peso tutti gli stilemi che hanno reso grande il gioco originale. La differenza sostanziale è, però, l'aggiunta di un maggior spessore caratteriale dei quattro protagonisti, che nella versione precedente erano nient'altro che dei manichini muti mossi dal giocatore (il che può essere un bene o un male a seconda dei punti di vista... per me è un male). Per il resto, il sistema di combattimento è rimasto praticamente immutato, con i suoi combattimenti casuali e i turni sequenziali (niente ATB o cose simili). Può essere giocato quasi completamente soltanto con il pennino del DS, il che è una grandissima cosa.
Per i nostalgici e i fan sfegatati della serie. »
Regia di Terry Gilliam - Moviemax Media Group
Un film che va visto più di una volta, per poterne carpire il reale significato. E ne vale senza dubbio la pena: gli attori sono tutti molto bravi (inoltre, il protagonista Heath Ledger è morto proprio durante la lavorazione di questo film, ed è stato affiancato da Johnny Depp, Colin Farrell e Jude Law nel girare determinate scene ambientate "all'interno dello specchio"), e la realizzazione generale è di ottimo livello. »
per Playstation 3 - Ertain
Si tratta di un nuovo brand creato dagli stessi sviluppatori di Guilty Gear, serie di picchiaduro in 2D giapponese di largo successo anche qui da noi. La presentazione non cambia di molto: anche BlazBlue è un picchiaduro realizzato con personaggi completamente in 2D inseriti all'interno di location 3D, il tutto rigorosamente in alta definizione.
Ciò che rende diverso questo gioco rispetto alla maggior parte degli altri picchiaduro presenti sul mercato, è l'elevato grado di spettacolarità dei combattimenti, che si svolgono sul filo di combo lunghissime e poteri speciali semplicemente devastanti (in perfetto stile nipponico).
Le modalità di gioco sono molte, e fra queste figurano la modalità Storia, la classica modalità Arcare, la modalità Attacco per Punti, la modalità Online (che devo ancora provare) e la modalità Pratica. Quest'ultima in particolare è utile come non mai, perché il gioco possiede una difficoltà e una curva di apprendimento estremamente elevate, e avrete bisogno di conoscere per filo e per segno ogni singola mossa del personaggio prescelto, per trionfare con successo nei combattimenti.
I protagonisti del gioco sono tutti magnificamente disegnati (rigorosamente in stile anime) e possiedono una quantità impressionante di fotogrammi di animazione. Insieme alle location, la grafica è un vero spettacolo per gli occhi, e già solo quella vale l'acquisto.
Se vi piacciono gli anime, i manga e cercate un picchiaduro impegnativo e dall'enorme profondità, BlazBlue: Calamity Trigger è quello che fa per voi. Almeno in attesa del suo sequel, in uscita da noi entro la metà di questo mese! »
per Playstation 2 - Sega
Questa suddivisione, tuttavia, non è del tutto riuscita. I livelli diurni sono indubbiamente divertentissimi, e rispettano in pieno lo spirito dei giochi classici della serie, ma quelli notturni risultano piuttosto lenti e noiosi (senza contare che i controlli non sempre rispondono come dovrebbero), e si preferirebbe avere la possibilità di saltarli, invece che doverli affrontare per forza per proseguire nella narrazione. Il combattimento corpo a corpo non è nello stile di Sonic, peccato che i realizzatori non se ne siano resi conto per tempo, e abbiano concepito un ibrido difficile da digerire.
Il gioco è riuscito esattamente a metà, e come tale merita un voto a metà. Non è un cattivo prodotto, ma occorre una buona dose di pazienza per venire incontro a un concept piuttosto dissonante con il reale spirito della serie. Se pensate di poter sopportare la presenza dei livelli notturni per godervi solo quelli diurni, potrete trarne diverse ore di divertimento. »
per Playstation 2 - Square Enix
Se dovessi dare un voto a questo dodicesimo episodio della saga non credo che potrei farlo, visto che non sono neppure riuscito a finirlo neppure una volta perché assalito dalla noia più totale. Mi era capitato, in altri episodi della stessa saga o in altri giochi dello stesso genere, di dover affrontare sezioni di gioco particolarmente lente o tediose, ma c'era sempre qualcosa che mi spingeva ad andare avanti. Questo credo sia il primo caso, invece, in cui interrompo un episodio di Final Fantasy perché seriamente annoiato!
Noioso il sistema di battaglia (mutuato dai MMORPG, neanche tanto profondo), noiosa la trama (che è un miscuglio malriuscito fra Star Wars e il Signore degli Anelli), noiosissimi i personaggi (quasi totalmente privi di spessore e di personalità... mai visto un protagonista più inutile di Vaan). Il sistema di sviluppo poteva essere interessante, ma è mal gestito e può portare a situazioni di estremo disequilibrio fra i membri del party di gioco. Aggiungiamoci una lentezza esplorativa disarmante e abbiamo completato il quadro.
È probabile che agli appassionati di MMORPG piaccia, questo genere di gameplay (io non sono mai stato appassionato di giochi online), ma nel mio caso devo dire che non ha sortito un buon effetto. D'altro canto, ha un'ottima grafica, una delle migliori mai apparse su PlayStation2, e delle buone musiche, ma indubbiamente non è abbastanza per farne un episodio degno di nota.
Per me, è la vera "pecora nera" della serie. »
Regia di Matthew Vaughn - Universal Pictures