Tutte le recensioni di C.Annalisa

« Una ragazza come tante ci svela i sentimenti, spesso nascosti dietro ad un velo, di chi vive sotto un regime e trova la forza di essere anticonformista nonostante le sofferenze che questo implicherà. Attraverso il suo sguardo, acuto e ironico, ci racconta con semplicità vent’anni di storia iraniana. Film evento a Cannes 2007. »

« Il film, tra l’horror e il thriller, ha un ritmo crescente e angosciante, si addentra sempre più nella psicologia della bambina adottata, protagonista del film, con finale a sorpresa (possibilità di scegliere anche un finale alternativo). »

« Il dubbio è quello che può insinuarsi in ognuno di noi casualmente, che può essere instillato goccia a goccia nella nostra mente da qualcun altro, quello al quale resistere, rifiutandolo con tutte le nostre forze o addirittura quello che ci fa oggetto delle accuse di coloro in cui esso alberga. Ma trattandosi di ‘un dubbio’, esso si avvale dell’ambiguità degli indizi, dell’incertezza delle prove. Come agire quando esso coinvolge un’istituzione, un uomo di chiesa, un ragazzo bisognoso? Come difendersi? Queste le domande che si pongono i protagonisti (bravissimi nella loro interpretazione) di questo film e molte altre rimangono in testa anche a chi lo guarda. Splendido. »

« Dai paesi scandinavi arrivano piccoli tesori inaspettati: questo film è uno di essi. Una storia di vampiri, ambientata alla periferia di Stoccolma, tra neve e gelo, il cui tema centrale è l’amicizia, tenera e crudele, che può sbocciare anche tra esseri totalmente diversi. »

« Una delicatissima storia dallo stesso animatore di Kiriku e la strega Karaba. I due protagonisti attraverso le loro differenze supereranno i pregiudizi e assieme raggiungeranno un obiettivo comune. La realizzazione del film è perfetta a livello tecnico. Un’esplosione di colori e di dettagli fa da sfondo ad una vicenda che con leggerezza invita ad un confronto tra culture: solo la valorizzazione di ciascuna di esse può rappresentare un vero arricchimento.

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« Sebbene il film richiami l’attenzione per la tecnica di realizzazione, il tema centrale è quello dell’incontro con l’altro. L’alieno non riveste il ruolo di invasore ma, in uno scambio di prospettive, siamo noi terrestri ad essere gli alieni colonizzatori. L’incontro/scontro/confronto con i Na’vi, gli abitanti di Pandora, richiama molto quello con i Nativi Americani (e li ricorda anche nel nome). Molti i riferimenti alla loro sfera religiosa e alle loro tradizioni e molti quelli ad un film in cui il tema dell’incontro con l’altro è dominante, Balla coi Lupi.
br /In questo caso però i dialoghi lasciano a desiderare, le battute sono scontate, i personaggi poco caratterizzati ed incasellati in una gamma di classici stereotipi che va dal salvatore americano alla vittima sacrificale che si sviluppano seguendo una trama, lineare e prevedibile anche se su scenografie mozzafiato. Va sottolineata però la accuratezza delle descrizioni legate alla flora e alla fauna di Pandora.
br /Il film è stato definito, per i suoi messaggi, “ecologista” e “anti-americano”: trovo però fastidiosa questa ostentazione di una presa di coscienza che sembra solo voler espiare un grande senso di colpa. »

« Poco acclamato da pubblico e critica questo remake del genere sull’uomo lupo non ha avuto l’attenzione che gli sarebbe spettata. L’ambientazione tetra, tra gotico e dark, gli conferisce una patina retrò che mantiene la sua fedeltà nei confronti degli altri film del genere. Benicio del Toro è bravissimo nel caratterizzare il suo inquieto e tenebroso personaggio. Ottimi scenografia e costumi. Unica pecca lo scontro tra i due licantropi, un pò caricaturale. »

« Spesso la forza di un bambino può contrastare quella degli adulti, persino quella dei propri genitori, ritenuti infallibili. Bellissima l’ambientazione tra le campagne ed i campi di grano di un immaginario villaggio del meridione. Fantastica la colonna sonora, eseguita da un quartetto d’archi, il cui tema principale si ispira, come dichiarato dallo stesso Salvatores, alle note base di “When a man loves a woman”. »

« Ennesima rivisitazione del personaggio letterario più rappresentato al cinema ma densa di adrenalina e ritmo. Non si era mai visto uno Sherlock Holmes dallo sguardo tanto magnetico e così prestante, accompagnato da un altrettanto scattante Dr. Watson. La coppia Robert Downey Jr. – Jude Law funziona benissimo, attenuando le lacune del film che non eccelle per la trama, alquanto banale. »