Tutte le recensioni di S.Michele

« Ci sono film destinati a durare a lungo (o probabilmente in eterno? ) , A qualcuno piace caldo appartiene a questo filone. Non è tanto la trama, che è stata ripresa in molti altri film senza riuscire a eguagliare il risultato di Wilder. E' piuttosto il modo di svilupparla, di portarla avanti: con una sceneggiatura ironica e brillante, con degli attori in gamba, con il giusto ritmo. Una commedia degli equivoci fatta di gag e travestimenti. Praticamente perfetta. »

« Tratto da un racconto di Agatha Christie, Testimone d'accusa è un vero e proprio legal thriller. Buona parte della vicenda si sviluppa in tribunale, il nodo centrale è rappresentato dalla scelta della linea di difesa dell'imputato. La trama è avvincente e la sceneggiatura molto buona. Wilder si trova a suo agio anche quando abbandona la commedia sofisticata, ha infatti diretto film intramontabili come A qualcuno piace caldo, Quando la moglie è in vacanza, Irma la dolce. »

« Uno dei migliori film targati Disney. Le canzoni sono entrate ormai a far parte del bagaglio culturale collettivo, così come la protagonista: Mary Poppins, la tata perfetta.
Ispirato dal libro omonimo della Travers è uno di quei rarissimi casi in cui il film riesce a eguagliare e forse superare il romanzo. Nonostante sia stato visto da generazioni e generazioni di bambini (i primi spettatori hanno ormai superato abbondantemente i quarant'anni) riesce a mantenere il suo fascino integro ed è uno dei pochi film del passato i cui effetti speciali non sembrano sciocchi a vederli oggi.
Il regista ha sfornato una lunghissima serie di successi con la Disney tra cui i Figli del Capitano Grant, Il maggiolino tutto matto, Pomi d'ottone e manici di scopa. »

« In principio c'era La famiglia Trapp, romanzo autobiografico di Maria Augusta Von Trapp, poi venne il musical e infine nel 1965 arrivò il film. A casa oltre ad avere il dvd finiamo per riguardarlo ogni volta che lo passano in tv, di solito almeno una volta l'anno lo danno, soprattutto nel periodo di Natale.
E' un classico: ci sono gli orfani, c'è un amore contrastato, c'è persino la guerra. Ma quello che soprattutto non manca è l'allegria e il canto.
Bellissimo. »

« Pietra miliare nella storia del musical, tratto dal Pigmalione di Bernard Shaw. Era già un celebre spettacolo a Broadway prima di essere trasportato su pellicola da George Cukor. Il film uscì nel 1964 e vinse ben 8 premi Oscar, merito di un cast stellare e di una colonna sonora formidabile.
Tutta la prima parte è assolutamente esilarante, la Hepburn alle prese con il ruolo di venditrice ambulante di fiori dimostra molto talento e una grande ironia. Il modo migliore per passare una domenica piovosa in casa senza perdere il buonumore. »

« Film del 1952, girato interamente in Italia, dovrebbe essere presente in ogni buona videoteca privata. La storia è una favola senza tempo, una sorta di Cenerentola al rovescio, in cui è la principessa insofferente alla rigidità dell'etichetta a innamorarsi di un oscuro giornalista. Il primo ruolo importante per Audrey Hepburn, ruolo che la consacrerà al successo internazionale e le regalerà il Premio Oscar come miglior attrice. In effetti la produzione avrebbe voluto Elyzabeth Taylor nei panni della Principessa Anna. Ironia della sorte fu la Hepburn a ottenere la parte e a regalare con il suo fascino e la sua freschezza imperitura fama al film. »

« E' l'adattamento cinematografico dell'omonima commedia teatrale di Kesselring che negli stessi anni, siamo nel periodo a cavallo tra gli anni Trenta e Quaranta, teneva banco a Broadway. E' una commedia nera a tratti grottesca, ma sempre divertentissima grazie a al ritmo incalzante e alla perfetta interpretazione di uno scatenato Cary Grant nei panni dell'ignaro nipote che scopre il tremendo segreto che le sue angeliche zie nascondono. Lo sceneggiatore, Julius Epstein, vincerà nello stesso anno di uscita di Arsenico e vecchi merletti, il 1944, l'Oscar per la miglior sceneggiatura non originale grazie al film Casablanca. »

« Nel 1935 questo film sbancò alla Notte degli Oscar, portandosi a casa la cinquina più importante: miglior film, regia, sceneggiatura, attore e attrice protagonista. E' la prima volta che accade nell'allora giovane storia del cinema. E' uno dei miei film preferiti. Una storia d'amore on the road ai tempi della Grande Depressione che vede protagonisti Peter, giornalista povero alle prese con l'occasione della sua vita, e la viziatissima Ellie, ereditiera ribelle. Sarà l'amore in grado di appianare le divergenze di carattere, di estrazione sociale? Da vedere. »

« Capolavoro assoluto. Mi piace perché mette in risalto la realtà della vita di tutti i giorni di una cittadina americana con i suoi personaggi caratteristici. Allo stesso tempo è un film amabilmente fantastico, estremamente adatto al clima natalizio. L'idea da cui il film prende avvio è stata riproposta in moltissimi film successivi da Peggy Sue si è sposata, a Ritorno al futuro al più recente Sliding doors per citarne alcuni.
Qui, come in una favola, sono i buoni sentimenti a trionfare. James Stuart si dimostra un grande attore meritandosi la candidatura all'Oscar come migliore attore. Avrebbe dovuto vincerlo secondo me. Sicuramente è il film più rappresentativo di Capra. »

« L'ultimo film di Lubitsch è una pungente riflessione sulla vita. Si apre con la morte del protagonista per poi ripercorrerne l'esistenza a partire dalla primissima infanzia fino alla vecchiaia. Il cast si rivela perfettamente all'altezza della situazione, ma è soprattutto la sceneggiatura, fortissima, a permette a questa pellicola di sfidare l'inesorabile avanzata del tempo. Uscito nel '43, riesce ancora ad essere divertente e brillante. E' una commedia disincantata che però non rinuncia all'imprescindibile lieto fine. Un'ottima prova, da vedere assolutamente. »