Tutte le recensioni di S.Gerardo

« Uno di quegli horror di cui farei a meno, mediocri sia nelle scelte registiche che in quelle relative alla sceneggiatura: un film che a mio avviso è deludente, tanto che sembra che anche produttore e regista ammettano che l'unico motivo per cui vale la pena di vederlo sono le scene più o meno osè. Non capisco come abbia potuto vincere 4 premi ed essere stato candidato ad altri 5!
Ciò detto, posso dire che secondo me Hostel - diretto e prodotto da Eli Roth nel 2005 - non è un horror che merita attenzione perché tra splatter e nudità non offre niente di meglio che una passeggiata per la città. »

« Questo secondo film di Luciano Ligabue può entusiasmare gli adolescenti e gli appassionati della discografia del regista: io, quando lo vidi, rientravo in entrambe le categorie. Certo non lo rivedrei ora, ma mi sento di consigliarlo a chi vuole vedere un film dai toni melanconici: sebbene questa pellicola risulti essere, nel complesso, piuttosto scialba, e non sia migliorata dal tenore del cast in cui solo pochi interpreti sono impeccabili, credo che meriti di essere vista con attenzione perché - a differenza di troppi altri film - forse qualcosa da dire ce l'ha... »

« La vita è veramente bella, e Benigni riesce a dimostrarcelo con un film ambientato nel dolore e nella follia dei lager nazisti: la vita è bella se vissuta nell'amore, in quell'amore che difende e protegge un figlio e lo preserva dalla malvagità degli uomini. La vita è bella se spesa nell'amore, e non c'è amore più grande di quello di chi dona la sua vita. "La vita è bella" è una perla che va condivisa, a mio avviso, anche nelle scuole, perché si impari che l'esistenza è bella nonostante tutto e che si può restare buoni pur immersi nella più truce malvagità. Credo che questo film mostri come la follia del nazismo non sia dipesa da un solo uomo ma da un'intera società che, seguendo la chimera di tesi pseudo-scientifiche, si è pervertita nella logica del razzismo e della disumanità. Credo e spero che questo film rimarrà per sempre una pietra miliare, tra storia e poesia. »

« Un film divertente, dove il sorriso non viene mai meno, nonostante sullo sfondo ci sia una tragica storia di omicidi seriali operati dal rampollo di una delle famiglie bene della città.
In "Scoop" Woody Allen è grandioso e si pone protagonista dell'intera vicenda narrativa nonostante il suo ruolo secondario: egli, infatti, dimostra di riuscire a mantenersi quasi ai margini della narrazione senza mai apparire marginale. Impegnato in prima persona negli avvenimenti, il suo personaggio non sembra mai indispensabile ai fini dello svolgimento della trama, nonostante sia la chiave di molte evoluzioni del racconto. »

« Un film dal finale scontato, prevedibile in ogni risvolto della trama, "Una proposta per farsi dire sì" potrà essere apprezzato da chi preferisce questo genere di film in cui la storia è praticamente identica per ogni prodotto del filone, e in cui cambiano solo i particolari secondari come la location, i nomi dei personaggi e la loro professione. Qui si ripete la favola in cui l'amore imprevedibile e, con la puntualità tipica del destino nella cinematografia, si impone proprio quando si è alla ricerca di qualcos'altro. I bellissimi paesaggi dell'Irlanda non bastano a rendere questa storia più particolare di tante altre che raccontano la medesima trama in maniera diversa, né riescono a renderla preferibile ad esse. »

« Prodotto nel 2000 dalla Dreamworks Animation, "Giuseppe il Re dei Sogni" è il genere di lungometraggio che dovrebbero vedere i bambini: questo cartone animato ripresenta un racconto biblico, quello di Giuseppe, un ragazzo che vive l'invidia dei fratelli fino ad essere tradito da questi e venduto come schiavo. Nonostante le difficoltà Giuseppe riuscirà a trovare un futuro radioso per sé e, tramite il perdono, anche per i suoi familiari. Tutte le peripezie e le sofferenze affrontate, infatti, lo porteranno a essere strumento di salvezza per il suo popolo. Un film per tutta la famiglia, ricco di musiche meravigliose che rapiscono il cuore e danno speranza. »

« "Dragonfly" racconta una storia che di per sé ha il colore della melanconia, della tristezza, e forse neanche un finale positivo può colorire di gioia o pace l'umore dello spettatore: per come è narrata questa storia risulta eccessivamente lenta nei toni, così ci troviamo di fronte a una pellicola appesantita da ritmi troppo rilassati, che rendono la narrazione scocciante per quanti non hanno desiderio di un film su cui impegnare eccessiva attenzione.
Posso consigliare questa pellicola alle persone che hanno una spiccata sensibilità e che preferiscono film dai contenuti profondi, o che desiderano impegnare la mente sugli arrovellamenti di uno sceneggiatore qualsiasi. »

« Un prodotto cinematografico leggero, semplice (forse banale) che si lascia guardare senza impegno: trama lineare, narrazione fluida e sceneggiatura elementare. Questo film pone la storia sul concetto di fortuna e riesce (o forse no?) a dimostrare che la vera fortuna è trovare un bacio: quello della persona che amiamo.
In un tempo in cui è difficile trovare pellicole adatte sia a grandi che a piccini, questo film sembra una piccola perla adatta a tutti, anzi sento di poter consigliare "Baciati dalla sfortuna" anche ai più piccoli, dato che a mio parere da esso si può trarre una morale adatta soprattutto a loro. »

« "Nemicheamiche" (titolo originale "Stepmom") è un film drammatico di Chris Columbus, con Julia Roberts, Ed Harris, Susan Sarandon (premiata al San Diego Film Critics Society Awards come miglior attrice) e Jena Malone. Ha ricevuto diversi riconoscimenti, e la storia racconta la dinamica di un'amicizia fondata su stima e rispetto costruita a fatica su un rapporto che nasce da una furibonda inimicizia.
Solito film con buona morale, in cui il dolore e la morte sono rappresentati come forze capaci di rappacificare due persone che, in altre condizioni, sarebbero state tra loro avverse per sempre. Un film che lascia molto su cui pensare. »

« "Notting Hill" è una di quelle trovate cinematografiche che o si odia o si ama: la critica e il pubblico, visti i risultati (sembra infatti che abbia guadagnato oltre 360 milioni di dollari in tutto il mondo), lo hanno amato.
Questo film non è straordinario in nessuno dei suoi aspetti, e punta molto sulla figura di Hugh Grent, sempre fascinoso nella sua insicurezza ostentata, e sulla semplicità di Julia Roberts, bella di una freschezza che la rende irresistibile. Ambientato nell'omonimo quartiere di Londra, racconta la storia d'amore un po' fiabesca che divampa tra uno scapolo divorziato, modesto librario, e un'attrice famosissima solo apparentemente impossibile. »