Tutte le recensioni di P.Antonio

« Non siamo ancora arrivati alla fine di questa stupenda serie, davvero ben riuscita. Sebbene gli episodi contengano ognuno qualcosa di nuovo, sebbene possano essere visti come tanti mattoncini separati e indipendenti l'uno dall'altro, non perdiamo mai il filo conduttore: le personalità stesse degli attori - bravissimi -, che maturano, che affrontano ostacoli e prendono decisioni, sforzandosi di essere sempre spiritosi e di ridere davanti alle mille possibilità della vita. Ridere con questi personaggi non stanca mai. »

« Anche nella terza stagione le novità abbondano, le gag sono esilaranti e mai ripetute, le verità scoperte - soprattutto quelle di Karen - sono troppo ridicole e fanno ridere fino alle lacrime. Come in tutte le serie televisive che durano varie stagioni, possiamo dire che con la terza stagione entriamo in un momento del telefilm più maturo, in cui i personaggi, che stanno crescendo loro malgrado, mostrano nuovi lati del loro carattere, senza cessare per questo di essere quelli che abbiamo amato nelle due serie precedenti. Attenzione, però: i personaggi sono più "grandi", ma le risate sono assicurate e numerose fino all'ultima puntata. »

« Anche la seconda serie è memorabile, ricca di ospiti, ricca di risate. Ma non lasciamoci ingannare: anche qui vi sono "scoperte traumatiche", litigi pesanti, delusioni e tradimenti da affrontare, però la logica del (sor) riso di Will Grace ci propone una risposta a queste avversità. La risposta è: sorridiamo, siamo noi stessi e le avversità passeranno. Un telefilm che può sembrare comico, ma che affronta tutte le gamme di sentimenti della vita, solo che però preferisce mostrarci come potrebbe essere l'esistenza sforzandoci di ridere e di essere spensierati. Grande successo anche questa. »

« Quello che mi ha sorpreso di questo film è che non sia riuscito a capirne il genere fino in fondo. Le tre ragazze che praticano la magia hanno un che di cattivo, anche se non lo sono così profondamente, la quarta arrivata, Sarah, è timida e paurosa, ma poi diventa più forte di tutte, sullo sfondo il cambiamento caratteriale delle tre principali: una comincia a delirare in preda alla sua "fame" di potere, una diventa bella e sembra la tipica "figa e cattiva" delle commedie americane, l'altra non si capisce bene chi è e cosa vuole, forse fa la cattiva perché fa figo. In definitiva non so di che genere sia questo film: commedia? Horror? Thriller? Fantasy? Senza dubbio non mi è piaciuto particolarmente. »

« L'ottava stagione di Streghe mi ha a suo tempo leggermente deluso: la settima era riuscita - con l'ausilio di qualche novità - a mantenere alti l'attenzione e l'interesse degli spettatori, sebbene alle volte fosse difficile farli durare per tutta una puntata; l'ottava non ha neanche altre novità su cui giocare, ogni "novità" è in realtà una ripetizione di cose già accadute, nemici già visti, semplicemente "travestiti" e presentati come cose nuove, nemici nuovi (tra l'altro molto in stile cattivi della Walt Disney, tratto che rende comiche scene che non dovrebbero esserlo) . Non si può neanche contare sull'orientamento alle volte esplicito verso l'horror e il gotico, perché questo è già cominciato alla fine della sesta-settima serie, per tanto anche questo elemento risulta scontato e ripetitivo. Quello che succede quando si vuole tirare troppo la corda: una delle serie che ho amato più in assoluto, il cui regista e il cui sceneggiatore avrebbero potuto scegliere di ritirarsi prima e con grandi onori, invece che ritirarsi dopo otto serie con qualche onore, certo, ma anche con qualche fischio. »

« Purtroppo la settima serie di Streghe conferma i sospetti che emergono vedendo alcune puntate della sesta: le idee si stanno esaurendo - è pur sempre un telefilm durato ben sette stagioni fino ad ora - e molte volte ci sono troppe ripetizioni, troppe cose scontate, troppi personaggi che non riescono a risultare meno prevedibili e più interessanti, come tutte le grandi serie, ci avviciniamo alla fine. La cosa che permette alla serie di non "crollare" su se stessa è l'inserimento di elementi di genere "gotico", orientandosi verso il "Fantahorror" e il "Fantagotico" della produzione cinematografica di questi ultimi anni. Ad ogni modo rimane una valida serie. »

« Questa serie, che resta senza dubbio apprezzabile e interessante, comincia a presentare dei "segni" dell'esaurimento delle idee da parte dello sceneggiatore: non c'è una vera e propria ripetitività, ma in alcune puntate compaiono elementi scontati, assenti fino ad ora. La stagione sei è di alto livello nonostante tutto, però ci si accorge che qualcosa sta cambiando. »

« Come le precedenti quattro, questa serie merita cinque stelle. Le nuove situazioni, nemici vecchi e nuovi, altri incontri e altri misteri svelati rendono piacevolissima anche questa serie. Siamo già alla quinta, eppure non ci si riesce a stancare delle tre sorelle Halliwell e ogni singola puntata risulta interessante e coinvolgente. Tra l'altro il personaggio di Page è ormai perfettamente integrato: come la seconda serie aveva confermato e "consacrato" il trio Prue-Piper-Phoebe, la quinta conferma e "consacra" il trio Piper-Phoebe-Page e con successo. »

« Quando Paige subentrò a Prue, morta nella terza serie, pensai che il telefilm avrebbe perso molto. In realtà non è stato così: senza dubbio la morte di Prue segna una rottura importante nell'intero telefilm, ma Page - e la scoperta di un segreto del passato - riesce dopo poche puntate a risultare convincente e ad integrarsi perfettamente. Stata una prova ardua quella di inserire un nuovo personaggio principale e mantenere la serie interessante senza scadere in lunghe descrizioni psicologiche e nella mancanza d'azione. Devo dire, come dissi allora, che la prova è stata superata egregiamente. »

« stata la terza stagione di Streghe la mia preferita in assoluto delle otto serie del telefilm. I personaggi, secondo me, giungono a completa maturazione in questa serie e i loro errori non sono più ascrivibili all'inesperienza, quanto alle loro debolezze: siamo davanti a streghe esperte ma che devono adesso comprendere e superare le loro debolezze da umane. Tragico il finale, che segna una rottura molto forte dell'intera serie in due scaglioni: le serie 1-2-3 mantengono la triade principale, le serie 4-5-6-7-8 presentano una nuova triade ed in un certo senso la fine della terza serie divide il telefilm in due grandi "stagioni" differenti. »