Tutte le recensioni di O.Stefano

« Biografia del compositore Cole Porter, interpretato da un elegante e sornione Kevin Kline (mentre la bellissima Ashley Judd ne interpreta la moglie), è strutturato come un musical in cui gli attori (sia i personaggi del film che svariate popstar in piccoli ruoli-cammeo, tra i quali Robbie Williams) eseguono celebri brani di Porter, da "It's De-Lovely" a "Be a Clown" a "Night and Day"...se amate lo swing, non perdetelo! »

« La storia d'amore è tra le più belle, complesse e intriganti di tutta la vecchia Hollywood, con l'agente Cary Grant che sacrifica l'amata Ingrid Bergman infiltrandola in un insospettabile covo di nazisti espatriati a Rio De Janeiro...e quando subentra la tensione del thriller le due componenti si fondono con una perfezione che lascia ancora senza fiato, emozionante, implacabile, elegantissima...un capolavoro assoluto »

« Costruito come un continuo crescendo di tensione e paura, pieno di trovate visive e narrative all'epoca (1960) innovative e spiazzanti e ancora oggi validissime, è un thriller insuperabile, tra i più belli di Hitchcock (benchè ci sia l'imbarazzo della scelta...). »

« Tognazzi è insuperabile in questo ruolo laido, infido, pericoloso eppure simpatico e gaudente, che uccide la moglie per sposare la cognatina (una splendida Ornella Muti) e tradisce l'amico, e la regia di Dino Risi crea con maestria un'atmosfera fintamente placida e malinconica (è girato e ambientato sul Lago Maggiore), dove sotto le apparenze ricche e decadenti covano inquietudini e misteri. »

« Parodia della saga di Star Wars, prende in giro con affetto e precisione i film di Lucas (e non solo: c'è anche Alien che balla il tip-tap!)...del resto Mel Brooks se ne intende di comicità, ed è una gara di risate tra lui (il saggio Yogurt), John Candy (Rutto-lomeo), Rick Moranis (Lord Casco Nero) e tutto il resto della pazza compagnia! »

« Oggi ci ha lasciati Arthur Penn: mi è impossibile stabilire qual'è il mio preferito tra i suoi bellissimi film, ma questo anti-western che mostra una pagina di Storia americana dall'altro lato della barricata (Hoffman, bravissimo, è agli antipodi dell'eroe western canonico), con ironia, leggerezza, crudezza e poesia, è realmente un capolavoro assoluto del cinema di tutti i tempi. »

« Le canzoni sono belle, la Streep deliziosa (bellissima la sua esecuzione in lacrime di "The winner takes it all")...ma per essere un musical ha delle coreografie pessime, inoltre dopo 5 minuti di urletti, mossette, smorfiette e "Ohmiodio" (da parte dell'intero cast femminile) non se ne può davvero più! Allegro, ma non divertente. »

« Quando uscì si gridò al capolavoro, secondo me invece è mediocre: ha il pregio di affrontare un tema attuale e serio con alcune belle intuizioni iniziali, ma l'umorismo da grottesco ci mette poco a diventare superficiale, ora urlato e sbrindellato, ora inutilmente poetico e sentimentale, e poi quella voce fuori campo che spiega tutto (tipica dei film italiani odierni) è insopportabile: capiamo lo stesso, non siamo bimbi dell'asilo! Bravissima la Ferilli, comunque... »

« La prova che i buoni sentimenti non fanno buoni film è tutta qui: in questo affresco del Sud degli USA durante la guerra di Secessione e dopo la sconfitta il Ku Klux Klan è visto come un esercito della salvezza e i neri sono tutti stupidi e violenti...eppure tanto razzismo non compromette un linguaggio cinematografico all'epoca innovativo (siamo nel 1915!) e ancora attuale, nè una spettacolarità mastodontica e grandiosa, da vero kolossal. »

« Chi meglio di John Wayne poteva interpreare il valoroso Davy Crockett? Qui poi cura anche la regia e la produzione, per un risultato epico e spettacolare in cui (ovviamente) la Leggenda conta più della Storia...c'è anche Richard Widmark, nel suo ambiente (western) naturale. »