Tutte le recensioni di D.Francesca

« Un film senz'altro piacevole, di compagnia. Divertente in alcuni punti, mantiene costante l'attenzione su ciò che accade e si arriva alla fine soddisfatti di ciò che si è visto. Poi ovviamente c'è M. Streep che è grandiosa in ogni interpretazione e gradevolissima anche nelle sue varie "vesti". Insomma vale la pena vederlo. »

« Film? Siamo sicuri che vogliamo chiamarlo così? Una sequenza che non racconta nulla, di un livello demenzialmente basso. Una via di mezzo tra documentario e sceneggiatura, tra finzione e realtà che però poi a conti fatti non parla di nulla! Direi si possa trascorrere il tempo a guardhttp://www.google.it/search?q=%22Film?+Siamo+sicuri+che+vogliamo+chiamarlo+cos%EC?+Una+sequenza+che%22are altro »

« Uno dei film più belli e intensi girati negli ultimi tempi. Va solo capito! Una trama fatta di ossessione per la perfezione, ricerca convulsa del bene e del male - presenti in ognuno di noi - in quella che è la personalità fragile della protagonista, resa ancora più fugace dalla presenza di una mamma che non ha mai realizzato il suo sogno di ballerina da prima fila e che è in conflitto con il talento della ragazza. Autolesionismo e autodistruzione sono le tracce più forti presenti tra le righe di un film serrato ed emozionante. »

« Esplosivo è il risultato che si ottiene quando metti in una stessa stanza Tim Burton e Jonny Depp: la creatività va a mille anche quando si tratta di vedersela una storia già raccontata. Di qui una cura al dettaglio, all'ampliamento dei contenuti, un forte lavoro sul personaggio per riuscire a caratterizzarlo in modo innovativo, così da non riproporre un semplice remake, ma un film tutto nuovo. Lo adoro! Ma continuo a preferire l'originale anche per i vecchi Umpa Lumpa. »

« 1971... L'originale! Il più bello! Pur amando la versatilità di Jonny D. non posso non lasciare lo scettro a questa versione del film che merita il premio all'immaginazione e alla capacità di unire due mondi tanto diversi: quello povero e fatto di piccole cose del piccolo Charlie e l'entusiasmo fuori dal comune di un insolito willy wonka e le sue creazioni di cioccolato che poca attinenza hanno con la vita reale fuori dalla fabbrica. »

« Chissà perché pare che i film più intrisi di significato siano quelli rivolti apparentemente ai bambini. Forse perché i bambini, certo, lo guarderanno e per farlo ci sarà molto probabilmente qualche adulto che lo accompagnerà al cinema o che si siederà accanto a lui sul divano... Così, come si dice, due piccioni con una fava! E infatti è un film per tutti, anzi! Forse un adulto attento può ben notarne il valore intrinseco della narrazione, dove centrale sarà di certo il ruolo della tata, ma ancora di più lo è il tentativo disperato dei ragazzini di attirare in tutti i modi l'attenzione di un padre che si è un pò smarrito dopo la morte della moglie che amava tanto. »

« Un film che qualsiasi cinefilo non può non avere nella sua personale collezione. Una delle trame fantastiche più originali e cariche di significato che siano mai state messe su pellicola. E se fantasy è il genere del film, fantasy è il significato centrale della narrazione... Questa fantasia a cui pensino i bambini non sono più disposti a dare tempo e attenzione finendo con il distruggere una parte di noi (nel film Fantasia) che è indispensabile al benessere della nostra mente. »

« Sarà che i seguiti sono spesso un tentativo uscito male di cercare di riottenere lo stesso successo del precedente, ma devo dire che questa volta almeno hanno raccontato una storia diversa seppur non entusiasmante come la prima. Una storia sulle possibilità e sui giovani, sui talenti e sulle adolescenze ribelli... Musiche anche questa volta favolose e un "oh happy days" che fa venire i brividi e la pelle d'oca. »

« Il più esilarante dei due. L'ho trovata una produzione divertente e innovativa con una colonna sonora che ancora oggi adoro ascoltare a scuola in classe con i miei ragazzi. Poi la protagonista è qualcosa di superbo e devo dire che se tutti i conventi fossero così, beh probabilmente un giorno a settimana accetterei le loro "prediche". »

« Un cartone per grandi e piccini lavorato bene a 360 gradi ma soprattutto espressione di una diversità che anche nella vita reale viene vissuta come minacciosa verso noi stessi e ciò che ci circonda... Starà al lieto fine però insegnare che spesso queste stesse diversità sono delle vere e proprie ricchezze, profonde risorse che possono aiutarci a rendere il mondo migliore a partire dalla varietà di cui si compone. Interessante poi lo spaccato sociale in cui si sottolinea il danno umano verso una natura che non regge più il nostro sfruttamento. »