Tutte le recensioni di B.Ester

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SafeSafe
Regia di Todd Haynes - Cecchi Gori Home Video
  • € 14.99
5capolavoro di Haynes - imperdibile!, 15-07-2010
« Un film misconosciuto, ma una perla assoluta. In scenografie che sembrano un perfetto aggiormanento degli ambienti di Hopper, una donna si ammalala. Di cosa? sembra una allergia, che si fa sempre più radicale e totalizzante. Il film segue la lenta degenerazione della salute della protagonista fino al suo ricovero in un improrbabile centro in cui si curano le malattie del corpo e dell'anima. Profetico riguardo all'attuale igienismo dilagante, esternazione di disagi profondi e di un senso di vuoto che riversa la sua frustrazione sull'ipercontrollo, il film con uno stile ipnotico rileva un disagio che è della protagonista ma che si fa quasi metafisico. Commovente il senso di smarrimento della protagonista, interpretata da una bravissima Julien Moore: che sarebbe stato facile tratteggiare come matta, isterica, frustrata, ma che in realtà è una donna normale, buona e condiscendente. Per questo è lecito interpretarla, nel contesto di un film molto filosofico, incarnazione di una condizione generale. Questa è l'evoluzione intellettuale e criticamente post-moderna di "Una moglie" di Cassavetes. »
Ghost Dog. Il codice del samuraiGhost Dog. Il codice del samurai
Regia di Jim Jarmusch - Moviemax Media Group
  • € 10.99
4tanto originale quanto bello, 15-07-2010
« Un film molto bello e molto originale, in linea con lo stile surreale di Jarmusch. Molto più vicino per profondità e intensità a Dead Man che a Taxisti di notte, anche perché qui come nello stupendo film con Jonny Deep il regista si interroga esplicitamente sul senso della vita, senza rinunciare al suo sguardo profondamente ironico. Indimenticabile il protagonista, ruolo non facile reso credibile dalla straordinaria bravura di Forest Whitaker. Non c'è nessun vuoto estetismo nello sguardo rivolto a Oriente e nemmeno sulla violenza esibilta, estetismo che spesso si vede invece in molti prodotti cinematografici più o meno recenti "alla Tarantino" (e questa non vuole essere una critica a Tarantino, che anzi rispetto ai molti suoi indegli emuli riesce quasi sempre a mantenersi in perfetto equilibrio sul crinale del citaziononismo compiaciuto e della genialità inventiva). Con la visione di questo film mi si conferma sempre più l'idea che Jarmusch sia un grande regista, completamente estraneo dalla tirannia non solo del grande cinema hollywoodiano ma anche dall'indi polotically correct alla Sundance. »
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