Tutte le recensioni di A.Silvia

« Tra un villaggio vichingo e i draghi c'è una guerra in corso. Se pure figlio del capo del villaggio, il vichingo più forte di tutti, Hiccup è debole e gracile e sempre messo da parte dagli altri membri del villaggio. Ma un giorno Hiccup incontra il Drago leggendario, quello di cui nessuno sa niente. Il più forte di tutti ma ha perso un'ala della coda e non riesce più a volare. In questo situazione, in cui anche il debole Hiccup diventa pericoloso per la creatura ferita, tra il drago e il ragazzo nasce fiducia e simpatia. I due si scoprono piano piano e la conoscenza porta Hiccup a capire man mano che i draghi non sono quello che altre persone pensano. Soltanto la paura e l'ignoranza porta gli abitanti del villaggio vichingo a combattere i draghi. Quando Hiccup capisce che i draghi non sono pericolosi come sembra, scatena una guerra per farla cessare. La fine del film è commovente e la storia diventa la leggenda di un eroe. »

« Negli Stati Uniti all'improvviso sono spuntati zombie ovunque. Il protagonista è un ragazzo che sta tutto il giorno chiuso nella sua camera, senza contatti con la società. Ma l'apparizione degli zombie lo costringe ad uscire ed entrare in contatto con gli altri, che reputa pericolosi quanto gli zombie. In questa drammatica situazione, il protagonista si crea una serie di regole da seguire attentamente per salvarsi dagli zombie e per mantenersi lontano dagli altri. Troppo concentrato com'è su se stesso, all'inizio non riesce a comunicare con i sopravvissuti che incontra, soprattutto con una ragazza. Ma la situazione critica lo porta alla fine ad un bivio dove sceglierà di uscire dal proprio guscio. Oltre all'apparizione degli zombie, questo film racconta la storia di un ragazzo che diventa adulto. »

« Il protagonista, Giovanni, è un ragazzo che guarda soltanto. Guarda Mara, la nuova insegnante elementare, la relazione tra Mara e Hassan, un meccanico tunisino, la morte dei cani per strada... Anche grazie alla sua abilità sul computer, guarda furtivamente i contenuti dell'e-mail di Mara. Giovanni ha la passione del giornalismo e per il giornalismo è importante guardare. Ma è una persona passiva che guarda e basta.
Ma alla fine Giovanni si stacca dalla sua consueta passività di osservatore e va a cercare la verità. Trovare la giusta distanza significa diventare adulto e maturare. »

« The mission, è un film che rappresenta l'amicizia e l'umanità. I protagonisti sono cinque uomini che, riuniti per proteggere il boss della mafia, creano tra loro un forte legame di amicizia attraverso la loro rischiosissima missione. Le scene più significative sono quella nella piscina del boss dove fumano insieme e quella dove mangiano riuniti. Molte le scene d'azione con colpi d'arma da fuoco, che però non risultano chiassose. L'azione è statica e i protagonisti non saltano qua e là per sparare ai nemici. La scena più toccante è quella nel grande magazzino, che fa sentir tutti fieri di essere uomini. Si tratta certamente di un film che commuove, quasi romantico per il genere maschile. »

« Questo film si basa su fatti reali. Le immagini di ripresa del film e quelle documentarie sono concomitanti. La protagonista è la dottoressa Abigail Tyler, una psicologa, impersonata, nelle immagini proprie del film, da Milla Jovovich. Interessante il montaggio di alcune scene che affiancano il film al documentario con la divisione dello schermo.
In un momento tragico come quello della perdita del marito, la dottoressa Tyler, fortemente turbata, si imbatte in uno strano fenomeno. Lavorando come psicologa, ascolta numerosi pazienti dirle che ogni notte si sentono osservati dalla finestra da un gufo bianco. E questo film rappresenta il processo mentale di una persona che sta cambiando, arrivando a credere all'esistenza dell'alieno. »

« Normalmente il sequel nasce grazie al successo del primo e si è soliti immaginare che i secondi non siano migliori dei primi film. Soprattutto perché ci sono tanti sequel poco ben riusciti. Al contrario "Il braccio violento della legge 2" è molto appassionante. Nel primo film la scena più famosa è sicuramente quella dell'inseguimento con la macchina. Per gareggiare con questa azione, Gene Hackman, che impersona l'agente "Popeye" Doyle corre a perdifiato in molte scene. Nel primo film alla fine il boss della droga riesce a fuggire. Nel sequel "Popeye" conclude la sua lotta contro il boss. Un grande film entusiasmante. »

« Il film comincia con il suicidio di una persona che si getta dalla finestra di hotel. Sonia, cameriera dell’hotel, assiste suo malgrado alla morte violenta e improvvisa e da quel momento il suo senso della realtà comincia a vacillare.
La storia va avanti dal punto di vista di Sonia ed è attraverso i suoi occhi e le sue sensazioni che gli spettatori seguono i tragici eventi successivi: la morte del fidanzato e della migliore amica. Il senso della realtà e la sicurezza della donna si sgretolano e si allontanano, lasciandola nella confusione del presente e del passato. Quando Sonia riesce a tornare alla realtà, dubita ancora della verità di ciò che sta vivendo. Non riesce a capire che esiste quello che vedono i suoi occhi e il suo modo di pensare cambia diametralmente. Con questo strana logica delle cose il film finisce e lascia negli spettatori il dubbio sul senso della realtà che noi stessi viviamo. Esiste veramente quello che vediamo con gli occhi? »

« Attraverso scene forti e drammatiche questo horror-splatter inizia mostrandoci scene di violente manifestazioni, sommosse e ribellioni politiche contro il potere dell’estrema destra. Tale è la situazione della società francese immaginata nel film. In questo il contesto un gruppo di ragazzi fugge dal paese e si rifugia in Olanda dove la narrazione passa dalla società alle persone, che agiscono spinte dal caos che imperversa nella società in cui vivono. Ed è forte l’impressione che la società si prenda gioco degli individui. Il gruppo di fuggiaschi arriva in un ostello isolato, gestito da una famiglia di folli, anch’essi vittime della società.
Il significato profondo di questo film è che la società gioca e si diverte con la vita e il destino delle persone le quali, anche cercando di reagire con tutte le loro forze, non possono sfuggirle. E alla fine l’individuo viene sconfitto e si deve sottomettere. »

« È la storia di un giovane delinquente che, dopo aver scontato un periodo di pena, cerca di reintegrarsi nella società. Normalmente tiriamo una linea tra noi e i criminali, li escludiamo dalla società perché vogliamo sentirci al sicuro nel mondo in cui viviamo. Spesso è un’esclusione istintiva, senza bisogno di fermarci a pensare e giudicare l’altro. Questo film ci riporta le azioni e i sentimenti di un ragazzo violento che, in quanto protagonista, non possiamo estromettere dai nostri pensieri, soprattutto quando ci troviamo davanti alla sua delicatezza e ai suoi turbamenti. Nonostante i pregiudizi radicati in noi non riusciamo a giudicarlo e ci sembra, più che un colpevole, la vittima di un circolo vizioso. È un film che vuole insegnarci ad esaminare i problemi in maniera multilaterale senza lasciarci fermare e influenzare dai preconcetti che, nonostante tutto, ci appartengono. »

« Questo film è ambientato in un mondo in cui sono i replicanti (dei sostituiti robotici) a fare vita sociale mentre gli uomini in carne ed ossa rimangono chiusi in casa. Gli uomini possono scegliere i replicanti che preferiscono e decidere aspetto, sesso ed età secondo i loro gusti… Possono diventare chiunque e scegliere il proprio “avatar” esattamente come succede nel mondo reale grazie alla tecnologia di internet.
Se solitamente l’essere umano sente il mondo attraverso cinque sensi, in questo film gli uomini sentono il mondo reale grazie al loro legame tecnologico con i replicanti. Non esiste qui alcuna differenza tra il sentire il mondo attraverso i replicanti e il sentire degli uomini in carne ed ossa.
Potrebbe andare tutto per il meglio se qualcuno non si ponesse il problema dell’identità: se un se stesso può essere intercambiabile con altre persone, l’identità viene messa in pericolo e l’unicità dell’uomo perde significato. Bruce Willis combatte questo mondo andando alla ricerca di un legame insostituibile tra identità e unicità di se stessi, caratteristici della natura dell’uomo in quanto tale. »