Tutte le recensioni di A.Aglietti

« Il paradigma del perfetto film adolescenziale: ragazzino tormentato in lite con il mondo degli adulti che scopre l'amore e i suoi poteri e si sente perseguitato dal mondo. Non conosco il livello del testo di partenza ma quanto alla resa parliamo di una narrazione prevedibilissima e un po' piattina. Molto superiore alla narrazione è l'uso di luci e chiaroscuri della fotografia: un film più da vedere che da guardare. »

« Capitolo controverso questo terzo della serie. Vero, mancano i due Pevensie più grandicelli (Susan e Peter) e l'introduzione del cugino non riesce a colmare la loro mancanza, ma la profondità della narrazione (dono del genio C. S. Lewis) e l'escatologica ricerca della terra di Aslan (con tanto di citazione evangelica finale) fanno di questo capitolo "mistico" una merce raffinata per pochi intenditori del vero fantasy. Da vedere almeno due volte di seguito. »

« Il gioco di per sé non è brutto: ha mille edifici da poter costruire, unità, evoluzioni e upgrade, opzioni interessanti nelle partite "arcade", un buon numero di mappe e ben due espansioni. Il problema è che ci troviamo davanti l'ennesimo nipote di "Age of Empire". Si può ancora giocare a "Cossacks" dopo l'uscita di "Empire Total War"? »

« Ricordate? Nel giro di un mese uscirono "Dracula origin" e "Dracula 3: il sentiero del drago", cioè due avventure grafiche sul re dei vampiri. Qui ci troviamo di fronte ad una buona riedizione, con più che discreti rimandi e citazioni del testo stokeriano, scenari suggestivi e un'avventura fatta di buona giocabilità e colpi di scena. Da avere nell'uscita FX a prezzo scontato. »

« Un po' "Assassin's Creed" e un po' "Bastardi senza gloria" con un pizzico del vecchio "Driver" e un po' di stealth alla "Metal Gear": ecco l'avventura del sabotatore Sean Devlin nella Parigi nazista. Buon gioco, buona localizzazione, buona la grafica e suggestivo (per quanto già visto) il gioco dei colori. »

« La serie "Total War" ha cambiato il modo di fare la strategia nel mondo dei videogiochi non meno di quanto la saga dei "Battlefield" o dei "Call of Duty" hanno cambiato il modo di fare tattica. Non solo: rispetto alle precedenti versioni ("Shogun", "Rome" e "Medieval") qui migliora molto il farraginoso sistema gestionale e vengono introdotte le battaglie navali (finora solo simulate) . Cara Sega: ottimo titolo (come sempre!). »

« Piattaforma noiosa e banale almeno quanto il film. Risaputo che i giochi usciti in occasione delle nuove pellicole sono, nella maggior parte dei casi, titoli mediocri portati a galla dall'inerzia pubblicitaria, ma qui ci troviamo di fronte ad una bestemmia. Il buon vecchio Crash Bandicoot si starà ribaltando nei cofanetti sapendo che sulle console è stato rimpiazzato da un titolo piatto come questo. »

« Per una volta l'acronimo JRPG non ci riporta al mitico Giappone ma ad un pubblico Junior a cui questa avventura è indirizzata. Pregiudizio diffuso che gli RPG siano giochi tosti, con storie complicate, combattimenti lunghi e impegnativi, numeri e parametri da calcolare... Qui il risultato riesce a snellire questi ostacoli introducendo un mondo fantasy grazioso e godibile. Certo è un titolo noioso per i veterani, ma per un pubblico dai 6 ai 13 anni è un regalo praticamente obbligatorio per qualunque mamma, papà o zio. »

« Ritorna sulla scena il buon vecchio Edward Carnby (qui rivoluzionato nel suo aspetto esteriore) con un'avventura nuova. Tanti gli elementi nuovi: ambientazioni interessanti, divertente (ma scomodo) sistema degli items, carine (ma poco curate) sessioni di guida e una divisione in capitoli (con tanto di riassunto delle sezioni precedenti) che può piacere o non piacere. Il fuoco e la sua animazione realistica domina comunque questo titolo accettabile ma non epico. »