Tutte le recensioni di A.Aglietti

« un vero e proprio mistero come possano ancora trovare tanto seguito giochi così ripetitivi e di così scarsa fattura e coinvolgimento come quelli della serie PES. Una prova schiacciante del valore effimero di questa serie è senza dubbio il numero sconvolgente di "turn-over" nei negozi di usato. Stessa cosa dicasi per la rivalità eterna con la serie dei Fifa: verrà il giorno in cui i videogiocatori matureranno e lasceranno questi b-games al loro inutile destino? »

« Il miglior gestionale per l'età moderna è Europa Universalis 3. In questo pack troviamo le sue ultime evoluzioni: il gioco base e le espansioni "In nomine", "Napoleon's Ambition", "Heir to the Throne" e "Divine Wind". Tutto perfetto fino all'arrivo del vento divino: le modifiche agli imperi orientali saranno pure considerevoli, ma valgono il rallentamento del gioco, una grafica migliore non richiesta e sopratutto le penalità per l'occupazione dei territori imperiali? »

« Qui ci troviamo di fronte alla perfezione assoluta! Ho acquistato la PSP appositamente per questo episodio e non me ne sono mai pentito per un solo secondo. Un prequel che lungi dall'essere uno spin-off ci mette di fronte a tre eroi, alla genesi di tutto, ad un gameplay perfetto, una storia di una profondità impressionante e il piacere di visitare ancora luoghi e personaggi già conosciuti in altri contesti. Perdere questo titolo è un crimine! »

« Di titoli di Dragonball ormai sono piene le console. Sia chiaro: salvo alcune eccezioni, sono piuttosto buoni. Solo un dubbio: a forza di aggiungere elementi titolo dopo titolo non si esaurirà la fantasia? Il Budokai Tenkaichi 3 viene dopo 3 episodi di Budokai e 2 di Tenkaichi: quali sono dunque le novità? Tantissimi i personaggi, bella la grafica e il complesso di giocabilità, ma il dubbio sistema dei potara e le sempre più arzigogolate mosse non sono forse un segno che bisogna cambiare approccio? »

« Titolo splendido, divertente, con un'ottima rigiocabilità, mai frustrante, non troppo spaventoso ma quanto basta a tenere sempre alta la tensione senza rischiare le coronarie dietro ad ogni angolo. Gli elementi sparatutto emergono leggermente rispetto ai precedenti episodi e soffocano un po' l'essenza horror, ma cosa dire di fronte al mitico mercante se non "WEEELCOMME! " »

« Che la saga degli "Assassin's Creed" sia ormai un culto è indubbio: un gameplay quasi perfetto, un'azione costante e sostenuta, una storia salda e affascinante... Rendono unico questo brand Ubisoft. Anche "Bloodlines" ha tutti questi pregi, tranne uno fondamentale: la PSP lo condanna ad una giocabilità scarsa e ad una scomodità di gestione delle telecamere. Un piccolo prezzo comunque da pagare per conoscere la storia di Altair nei suoi ultimi sviluppi. »

« Se Assassin's Creed 1 ha rivoluzionato il mondo degli action ed Assasin's Creed 2 ha rivoluzionato la rivoluzione del primo episodio, Brotherhood non rivoluziona un bel niente.
Malizioso è chi apostrofa questo episodio come "Assassin's Creed 2. 5" ma in fondo non ha tutti i torti. Carine ma non fondamentali le innovazioni del gameplay lasciano alla ricostruzione di una Roma da favola (e in parte al multiplayer) il merito di rendere anche questa avventura un tassello fondamentale nella ludoteca di ogni videogiocatore. »

« proprio vero che tutti i giochi che portano il nome di Final Fantasy VII hanno una maledizione: o li si ama, o li si odia. E Crisis Core non fa eccezione. Il piacere di vedere il Soldier Sephirot prima degli eventi del VII e l'introduzione di un personaggio carismatico come Genesis non riescono a coprire le sbavature di un sistema di combattimento che ricorda il celebre incubo di "Unlimited Saga". Siamo a Midgard, non a Las Vegas! Le roulette qui non hanno senso. Per il resto, dubbi anche sul sistema delle missioni: non si sarebbero potute bilanciare meglio? »