Tutte le recensioni di M.Danilo Dante

« Ma quanto è brutto questo film!
Nonostante la coppia di formidalili attori (il veterano Robert De Niro e la giovanissima Dakota Fanning) il film risulta, noioso, lento, brutto e senza senso. Uno degli horror (genere ormai morto da decenni) più brutti che abbia mai visto.
Sprecata la Fanning e un pietoso De Niro. »

« Non ho mai capito questo film. Né per il senso che dovesse avere la storia, né per il messaggio del film, né tanto meno perché il regista abbia deciso di girarlo.
Mi è parsa solo un'altra intenzione, dopo "Apocalipse Now", di fare un film sulla guerra del Vietnam. E' ne è uscito un film incomprensibile, come è stato il primo tentativo di Francis Ford Coppola. Bellissima Meryl Streep. Non altrettanto la pellicola. »

« Ennesimo flop di De Niro che ha smesso di fare l'attore per passione. Ormai recita solo per il budget. Noioso, lento e senza sale questo thriller poliziesco da quattro soldi. L'interpretazione di James Franco ha l'enfasi si un bradipo in riposo. Quella di De Niro è invece forzata. Aspetta che finisca la scena al più presto, per arrivare il prima possibile. Un po' come lo spettatore... »

« Sulla scia del fantasy tracciata da "Il signore degli anelli" ci tocca sorbirci ogni tipo di fantasy, promosso sul mercato solo perché appartenete al genere riemerso.
Un film fantastico (inteso come genere) , una favoletta, ma non di più.
Sembra che De Niro voglia speculare uslla sua carriera d'attore e sono decenni che non si decide a fare un bel film.
Nulla di speciale... »

« Robert De Niro ed Edward Norton di nuovo insieme per la seconda volta sul set di un film. Nonostante la coppia di validi attori, il film delude lo spettatore. Mi aspettavo più suspance, azione e psicologia. La scelta di inserire Milla Jovovich solo come oggetto erotico sembra davvero indicare un tentativo disperato, da parte del regista, di tenere lo spettatore dvanti allo schermo.
Deludente. »

« Questo remake è stato davvero un bel lavoro. La commedia in questione, narra la vicenda di due galeotti (interpretati da Robert de Niro e da un giovane ed irriconoscibile Sean Penn) che evadono dal carcere insieme ad un terzo carcerato e si rifugiano in un monastero al confine con il Canada. Un film sul caso, la fortuna e la fede. Una divertente commedia per tutta la famiglia.
Leggero ma bello. »

« Bel film di mafia. Ottima interpretazione di Robert De Niro nei panni di Al Capone.
Ho visto questo film su consiglio di amici e non me ne sono affatto pentito.
Mi ha emozionato molto la scena della culla che scende le scale a rallentatore. Piena di suspence. Le musiche di Ennio Morricone son belle, ma poco adatte alle scene.
Vale davvero la pena di guardarlo! »

« Quando capirà la gente che Quentin Tarantino non è un vero regista?
Torna alla ribalta il re dello splatter ed il regista che ha inventato un genere (il Pulp) e ha sempre fatto solo quello. Questa vendetta semita contro i nazisti sterminatori di ebrei, è l'ennesimo buco nell'acqua di Tarantino. Il finale poi è davvero inguardabile. I primi 15 minuti svolti nella fattoria del sud della Francia sono i soli degni di nota. Il solito splatter tarantiniano! »

« Solo un regista maestro come Sorrentino poteva dirigere una storia, apparentemente così noiosa, che narra la vicenda di due uomini più o meno di successo che patiranno le stesse pene della celebrità.
Nella figura di Tony Pisapia, ci sono due uomini dai caratteri inconciliabili: uno calciatore onesto e l'altro cantante un po' "guappo" (in cui tra l'altro possiamo ben leggere la vita di Franco Califano). Uno dei due e l'uomo in più che Sorrentino ha voluto includere e non far fuori... »

« Ho apprezzato molto questa commedia dai risvolti drammatici diretta da Silvio Soldini ed interpretata da Antonio Albanese e Marghertia Bui.
Due coniugi, il cui rapporto logoro cade sempre più nell'apatia e nell'insofferenza reciproca, dovranno fare i conti con una crisi economica familiare, la disoccupazione del padre di famiglia fregato dall'amico socio e la perdita dei valori, che porterà alla repentina disgregazione della famiglia. Un dramma attualissimo. »