Tutte le recensioni di F.Angelo

« Il film, decisamente, non è di quelli che rimangono nella mente e nel cuore di chi lo ha visto. Anzi, tende facilmente ad essere rimosso già il giorno dopo. I personaggi sono poco convincenti, gli attori mediocri (ad eccezione di un discreto Dracula, un Gerard Butler ai suoi esordi cinematografici) e la sceneggiatura piena di buchi.
Sconsigliato. »

« Di parodie di Star Wars se ne sono viste a bizzeffe, ma questa è LA parodia. Mel Brooks convince molto meno che in altre sue opere, questo è vero, tuttavia chi vuole passare due orette spensierate a ridere dei personaggi di George Lucas troverà pane per i suoi denti. Rick Moranis e Bill Pullman decisamente bravi. »

« Immaginate un mondo in cui il vostro dna sia l'assoluto giudice del vostro destino. Un mondo in cui l'apprendimento, le vicissitudini, gli eventi di ogni giorno e le ambizioni, soprattutto quelle, non abbiano nessunissimo ruolo nello stabilire cosa potete e non potete fare. Un mondo in cui l'unico giudice è il vostro corredo genetico. Solo quello. Un mondo in cui sognare non è consentito, perchè chi sogna e non ha i requisiti è solo un illuso.
E adesso immaginate di sapere di potercela fare, di avere quegli attributi che la genetica non vi riconosce. Cosa fareste? Come ingannereste il sistema?
Tre attori sensazionali (Ethan Hawke, Jude Law e Uma Thurman) per un film spettacolare, profondo e capace di suscitare riflessioni profonde. »

« Starship Troopers trascende i generi. E' comico, splatter, avventuroso, drammatico, impegnato e spaventoso allo stesso tempo. Non vederlo sarebbe un grosso sbaglio, perchè i minuti di intrattenimento che riesce a dare sono ben spesi sicuramente, dal primo all'ultimo. »

« La prova d'attore che da Tom Cruise in questo piccolo capolavoro è senza ombra di dubbio una delle sue ultime veramente notevoli. Nello sfondo di un Giappone che sta aprendo le porte all'occidente, un veterano di guerra troverà la tanto sospirata assoluzione per gli atroci delitti che la guerra gli ha fatto compiere?
Assolutamente da vedere. »

« Questa frase ha accompagnato l'apertura di ogni episodio della serie (quasi) fino alla fine. Questo film, pieno di materiale inedito e di pezzi antologici, si ripropone di spiegarlo questo piano dal punto di vista dei Cylon. Nulla che non si fosse già capito nella visione della serie regolare, poiché Battlestar Galactica ha dato tutte le risposte che era necessario dare all'interno del suo percorso, tuttavia è piacevole ritrovare volti noti visti dagli occhi del nemico. Inferiore sicuramente al precedente film, Razor, con il quale condivide il presupposto di essere fruitori della serie regolare per una corretta comprensione degli eventi. »

« Chi era veramente l'ammiraglio Cain? Era davvero una donna così priva di scrupoli, spietata e dal sangue così freddo? E perchè l'intero equipaggio di una delle navi coloniali più imponenti della flotta, la gemella del Galactica, pur subendo la stessa sorte dell'equipaggio dell'altra nave, era diventato così cinico e crudele?
Due percorsi, due anime. Due leader e due modi di vedere il mondo.
Non esistono solo il bianco o solo il nero, ma esistono persone che decidono di vedere solo una di queste due sfumature, ed è lì che comincia la tragedia.
Chi ha amato la serie regolare troverà questo film a dir poco entusiasmante, chi non ha seguito il telefilm lo troverà di difficile fruizione, ma nulla che non si possa rimediare spulciando informazioni qua e là. »

« Inutile girarci intorno, Nightmare Before Christmas è un capolavoro. E' un capolavoro per la trama, ricca e mai banale. Lo è per le musiche, coinvolgenti e capaci di toccare corde profonde in alcuni casi, sia nella loro versione originale sia nella magistrale interpretazione italiana di Renato Zero. Lo è per le animazioni, un trionfo di bellezza per gli occhi. Lo è perché non è solo un cartone, ma un'opera che si presta a molteplici letture in base all'età di chi vi si approccia. Lo è, infine, per il semplice fatto di essere senza tempo, una fiaba moderna capace di accattivare questa nuova generazione, in alcuni casi composta dai figli di quei bambini che nel 1993, 17 anni fa, videro le avventure di Jack Skeletron in prima visione. »

« Snobbato da molti puristi della saga, Final Fantasy XII si rivela essere una perla in un mare di giochi che sono il clone l'uno dell'altro. Si cambia rotta e si abbandonano i combattimenti a turni per preferire un approccio molto più simile a quello di un MMORPG. Il risultato è un gioco dinamico e accattivante, un titolo capace di incollare allo schermo per moltissime ore di gioco.
Il mondo di Ivalice, caratterizzato nei minimi dettagli e con una mitologia propria, ricca di leggende e di creature originali, è uno dei migliori mai realizzati per la saga. I personaggi sono originali, sfuggono dai soliti clichè e per una volta tanto, strada intrapresa anche nel tredicesimo capitolo della saga, il loro incontro non sarà condizione sufficiente per la nascita di una grande amicizia: sarà il viaggio, infatti, l'avventura e la condivisione di un destino comune a legarli, e tutto ciò non sarà esente da momenti di grande incomprensione e da attimi di sfiducia.
Un titolo consigliato a tutti coloro che sono in grado di capire che per sopravvivere bisogna cambiare: questo ha fatto la saga di Final Fantasy con questo episodio, e il risultato è un piccolo gioiello. »

« Alcuni pro e alcuni contro. Non è il capolavoro che ci si aspettava questo gioco, tuttavia non lo si può affatto definire un fallimento. Tra i pro sicuramente il sistema di gioco dinamico ed intelligente, con gradi di sfida parecchio elevati in alcuni frangenti e battaglie che dureranno anche parecchie decine di minuti. Il grosso contro, invece, è l'eccessiva linearità: dimenticate le grandi città esplorabili e la libertà di movimento che avevano caratterizzato la saga fino al dodicesimo episodio: qui si cammina su un binario che va quasi per il 70% del gioco solo dritto, senza nessuna diramazione.
I personaggi sono psicologicamente molto interessanti, tuttavia lascia a desiderare un poco il character design. La colonna sonora, infine, non ha nulla a che vedere con i capolavori creati per i precedenti capitoli della saga, pur rimanendo un prodotto piacevole e godibile.
In definitiva un buon gioco per chi non ha grosse aspettative. Per chi, invece, è cresciuto a pane e Final Fantasy, forse è il caso di approcciarsi al titolo con maggior obiettività e giudicarlo per quello che è: non un jgdr, ma una bella storia interattiva. »