Tutte le recensioni di T.Marco

« Da un punto della storia rappresenta l'immediato sequel di "Batman Arkham Asylum". La base e lo stile di gioco sono i medesimi del capitolo precedente, ma con alcune sostanziali differenze: la principale è che finalmente possiamo scorrazzare a nostro piacimento per tutta Gotham City, picchiando le bande di criminali e completando le missioni secondarie.
È un gioco molto più dinamico dell'Arkham Asylum, quindi di livello sicuramente superiore, anche se ci sono delle imperfezioni anche in questo caso. Parlando a titolo personale, sono rimasto molto deluso dal fatto che è possibile muoversi solo a piedi o in volo, e che non si possa usare la batmobile! Per quella dovremo attendere ancora... »

« È il capitolo iniziale della serie di videogiochi dedicati all'uomo pipistrello. Il videogame, tanto atteso da tantissimi fan (me incluso) è fatto molto bene: ottima giocabilità sia con joypad che con testiera e mouse; eccellente scelta degli antagonisti del supereroe; ottimo sviluppo degli ambienti, che hanno quel tocco tetro tipico dell'Arkham Asylum; fantastiche le mosse e i combattimenti di batman.
Se proprio vogliamo trovare il pelo nell'uovo possiamo dire che i dialoghi sono molto "statici" e possono risultare noiosi, senza contare il principale limite del gioco: è ambientato solo dentro l'Arkham Asylum. Per poter esplorare Gotham city sarà necessario aspettare il capitolo successivo! »

« "Chi troppo vuole, nulla stringe" recita il proverbio, e secondo me questa frase può essere applicata alla lettera a questo film.
Intendiamoci: la pellicola non è disastrosa, ma la trama non è proprio esaltante, soprattutto se paragonata con i due capitoli precedenti della trilogia, quindi si perde molto della magia acquisita con "Batman begins" e continuata con "Il cavaliere oscuro".
A favore della pellicola rimane la regia magistrale di Christopher Nolan e il fatto che non hanno cambiato gli attori dei personaggi principali. Personalmente sono rimasto abbastanza deluso da questo film, perché l'ho trovato poco consistente e troppo commerciale. »

« È vero che gli opposti si attraggono, quindi Batman e il Joker sono destinati allo scontro sempre e comunque.
Christopher Nolan, dopo il successo di "Batman begins", non poteva assolutamente lasciarsi sfuggire l'occasione di fare un film sul cavaliere oscuro e la sua nemesi per eccellenza.
Anche questa volta l'interpretazione di Christian Bale è buona, ma una menzione particolare va alla performance straordinaria del compianto Heath Ledger che rende al massimo la figura del Joker). L'unica nota di critica dell'antagonista è un concetto di base: la follia di Joker nel fumetto viene sempre stata descritta come una follia giocosa, in cui il personaggio assume i connotati di una specie di "clown malvagio". A questo concetto si avvicina di più il Joker di Jack Nicholson che quello di Ledger, che sembra uno psicopatico più tetro. »

« Dal mio punto di vista, se si esclude il Batman di Tim Burton del 1989, questo è il film dell'uomo pipistrello più bello degli ultimi trent'anni.
La storia narra le origini del supereroe spiegando la preparazione e l'addestramento di un giovanissimo Bruce Wayne durante i sette anni di lontananza da Gotham city.
Nella città imperversano criminalità e corruzione, ma il ritorno di Bruce e la nascita di una leggenda cambieranno le cose.
Christopher Nolan ha fatto un piccolo capolavoro, riscattando i disastri di Joel Schumacher che avevano completamente affossato il mito di Batman; l'interpretazione di Christian Bale, poi, è assolutamente notevole. »

« Personalmente consiglio – dopo aver visto il Batman di Tim Burton – di andare direttamente alla saga di Christopher Nolan, lasciando perdere i film di Joel Schumacher, che ha scalfito un mito con "Batman forever" e l'ha completamente demolito nel 1997 con "Batman e Robin".
In questo film a mio parere non si salva quasi nulla: come in "Batman forever", l'eccessiva vivacità dei costumi e della scenografia è un difetto, per non parlare della scelta pessima del cast (in particolare George Clooney e Arnold Schwarzenegger, che sembrano due pesci fuor d'acqua); una cosa che mi ha particolarmente infastidito è l'estetica della batmobile: semplicemente orrenda! »

« Nel 1995 Joel Schumacher decide di riprendere la saga di Batman, abbandonata da Tim Burton con "Batman - il ritorno" tre anni prima.
Il cambio di regia comporta un profondo cambiamento nella produzione del film: il mistero "Burtoniano", con i suoi toni cupi e dark, lascia il posto a un sostanziale aumento di colore, non solo nelle scenografie ma anche nei costumi dei personaggi (soprattutto degli antagonisti). Questo enorme cambiamento produce un risultato finale non apprezzabile nel contesto del cavaliere oscuro, almeno per il sottoscritto (qualcuno lo ha definito "stile cartone animato").
Gli interpreti sono diversi rispetto ai film precedenti, con Val Kilmer nel ruolo principale. »

« Tre anni dopo il capolavoro del 1989 sull'uomo pipistrello, Tim Burton ritorna a parlare delle avventure di Batman, che stavolta dovrà vedersela con il pericoloso pinguino.
Di solito se il primo film di una saga viene bene è molto difficile ripetersi, e questo film non fa eccezione alla regola: infatti, pur conservando i caratteri di tetraggine tipici della regia di Burton, il film non è assolutamente all'altezza del precedente (ma forse questa è solo una questione personale, perché tra i vari antagonisti di Batman il pinguino è quello che preferisco meno). La produzione conferma Michael Keaton nel ruolo del supereroe mascherato, mentre a interpretare il pinguino c'è Danny DeVito e Michelle Pfeiffer si cimenta nel ruolo di Catwoman. »

« L'unico vero Batman è quello di questo capolavoro di Tim Burton del 1989. Il film riprende solo per alcuni versi la storia originale dell'uomo pipistrello e del Joker, infatti per lo più la pellicola è una rivisitazione fatta del regista con il suo particolare stile tetro e misterioso.
Cast di prim'ordine: Michael Keaton nei panni del cavaliere oscuro era una scelta azzardata per l'epoca, ma si rivela vincente, così come è a dir poco perfetta la scelta di Jack Nicholson nei panni del Joker. Quest'ultimo fornisce un interpretazione convincente del personaggio del fumetto: un mix di follia pura e giocosità. Da non dimenticare, ovviamente la grande Kim Basinger nel ruolo di Vicki Vale. Un'ultima annotazione positiva riguarda, infine, Danny Elfman e la sua colonna sonora, che ha contribuito a rendere il film una leggenda. »

« Si sa che i produttori spesso non pensano tanto alla qualità del prodotto quanto ai potenziali incassi, e in questo caso era necessario mettere il nome "Dracula" sulla locandina, altrimenti chi sarebbe andato al cinema a guardare questo film? La storia vorrebbe spiegare le origini del vampiro più famoso di tutti i tempi partendo proprio dall'origine storica di Vlad III di Valacchia. Già questo intento non mi convince: nel libro non si accenna all'origine del conte, quindi l'intero film è una semplice interpretazione del regista. Se tutto è frutto della fantasia di Gary Shore, però, allora è il caso di cambiare il titolo!
Un'altra cosa che mi ha dato molto fastidio (ma questo purtroppo è un difetto di tutti i film prodotti oggigiorno) è l'eccessivo utilizzo degli effetti speciali, utilizzati tra le altre cose per potenziare a dismisura i poteri di Dracula con il risultato di trasformarlo in una specie di superman "oscuro".
Potrei dilungarmi oltre, ma termino qui dicendo un'ultima cosa: Bram Stoker afferma che la faccia del conte è "Un viso d'aquila, caratterizzato da un naso sottile e decisamente arcuato, con narici assai dilatate. Fronte alta e bombata, sopracciglia foltissime, peli cespugliosi, bocca di taglio crudele sotto i folti baffi". Se è così, perché Luke Evans? »