Tutte le recensioni di S.Eleonora

« La verità? La Disney era da anni che non proponeva un cartone veramente bello: con Rapunzel si torna, finalmente, a quei lungometraggi Disney capaci di attirare, affascinare e far sognare i telespettatori grandi e piccoli.
Una storia nota, eppure questa nuova versione è assolutamente da vedere, gli ingredienti migliori ci sono tutti: comicità, romanticismo, avventura, un pizzico di mistero e la colonna sonora coinvolgente. Se avete l'opportunità di vedere la versione in 3D, poi, è tutta un'altra cosa: a dir poco spettacolare! »

« Poteva essere meglio!
Giada, la protagonista, si riempie la bocca di belle parole come il voler essere apprezzata per la sua bellezza interiore, salvo poi, una volta provata la vita da bella ragazza vestita alla moda, rinnegare tutto per qualche abito firmato, proprio come aveva predetto una delle altre protagoniste.
Un film banale e scontato, pieno di cliché, bello solo fino a metà, poi diventa inguardabile e la fine è a dir poco patetica. Cioè di male in peggio. »

« La trama di Paradise Kiss è bella, ma poteva essere migliore: parte bene ed è come se, invece di evolversi, da un certo punto in poi subisse un arresto e lì parte il finale quasi brusco, ma, per fortuna, almeno originale e inaspettato.
Peccato, secondo me se Ai Yazawa ne avesse avuto la possibilità avrebbe sviluppato meglio la trama. La trasposizione animata resta fedele, quindi, al manga, pur con qualche falla nella storia; il problema, secondo me, è che le storie e i personaggi di Ai Yazawa dovrebbero restare esclusivamente tra le pagine di un fumetto, perché il cartone animato non esalta il suo tratto così particolare e particolareggiato ed è un vero peccato, perché si perde buona parte della bellezza e della grandiosità di quest'opera in particolare. »

« Un bel film divertente che riunisce i migliori comici degli anni '80: Paolo Villaggio, Lino Banfi, Gigi e Andrea, Massimo Boldi e dei giovanissimi Christian De Sica e Ricky Tognazzi.
La comicità, anche, è tipica di quegli anni con gag immediate, magari anche stupide e banali ma, tra tanti altri film dello stesso periodo, questo emerge comunque per la trama originale e per nulla scontata.
Purtroppo rientra nel filone di quei film che, da piccola, mi aveva divertito di più, ma resta lo stesso una piacevole visione, un film spensierato da (ri)vedere anche con qualche anno in più sulle spalle. »

« Uno di quei film che, da piccola, vedevo e rivedevo con gioia ad ogni passaggio televisivo e ne avevo uno splendido ricordo.
Che grande errore è stato procurarmi il dvd: a rivederla ora, a distanza di tempo, questa pellicola mi ha lasciata basita per la stupidità delle gag!
Nonostante la trama, seppur ad episodi, risulti valida questa volta non mi ha strappato nemmeno un mezzo sorriso stiracchiato!
E dire che Pozzetto e Villaggio sono due dei miei comici preferiti ma, evidentemente, lavorano meglio soli che non in coppia. »

« Gli sceneggiatori di questo piccolo grande capolavoro si sono presi qualche libertà rispetto alla vera storia di D'Artagnan così come era stata concepita da Dumas, ad esempio in questo cartone animato si può dire che sono fusi i primi due libri delle vicende del moschettiere, dato che troviamo il viaggio di D'Artagnan dal paese a Parigi nella speranza di diventare moschettiere e il personaggio di Milady (primo libro scritto da Dumas) ma anche, ad esempio, il personaggio della maschera di ferro (presente, invece, nel secondo libro della triologia).
Nella conclusione animata delle vicende di questo eroe della letteratura classica vengono svelati i piccoli misteri disseminati qua e là nell'anime e il lieto fine è più che appropriato.
Naturalmente è un prodotto destinato prevalentemente ai piccoli telespettatori, dato che la storia è stata adattata e cucita addosso a loro (e la trovo un'ottima operazione se questo può portare a pubblicizzare e a invogliare alla lettura di una pietra miliare della letteratura mondiale!), ma lo consiglierei ugualmente, anche solo per dare un'occhiata o per pura curiosità, a qualsiasi fan di Dumas: è un cartone animato, ma è assolutamente all'altezza, se non migliore, di alcuni film che sono stati tratti dalla stessa opera. »

« Quanto amavo questo cartone animato da piccola!
Ho sempre adorato il personaggio di D'Artagnan creato da Dumas e credo che questo cartone gli renda giustizia, seppure gli sceneggiatori si siano presi qualche piccola libertà (una su tutte il personaggio di Aramis si scoprirà essere una donna!)
D'Artagnan è rappresentato come l'eroe forte, coraggioso e incredibilmente onesto, dal cuore d'oro, nonostante sia un ragazzo povero che si è fatto da solo.
Un'ottima produzione e, nel suo piccolo, un grande capolavoro. »

« Tra tutti i film che vedono protagonista Creamy questo è quello che mi è piaciuto maggiormente.
Yu, per il passaggio della cometa di Halley, si ritrova nuovamente in possesso dei poteri magici, anche se riesce a trasformarsi, in realtà, involontariamente e, costretta da varie circostanze, si ritrova a lavorare nuovamente con Pentagramma e Duenote, questa volta, però, come attrice.
Ciò che mi è piaciuto davvero è che i personaggi, tutti, dal primo all'ultimo, sono più maturi, come se il tempo fosse passato anche per loro dalla fine della serie animata.
Un'ottima trama, pensata nei minimi particolari. »

« L'incantevole Creamy è uno di quei cartoni di vecchia data che non dimostra affatto gli anni che ha e che sarebbe in grado ancora oggi, se riproposto, di catturare e appassionare nuove piccole fans.
E' stato per anni il mio cartone animato preferito; fa parte del filone "majokko" (cioè "maghette") ed è il migliore del suo genere.
Da vedere assolutamente se non l'avete già fatto. »

« La serie animata di Inuyasha ricalca più o meno fedelmente la versione cartacea, ed è questo il dramma!
Consiglio a tutti la visione della prima serie, perché merita, anche solo per stupirsi ancora una volta davanti alla sconfinata fantasia di Rumiko Takahashi, nota, non a caso, come "la regina dei manga": una delle poche autrici sull'onda del successo internazionale dalla fine degli anni '70 e scusate se è poco.
Il problema di questo anime è che, purtroppo, sono troppi gli episodi inutili!
Lo spettatore, alla lunga, si stanca di essere risucchiato in questo vortice che non porta mai a nulla e la miriade di personaggi, questa volta, non fa altro che confondere ulteriormente le idee e annoiare!
I disegni anche riproducono lo stile della Takahashi e, forse, è stata una scelta azzeccata, perché uno stile più "tondeggiante" (come era stato per Lamù, Ranma e Maison Ikkoku che possono vantare il character design di Akemi Takada) non sarebbe stato in linea con la storia narrata.
La colonna sonora anche è stata scelta con cura e ben si adatta alla trama e alle vicende narrate, a partire dalla splendida sigla, cantata magistralmente da Max Alto che, in questa prima tranche, ha anche il compito di caratterizzare Inuyahasha attraverso il doppiaggio del personaggio. »