Tutte le recensioni di M.Marta

« Trasposizione videoludica dell'acclamato gioco da tavolo omonimo in circolazione da almeno vent'anni. Consiste in una versione fantasy e violenta del football americano e richiamando la versione cartacea ogni azione sarà decisa dal lancio di un dado. Imperdibile per i fan. »

« Ultimo capitolo della longeva saga iniziata su Playstation, attinge a piene mani dalla precedente iterazione della saga, riuscendo a sembrare però uno stereotipato b-movie d'azione. Completa il tutto una insignificante modalità online presente sul disco, ma da sbloccare a pagamento. »

« La Gearbox ci propone una appassionante miscela di gioco di ruolo e sparatutto in prima persona: ambientato in un lontano pianeta dalle fattezza post apocalittiche, il gioco ci fa vestire i panni di uno dei quattro cercatori di gloria appena arrivati sul pianeta. Da giocare in cooperativa, in quattro. »

« Questo secondo capitolo dello sparatutto cooperativo della Valve ci porta negli scenari paludosi e campagnoli del Sud degli Stati Uniti. Seguiremo le vicende dei nuovi quattro survivor mentre si faranno strada tra le orde di non-morti con un rinnovato arsenale. Giocato con altri tre amici è un'esperienza memorabile. »

« Desmond, rapito da un'industria farmaceutica, si trova a rivivere le vicende del suo antenato Altair, assassino di templari nella Gerusalemme ante Cristo. Nonostante la struttura ripetitiva delle missioni, esplorare le antiche mura con il sistema di controllo basato sul free running è un'esprienza da provare. »

« Survival horror che mescola elementi di giochi sandbox: l'agente speciale dell'FBI, Francis York Morgan, si trova in un'ambientazione rurale americana per risolvere un caso di omicidio, che sembra appartenere alla narrazione di Twin Peaks. Una delle storie migliori di questa generazione di console. »

« Sguardo di Ulisse verso il mare (dove dovrebbe esserci Itaca) speculare allo sguardo di Katherine che guarda Capri in Viaggio in Italia. L'ultima parola che udiamo è "Silenzio!". Poi il cartello con la parola "Fin", in blu. Brividi, un film eccezionale. »

« Godard si dedica alla critica prima che alla regia, come molti suoi colleghi dei Cahiers du Cinéma. Aderisce al manifesto di Truffaut "Une certain tendence du cinéma franais" (1954), che mette a fuoco un nuovo modo di fare cinema che deve molto a Rossellini, e provoca un vero terremoto nell'ambito della critica specializzata.
Imperdibile per gli amanti del particolare regista francese. »

« La fase 1909-1915 è molto importante: compaiono i primi lungometraggi e Griffith segna una presa di coscienza di cosa deve diventare il cinema per conquistare il pubblico e diventare arte. In Europa nascono case di produzione definite "d'arte", non sempre con una buona risposta da parte del pubblico. David Wark Griffith fa l'attore dal 1907 e l'anno dopo inizia a fare il regista. Colui che sistematizza il montaggio alternato, ma non ne è l'inventore. »