Tutte le recensioni di M.Bellavista

« Per chi, come me, legge fumetti di super-eroi fin da tenera età, la prima stagione di HEROES si presenta ricca di citazioni, con tanto di apparizione da parte di Stan Lee.
La storia ci mette un po' a ingranare: all'inizio vengono presentati tutti i vari comprimari (e i vari personaggi secondari), con le loro vicende, tutte apparentemente scollegate, e il pensiero iniziale ricorrente è: "Ma chi se ne frega di questi qui? " Poi invece le storie iniziano a intrecciarsi, e naturalmente vi sono quelle che si seguono con passione così come quelle che vedresti solo in avanti veloce, ma nel complesso il tutto è avvincente, condito di qualche chicca qua e là.
Merita una menzione la performance di Ashley Crow nel ruolo secondario di Sandra Bennet nell'episodio 17: dopo avere interpretato una tipa amorfa nei precedenti 16 episodi, ha avuto modo di dimostrare tutta la sua bravura in un episodio che, in qualche modo, ha visto il suo personaggio divenire protagonista suo malgrado. »

« Sia Glenn Close (ragione per la quale decisi di guardare il film in primo luogo) sia Patrick Stewart danno prova delle loro fenomenali capacità recitative. Un film che ho già visto tre volte al momento di questo scritto, e che so che rivedrò in futuro perché anche se la storia non è il massimo il vederli in azione è una gioia. »

« Aveva il potenziale di essere un bel film (sempre che si accetti la premessa infelice sulla quale è basato), e però c'è qualcosa che non torna fino in fondo, probabilmente anche a causa delle scene vanamente tagliate e il mancato approfondimento di diversi tratti che l'avrebbero reso nel complesso assai più soddisfacente. »

« Più che un film, sembra un episodio doppio della serie regolare, solo fatto con maggiori mezzi economici, ma la storia è quello che è, la coralità è inesistente e nel complesso il film si rivela una delusione (e anche l'inserimento di elementi comici risulta quasi fine a se stesso anziché un alleggerimento del presunto contenuto drammatico del resto della pellicola. »

« Davvero un film! Non un episodio doppio che si spaccia per film, ma un film vero e proprio! A tratti claustrofobico come si addice a una pellicola nella quale gli antagonisti sono i Borg è forse anche per questo avvincente: le cupe atmosfere, sapientemente intervallate da momenti leggeri, rendono il film una specie di calamita per lo spettatore. Non avrei mai creduto che un film con i Borg potesse piacermi, avendoli sempre trovati pessimi, il totale contrario di qualsivoglia forma di empatia si potesse mai sviluppare nei loro confronti (cosa che, invece, trovo indispensabile in ogni "cattivo" degno di questo nome). La presenza della Regina Borg, tuttavia, ha contribuito a umanizzarli; anche se questo li ha snaturati, Alice Kriege è stata fenomenale nell'interpretare un mostro sì ma carico di sensualità. »

« Il film che rappresentò il passaggio del timone tra i film dedicati a TOS e quelli dedicati a TNG (appena rimasta orfana della sua serie regolare) sul grande schermo purtroppo presenta parti lente, inutili e noiose, e non vedi l'ora che finisca perché più lo vedi più ti annoi e più ti chiedi perché diavolo stai ancora seduto a guardarlo. »

« Anche se non è memorabile in sé per la maggior parte degli episodi in generale, questa stagione lo è invece sia per la presenza di Marina Sirtis nel ruolo di Deanna Troi in alcuni episodi finali sia per il ritorno di Alice Kriege nel ruolo della sinistra Regina Borg nel doppio episodio conclusivo. Non è il finale col botto di DS9, ma è sicuramente più avvincente di quello di TNG. »

« Comprensibile, per carità, che vi sia tale enfasi considerato che uno dei protagonisti è appunto di natura olografica, ma il Dottore stesso e le sue varie richieste lungo la serie con il tempo mi avevano molto stancato, e distoglievano l'attenzione da personaggi "reali" che a mio parere avrebbero beneficiato di gran lunga di maggiore tempo sotto i riflettori (Chakotay in primis, che era partito con un grande potenziale all'inizio della serie e che poi è finito in nulla, schiacciato dalla grande presenza della Capitana). »

« Una Kes alternativa, in versione furiosa (e in effetti il titolo dell'episodio è "Furia"), torna sulla VOY e ci regala uno degli episodi migliori di questa seconda parte della sesta stagione. Peccato che Jennifer Lien fu richiamata solo per questo episodio e non si trattò invece di una sostituzione definitiva di Ethan Phillips, il sempre più inutile e ributtante Neelix. »

« La serie procede con qualità altalenante, passando dal pessimo "La barca dei morti" a tema klingon all'ilare "Stagnaio, tenore, dottore, spia" per arrivare alla chicca "Cospirazione sulla Voyager" con felici interazioni tra i vari membri dell'equipaggio (sa il cielo se la nave avrebbe avuto bisogno di un Counselor di bordo!). »