Tutte le recensioni di G.Michele

« Quando l'ho visto mi aspettavo grandi risate ma non è stato così. Un film d'animazione particolare, dalla grafica stupefacente (soprattutto nelle espressioni facciali degli animali) ma che non punta al puro divertimento. Un western vecchio stile con dei personaggi non comuni. Buono anche se non fantastico. »

« Non c'è molto da dire ma solo da guardare. Guardare e ridere. Una serie tv che sembra "la solita e già vista" ma che stupisce con personaggi tutti diversi e leggendari!
Un padre vuole raccontare ai figli come ha conosciuto la loro mamma e via partono i racconti di gioventù, che partono molto da lontano. Fantastiche tutte le puntate! »

« Una grande serie tv. Un Tim Roth da urlo in un personaggio tutto suo che si completa nella versione italiana con la voce del grande Massimo Popolizio. Uno scienziato che collabora con polizia e servizi segreti e che riesce a capire se le persone mentono solo dalle espressioni facciali. Gli episodi sono tutti avvincenti, mai banali. Le tecniche utilizzate dal professore Lightman sono affascinanti e non det tutto infondate. »

« Cartone animato per bimbi. Ma non parlo di quei cartoni che divertono anche chi ha qualche anno in più, già un pre-adolescente lo troverebbe banale e a tratti imbarazzante. La trama è assurda e senza senso l'evoluzione dei personaggi, da Cattivissimo a cocco di mamma nel giro di 2 minuti senza un motivo credibile. Sconsigliato »

« Un ottimo film per farsi due sane risate senza volgarità! Un remake necessario del "Giù al Nord" francese in quanto non se ne possono apprezzare appieno le battute e i richiami agli stereotipi che non ci appartengono. La trama è in pratica la stessa, cambia quello che deve per mostrare lo storico confronto nord-sud senza le pretese di avviare una riflessione ma solo per divertire »

« Un buon film con ottimi attori, a partire da un Colin Firth molto nella parte, una Helena Bonham Carter regale e un Geoffrey Rush che dimostra di saper fare molto di più della spalla di Jack Sparrow. Se ci si sofferma alla bella relazione tra sovrano e uomo-comune nulla da dire, se ci si guarda però un po' attorno è difficile da immaginare un re che, con una guerra imminente, sente la sola impresa di fare un discorso alla radio. Un po' ingiusto il trattamento riservato al fratello di Giorgio VI. »

« Un ottimo film di un ottimo Bisio. Un salto nell'Italia post-Basaglia che ci mostra le problematiche della chiusura dei "manicomi" e la nascita delle coperative sociali per dare una possibilità di lavoro ai malati psichiatrici. Il film fa ridere e scorre veloce lasciando comunque spazio per porsi domande. »