Tutte le recensioni di F.Pierandrea

« Esordio di Inarritu (famoso per il bellissimo Babel) alla regia, costituito da tre vicende, indipendenti prima e interrelate poi, stupisce per l'efficace del puzzle narrativo che caratterizza l'intreccio, e il cui merito va certamente diviso con l'abile sceneggiatore G. Arriaga. Combattimenti tra cani, incidenti stradali, tentativi di redenzione, tutti pretesti per mostrare gli imprevedibili intrecci del destino. Ingovernabili. Film poco conosciuto. Tuttavia siamo di fronte a un capolavoro. »

« Anno 2000, opera seconda di Aronofsky, dopo Pi greco Il teorema del delirio, film di un'intensità notevolissima. Un uomo (Jared Leto) , la madre, la fidanzata e l'amico tutti nel vortice della droga piuttosto che della dipendenza da farmaci. La volontà è uccisa, i sogni pure. Nomination come miglior attrice per la madre di Jared: Ellen Burstyn. »

« Ridley Scott alla regia, anno 2000. Russel Crowe sugli scudi, letteralmente. Filmone dove Russell entra nei succinti panni di Maximus, ovviamente il Gladiatore. Roma vista da Hollywood, verrebbe da dire. Ex-generale in disgrazia, diventa schiavo, da qui gladiatore, alla ricerca della meritata rivincita. Missione vendetta completata? Al botteghino certamente! »

« Opera prima di Aronofsky (balzato all'attenzione di tutti oggi col suo Cigno nero), storia maledetta di un matematico alla ricerca di una serie numerica magica, che tutto collegherebbe nell'universo, creando una sorta di senso metafisicamente 'globale'. Opera di spessore, pretenziosa, intrigante. Da vedere, da riscoprire. »

« 1997, filmone sentimentale che fa incetta di premi Oscar (miglior film, miglior regia, colonna sonora e tanti altri) , diventato ormai leggendario per l'abbraccio da dietro del fascinoso Di Caprio all'avvenente e acerba Kate Winslet. La vicenda tristemente famosa del naufragio del transatlantico nel 1917, produce un film avventuroso, tragico e romantico, che ha avuto il merito di aver fatto sognare più di una generazione. »

« Film cult di Lars von Trier, narra dell'amore tra Bess e Jan, un amore che sfocia in un improvviso e inatteso matrimonio tra i due. Jan resta poi paralizzato a causa di un incidente. Bess decide di accudirlo con dedizione e il loro erotismo sarà costituito dai racconti 'immorali' della moglie. Ma la situazione è destinata a tracimare... Nomination come miglior attrice alla protagonista Emily Watson. Film premiato al Festival di Cannes. »

« Filmone del 1996, fantascienza pura, a cura del grande Roland Emmerich. Gli alieni ci stanno attaccando, gli americani devono difendere il pianeta dall'assalto. Caratterizzato da effetti speciali da fine del mondo (è proprio il caso di definirli così) , vince per questa ragione un meritatissimo premio Oscar. Trama un po' scontata ma divertimento certamente assicurato. »

« Storia di un serial killer, 1995, alla regia David Fincher. Gli investigatori sono gli esperti Morgan Freeman e Brad Pitt, il cattivo di turno è Kevin Spacey. Il "sette" a cui fa riferimento il titolo è il numero dei peccati capitali. Allo spettatore il compito di trovarne la ragione. Per il montaggio il film ha ottenuto una nomination all'Oscar. Curiosamente per il film sono disponibili due finali, molto diversi tra loro, uno per la versione cinematografica e uno che possiamo scoprire guardando l'home video (dove il contenuto sia disponibile). »

« 1994, targato Quentin Tarantino. Film che ha creato di fatto un genere ben preciso, altrimenti incollocabile nelle dimensioni cinematografiche conosciute. Originale, beffardo, estremo e crudele. Vicende criminali certo, ma con stile. E' quello che non è. John Travolta superlativo. Film che vincerà ben due premi Oscar. »

« Il sequel del sequel dell'originale Rambo, 1988, tre anni dopo il secondo e sei anni dopo il primo episodio. Director questa volta è MacDonald. Cento minuti di avventurosi combattimenti per liberare il comandante di Rambo nell'esercito statunitense dalla prigione afghana. Il nemico è rappresentato dai russi in questo episodio. Gli spari, il sangue, il febbrile movimenti degli acciai delle armi sono i soliti. Di successo. »