XY di Sandro Veronesi edito da La nave di Teseo
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XY

Data di Pubblicazione:
12 novembre 2020
EAN:

9788834604618

ISBN:

883460461X

Pagine:
448
Formato:
brossura
Disponibile anche in E-Book
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Trama XY

Un albero ghiacciato, di un rosso vivo, pulsante, intriso di sangue. Una strage indicibile si è consumata ai piedi di quell'albero: undici vite strappate da undici cause di morte diverse, avvenute contemporaneamente, in un lampo. I quarantadue abitanti di Borgo San Giuda, travolti dall'onda d'urto di quella scoperta, si ritrovano al centro dell'attenzione mediatica. Semplici testimoni del male, diventano i protagonisti dimenticati di questa storia, e tutti insieme scivolano nella follia. Mète, il giovane protagonista degli Sfiorati, dopo vent'anni è diventato don Ermete, e ora che custodisce il suo segreto sotto la tonaca non può abbandonare i suoi parrocchiani. Insieme a Giovanna Gassion, giovane psichiatra in fuga da un amore finito, cercherà in tutti i modi di mettere in salvo quel mondo di poche anime perse e mute, che sembrano lontanissime ma che in realtà siamo noi. Pagina dopo pagina sembrerà di entrare in quelle case modeste dove germina la follia, di incrociare quegli sguardi disperati e soli, e infine di sentirsi lievi e salvi, una volta arresi davanti al mistero.

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3 di 5 su 20 recensioni

Ma il mistero restaDi V. Maria-28 gennaio 2014

Ce l'ho messa tutta ed alla fine sono riuscita a terminarlo ma la fatica è stata tanta. L'inizio della storia prometteva bene: una serie di morti, tutti per cause diverse, ma accomunati dalle circostanze del loro ritrovamento, un sacerdote che non sa che cosa fare ed una detective autolesionista. Fino a metà del libro si aspetta lo spunto che possa portare a fare qualche ipotesi sul mistero, ma poi tutto diventa oscuro. Devo tirarmi da parte e lasciare ad altri ogni spiegazione perché confesso la mia assoluta ignoranza: non ci ho capito niente! Trovo che i testi di filosofia di epoca scolastica fossero più vivaci e meno criptici della seconda parte e soprattutto della fine della storia. E mentre si discute sui suoi contenuti, le morti misteriose della prima parte sono dimenticate, i morti restano morti ed il mistero resta mistero. Forse per questo il titolo è XY.

Non ci siamoDi B. Stefano -27 marzo 2012

Un libro criptico, nel senso che non si capisce niente: non si capisce dove vuole arrivare, nè come nè perché. Potrebbe essere un thriller ma non lo è, muoiono delle persone, anzi vengono uccise, e tutto il tempo ci si chiede chi può essere stato. Dà l'idea di essere una trama nata da un'idea che l'autore non è riuscito a sviluppare, come se si fosse impantanato e non fosse più uscito. Da evitare.

XY VeronesiDi B. Angelo-26 marzo 2012

Il titolo del romanzo non dice niente, se non avessi letto la trama per caso non l'avrei mai acquistato. La trama è interessante, "strana". La scrittura risulta essere a volte pesante e non sempre si riesce a capire cosa voglia dire lo scrittore, lui stesso scrive a un certo punto: " non è mica detto che si debba capire sempre tutto". A saperlo prima! Non adatto a chi è abituato a leggere prima di andare a dormire.

Una sorpresaDi D. Roberta-26 marzo 2012

Trama interessantissima che ti invoglia alla lettura. Innovativa e avvincente e a volte sfacciatamente surreale. Sicuramente Veronesi non è quel tipo di scrittore che si accontenta di scrivere le solite banalità che piacciono a tutti. Il romanzo è un mix di giallo, thriller, romanzo esistenziale. Non va bene a chi cerca delle letture semplici!

Storia surreale e mancanteDi D. Eugenio-2 marzo 2012

In un piccolo Borgo, dove non esistono neanche ottanta abitazioni, l'unico momento di vita è l'arrivo dei turisti d'inverno. Quell'anno i turisti non arrivarono mai. Furono trovati tutti massacrati nei boschi in maniera brutale. Il mistero è che ognuno è morto per cause diverse: chi per strangolamento, chi per arma bianca, ma anche per cause naturali e accidentali (infarto, aggressione squalo, overdose, ecc) . Il mistero è grande e tutte le tv si fiondato sul Borgo per sapere la verità e poterla trasmettere in diretta. La gente di San Giuda, però, non riesce a sopportare tanta pressione mediatica e stanno andando alla pazzia. A risollevare la situazione ci penserà il parroco locale e una psichiatra giunta sul luogo dopo i vari omicidi. Dalla trama può sembrare un thriller pieno di suspense, invece l'obiettivo di Veronesi è mandare al lettore una metafora (i vari decessi) . Uno stratagemma per indagare nella psiche e nell'animo dei personaggi, in particolare della psicologa e del prete. Due forze contrastanti, ragione e fede, che si riuniscono in un unico pensiero. Veronesi ci descrive il tutto in maniera particolare. Soggettiva - presente da parte della dottoressa; semioggettiva-passato quello del prelato. Il testo è fluido e scorrevole. Il lettore, grazie anche alla trama surreale, è invogliato a proseguire nella lettura. Il problema è che dalla seconda metà in poi, il romanzo va scemando, non dando risposte e lasciando tutto nel vago. Alla fine, quasi, si rimane delusi per le scelte dell'autore e si ha anche un sentimento di stizza per il romanzo. Lettura più che sufficiente e comunque da leggere.

Un dubbioDi c. marco-15 febbraio 2012

Il nuovo libro di Sandro Veronesi si presente originale nello stile e nella trama, ricco di elementi capaci di teletrasportare il lettore all'interno del libro stesso, di cui non si comprende bene l'appartenenza, data la presenze di elementi che richiamano il Giallo e La passione di un romanzo d'appendice.