Appia
- Editore:
Feltrinelli
- Collana:
- Universale economica
- Data di Pubblicazione:
- 16 maggio 2017
- EAN:
9788807889592
- ISBN:
8807889595
- Pagine:
- 362
- Formato:
- brossura
- Argomenti:
- Storia d'Italia, Storia: dalla preistoria al presente
Descrizione Appia
Paolo Rumiz ha percorso a piedi, con un manipolo di amici, la prima grande via europea, l'Appia, e ce ne riconsegna l'itinerario perduto, da Roma fino a Brindisi, "più per dovere civile che per letteratura". Come un pifferaio magico, ci chiama a seguirlo con le gambe e l'immaginazione lungo la via del nostro giubileo, la nostra Santiago di Compostela, della quale viene restituito l'itinerario dopo un secolare abbandono. Da Orazio ad Antonio Cederna (appassionato difensore dell'Appia dalle speculazioni edilizie), da Spartaco a Federico II, prende corpo una galleria di personaggi memorabili e, mentre si costeggiano agrumeti e mandorleti, si incontrano le tracce di arabi e normanni. Intanto le donne vestite di nero, i muretti a secco, la musicalità della lingua anticipano l'ingresso nell'Oriente. Per conquistarsi le meraviglie di un'Italia autentica e segreta è necessario però sobbarcarsi anche del lavoro sporco - svincoli da aggirare, guardrail, sentieri invasi dai canneti, cementificazioni, talvolta montagne intere svendute alle multinazionali dell'acqua e del vento - e affrontare la verità dei luoghi pestando la terra col "piede libero". Al racconto fanno da contrappunto le mappe disegnate da Riccardo Carnovalini, che ha trovato il percorso sulle carte, nelle foto aeree e sul terreno, e che ha descritto l'itinerario nel libro: un contributo prezioso e uno strumento utilissimo - considerata l'assenza di segnaletica - per chi volesse seguire le orme di questa marcia d'avanscoperta.
Recensioni degli utenti
Bello, ma…-25 gennaio 2017
Interessante come tutti i libri di Rumiz, ma faticoso nella lettura. Non perché scritto male, anzi, ma perché pieno di riferimenti culturali che ti costringono ad interrompere spesso la lettura, per accedere ad ulteriori informazioni. Certo si possono ignorare, ma dato che Rumiz non le spiega ma le approfondisce, dandole spesso per scontate, in ogni caso spezzetta in tronconi la lettura. Si percepisce che probabilmente è nato per essere pubblicato in episodi sul giornale. Ottimo articolista, Rumiz, non riesce a dare profondità ai suoi libri che risultano quindi troppo didascalici e poco lineari, poco sciolti.