Le ore

In "Le ore" Cunningham racconta tre storie di donne impegnate in piccoli e poetici gesti quotidiani, apparentemente semplici, tutte in qualche modo legate alla figura di Virginia Woolf. Lo stile dell'autore risulta piacevole, elevato ma non complicato; per certi aspetti ricorda quello della Woolf, senza però i suoi eccessivi virtuosismi come i flussi di coscienza. L'intreccio è ben congegnato, e il finale è davvero spiazzante, in senso positivo: fino all'ultimo non avevo compreso dove Cunnigham volesse andare a parare. Libro da leggere.

Al centro la storia privata e letteraria di Virginia Woolf, qui ricordata soprattutto per il capolavoro "La Signora Dalloway". E attorno una storia degli anni del secondo dopoguerra con Laura Brown appassionata e appassionante lettrice di quello stesso volume, insieme alla vicenda degli anni Novanta di una donna che è soprannominata precisamente Signora Dalloway da un uomo che, in un passato ormai decisamente lontano, l'ha molto amata. Le storie vengono narrate a capitoli piu' o meno regolarmente alternati e offrono punti di contatti per le situazioni narrate o proprio per l'incontro dei personaggi nel corso delle loro vite. Scritto benissimo! Da leggere

Dotato di una struttura ambiziosa a capitoli a tre a tre alternati, questo libro narra le storie diversissime di tre signore che appartengono a decadi diverse: la signora Woolf (la scrittrice Virginia Woolf), la signora Dalloway (un personaggio famoso creato dalla stessa Woolf) e la signora Brown (lettrice, a sua volta, del romanzo della Woolf in cui la protagonista è proprio la signora Dalloway). Le loro storie inevitabilmente si auto-alimentano tra loro, si intersecano e mantengono il lettore in costante stato di attenzione per cogliere i punti di contatto. Molto godibile e ambizioso, consigliato!

La giornata di tre donne accomunate solo da un nome: Signora Dolloway. Per il resto non hanno niente in comune, né l'epoca, né la città in cui vivono, né il carattere, né le condizioni di vita. Ho trovato il contenuto noioso, mentre lo stile, basato principalmente su frasi brevi, a mio parere finisce con l'essere addirittura angosciante.

Che dire. Dopo aver visto il film e, forse, anche a causa di esso, il romanzo non mi ha entusismato. Interessante l'idea di dividerlo in 3 storie con 3 protagoniste tutte femminili che legano oltre cento anni di storia. Lo sviluppo, purtroppo, non è altrettanto interessante, rasentando, in alcune sue parti, il tedio.

Che cosa avranno mai in comune Virginia Woolf, Laura Brown e Clarissa Vaughan? Niente, sembrerebbe la risposta più logica. E invece non è così: tutte e tre combattono le difficoltà delle proprie vite e si rifugiano nella letteratura, come se potesse dare senso alle loro esistenze. Emozionante, davvero. Ho letto questo libro tutto d'un fiato.