Opere vol.5 di Umberto Galimberti edito da Feltrinelli

Opere vol.5

Il corpo

Editore:

Feltrinelli

Data di Pubblicazione:
31 marzo 2023
EAN:

9788807897481

ISBN:

8807897482

Pagine:
656
Formato:
brossura
Argomento:
Filosofia sociale e politica
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Descrizione Opere vol.5

Sommerso dai segni con cui scienza, economia, religione, psicoanalisi, sociologia l'hanno di volta in volta connotato, il corpo è stato vissuto come organismo da risanare, forza lavoro da impiegare, carne da redimere, inconscio da liberare: nel corpo, nella repressione della sua naturale ambivalenza, è leggibile la storia culturale dell'Occidente. Come argomenta Galimberti, "dalla 'follia del corpo' di Platone alla 'maledizione della carne' nella religione biblica, dalla 'lacerazione' cartesiana della sua unità alla sua 'anatomia' a opera della scienza, il corpo vede concludersi la sua storia con la sua riduzione a 'forza-lavoro' nell'economia, dove più evidente è l'accumulo del valore nel segno dell'equivalenza generale, ma dove anche più aperta diventa la sfida del corpo sul registro dell'ambivalenza". Un libro affascinante e fondamentale, la proposta di una psicologia che, togliendo la scissione anima/corpo su cui si fonda, cominci a pensarsi contro se stessa."

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3 di 5 su 1 recensione

Il Concetto del CorpoDi C. Valentina-17 dicembre 2010

A una prima lettura ci rendiamo conto del fatto che Galimberti ha composto un'opera magistrale, puntuale, ineccepibile, da tutti i punti di vista. Riesce anche ad appassionare. E a stimolare "Ricordi", quelli imponenti del "nostro", di Corpo. Attraverso il suo lungo componimento, Galimberti ha attraversato tutta la nostra cultura, quella Occidentale, e ci apre gli occhi sulle sue colpe. Poi però, riattraversando il libro, ci assale un dubbio, uno di quelli enormi, strabordanti. Dolorosi, quasi. E cioè che, alla fine dei conti, di tutti i conti, Galimberti ha compiuto, per assurdo, un'operazione Occidentale, la stessa che egli voleva smontare, con strumenti e informazioni peraltro simili a quelli della psicologia junghiana, che egli è tutto teso, altro paradosso, a svilire. Ciò che di occidentale fa Galimberti è "concettualizzare" il corpo. Mossa che lo priva di vita. Il Corpo è silenzio. E non c'è altro da dire su questa faccenda. Da leggere, anzi da studiare, comunque perché riesce nell'intento. Dopo la lettura di questo testo, il Corpo si riappropria del suo linguaggio, simbolico immaginifico e silenzioso. E finalmente si smette di parlare. E di fare i filosofi.