La fine del mondo storto
- Editore:
Mondadori
- Collana:
- Oscar bestsellers
- Edizione:
- 1
- Data di Pubblicazione:
- 18 maggio 2016
- EAN:
9788804666714
- ISBN:
8804666714
- Pagine:
- 168
- Formato:
- brossura
Trama La fine del mondo storto
Un giorno il mondo si sveglia e scopre che sono finiti il petrolio, il carbone e l'energia elettrica. È pieno inverno, soffia un vento ghiacciato e i denti aguzzi del freddo mordono alle caviglie. Gli uomini si guardano l'un l'altro. E ora come faranno? La stagione gelida avanza e non ci sono termosifoni a scaldare, il cibo scarseggia, non c'è nemmeno più luce a illuminare le notti. Le città sono diventate un deserto silenzioso, senza traffico e senza gli schiamazzi e la musica dei locali. Rapidamente gli uomini capiscono che se vogliono arrivare alla fine di quell'inverno di fame e paura, devono guardare indietro, tornare alla sapienza dei nonni che ancora erano in grado di fare le cose con le mani e ascoltavano la natura per cogliere i suoi insegnamenti. Così, mentre un tempo duro e infame si abbatte sul mondo intero e i più deboli iniziano a cadere, quelli che resistono imparano ad accendere fuochi, cacciare gli animali, riconoscere le erbe che nutrono e quelle che guariscono. Resi uguali dalla difficoltà estrema, gli uomini si incammineranno verso la possibilità di un futuro più giusto e pacifico, che arriverà insieme alla tanto attesa primavera. Ma il destino del mondo è incerto, consegnato nelle mani incaute dell'uomo... Mauro Corona ancora una volta stupisce costruendo un romanzo imprevedibile. Un racconto che spaventa, insegna ed emoziona, ma soprattutto lascia senza fiato per la sua implacabile e accorata denuncia di un futuro che ci aspetta.
Recensioni degli utenti
Pistolotto Ecologista-29 dicembre 2012
Ciao a tutti, il libro mi ha francamente deluso è un pistolotto ecologista, un predicozzo in sostanza, magari avrà pure ragione e potrebbe essere persino profetico, ma resta il fatto si ripetono sempre gli stessi concetti, quasi con prepotenza. Vi sono sicuramente concetti importanti, (solidarietà famiglia speranza umiltà) forse traspare una fiducia eccessiva nell'animo umano. Comunque va affrontato con la consapevolezza che non è facile e fa riflettere, non il libro adatto se vuoi solo rilassarti. Viene spacciato per libro di fantascienza ma non lo è!
Un po' ripetitivo-24 maggio 2012
Il romanzo in generale non è male. Molto molto scorrevole, si legge con molto godimento. Il tema affrontato è molto bello ed attuale, e Mauro Corona riesce a descrivere anche nel linguaggio la vera apocalisse storica della fine delle risorse energetiche. Ma il romanzo è un po' troppo ripetitivo: anche se i concetti sono intensi e rivelatori, sono ripetuti in molte occasioni dall'autore.
La fne del mondo storto-22 gennaio 2012
Questo è il primo libro di questo autore che ho letto e l'ho tovato decisamente brutto. Il mio iniziale entusiamo, legato all'argomento che mi attirava moltissimo, è stato cancellato. L'ho trovato pieno di luoghi comuni, pregiudizi, pessimismo, incoerenze, banalità e ripetizioni. Sconsiglio questo libro.
Realistico-14 settembre 2011
Con questo libro Mauro Corona lascia il suo terreno preferito con racconti delle sue vallate e ci propone un libro completamente diverso. Mette gli uomini di fronte alla realtà di quello che possono creare con il comportamento negativo dell'umanità. Un gran bel libro che porta ancora Corona alla ribalta.
Noioso e ripetitivo-30 agosto 2011
Lo spunto è condivisibile, ma la stesura è ripetitiva e, conseguentemente, noiosa. Troppi luoghi comuni e nessun dato analizzato in concreto. Il messaggio qual'è? La natura umana nella sua esemplare e pessima rappresentazione? Basterebbe leggere un banalissimo quotidiano Carta e inchiostro sprecati; dovrebbero rimborsare gli acquirenti.
La fine del mondo storto-25 agosto 2011
Un romanzo un po' diverso rispetto agli altri scritti da Mauro Corona, che inizia con uno scenario agghiacciante. Nel prosieguo si ritrovano i temi classici, ben noti nei suoi precedenti volumi: la montagna, la saggezza dei gesti antichi, la natura selvaggia, matrigna e benigna, che porterà con sè la speranza.