Una Pura Formalita'

    Una Pura Formalita'

    Regia di Giuseppe Tornatore

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    Durante una pioggia torrenziale, un uomo infangato ed infreddolito, trovato dalla polizia senza documenti, viene condotto in un fatiscente commissariato dove l'orologio ha le lancette spezzate e dal soffitto gocciola l'acqua, che viene raccolta con recipienti vari. Un inserviente gli offre del latte caldo ma lui glielo getta in faccia e successivamente ha un diverbio con gli agenti. Al commissario sopraggiunto dice di essere Onoff, il celebre scrittore: l'altro gli cita allora la frase di un suo romanzo, ma egli non la ricorda. Lo scrittore si cita a sua volta ed il commissario si convince, ma si stupisce di vederlo senza la folta barba e anche lo scrittore non sa spiegarsi la cosa. Poi, nel cambiarsi gli abiti si accorge di una macchia di sangue sulla camicia strappata e dopo aver tentato di eliminare il brandello lo ingoia. Nella contraddittoria deposizione, ammette di aver passato la notte nel casale con tale Daniela Febbraio, la sua agente. Intanto chiede di telefonare ma le linee telefoniche sono interrotte. Approfittando dell'assenza della luce Onoff stordisce un agente e si cala dalla finestra, ma, dopo esser incappato in una tagliola, viene ripreso. Nuovi elementi emergono: Onoff e' un trovatello di nome Biagio Febbraio, ed il suo maestro e' stato un barbone del quale ha decifrato un libro scritto in codice che lo ha consacrato definitivamente. E' stato sposato due volte e la donna con cui ha trascorso le ultime ore e' la seconda ex moglie, Paola. Il commissario gli mostra delle fotografie trovate nel suo casale e che lui cercava da tempo. Onoff vi riconosce volti e nomi della gioventù e infine ha la visione di se stesso che si spara...
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