Tutte le recensioni di T.CLAUDIO

« Un semplice guardiano si fà raggirare da una donna mentre i complici svuotano il magazzino che egli avrebbe dovuto sorvegliare. Pagherà con il carcere la sua superficialità. Quando l'ho visto, non conoscevo il regista e sono rimasto un po' spaesato dallo stile usato. I tempi sono più dilatati rispetto a un film normale (o meglio più commerciale) , la psicologia dei personaggi molto curata, la storia molto semplice e lineare senza azioni aggressive di montaggio, ambienti e luoghi deserti e irreali... Il tutto condito da un'ironia di fondo spiazzante... Particolare... Lo consiglio... »

« Film breve, ma molto movimentato. Il protagonista è un disoccupato che sogna una vita migliore in una realtà molto grigia... Parte così con una cadillac (regalatagli da un amico suicida) verso nuovi orizzonti, andando però incontro a tutta una serie di disavventure. Verrà derubato di tutto (macchina, soldi, ecc) e finirà per lavorare in un porto. Qui troverà coloro che l'hanno derubato e li aggredisce, ma in galera finirà lui. Fugge dal carcere. Tenta una rapina che non va a buon fine. Uccide i suoi complici. Solo alla fine troverà un po' di serenità, imbarcandosi con la sua amata nel cargo Ariel in partenza per il Messico. Film geniale, com'è nello stile di Kaurismaki, che si fa notare per i dialoghi e la costruzione delle scene di grande impatto anche senza il ricorso a roboanti effetti speciali. »

« Film corale che fotografa perfettamente tutte le negatività dell'italiano medio. L'apparenza e i rituali festosi che animano le feste e i raduni di famiglia (presenti nella prima parte del film) lasciano sempre più il passo alla cattiveria più estrema fino ad arrivare all'epilogo finale... I protagonisti infatti preferiscono far fuori i propri genitori piuttosto che occuparsene (come loro gli avevano cordialmente chiesto) . Un film che non si dimentica. Gli attori sono tutti bravi, specie Marina Gonfalone, nel ruolo di Lina. »

« Vi è uno spaccato dell'italia del boom durante il ponte di ferragosto. Molte situazioni sono estremizzate, ma tante cose e modi di fare persistono ancora oggi. Il protagonista di questo film raggiunge da roma la moglie nella riviera adriatica andando incontro a tutta una serie di disavventure e all'incontro di personaggi coloriti e surreali. Inquietante il finale con lo stesso personaggio tornato a casa che si sdraia sfinito mentre in sottofondo la radio elenca gli incidenti mortali avvenuti nel ponte neanche fosse un bollettino di guerra. Un film che non si dimentica facilmente. »

« Uno dei film più belli di Risi. Ambientato negli anni del boom economico questo film ci racconta di un rampollo cinquantenne realizzato nel lavoro, con moglie piacente, casa enorme, macchina fuoriserie. Egli ha tutto ciò che un uomo possa desiderare è sveglio e scaltro nel lavoro e a casa ha una moglie che l'aspetta e lo ama. Eppure cadrà in tentazione e avrà una relazione extra-coniugale con una compagna di suo figlio. Egli non avrà mai il coraggio di lasciare la moglie che continuerà a frequentare normalmente, frequentando invece la sua amante negli orari di lavoro. Praticamente trascura il lavoro dividendosi la giornata tra la moglie e l'amante. Fino all'epilogo che ci riserva un'insegnamento morale non da poco. Lo consiglio a tutti coloro che non sanno come fare quando scoprono le marachelle dei propri compagni. »

« Il film è composto da una serie di episodi con oggetto perversioni e problematiche sessuali. Protagonista di tutti gli episodi un camaleontico Nino Manfredi che spazia, con assoluta bravura, da un medico (che ignora un paziente per dialogare con l'attrice Koscina in visita nella sua struttura) a un contadino (citato in causa per aver avuto rapporti con una gallina) a un guardone (che per strani giochi ottici spia la sua stessa sagoma riflessa) fino all'episodio che dà il titolo al film in cui il personaggio principale soffre di una strana malattia che gli fa vedere nude tutte le donne rendendolo però impotente. Un film originalissimo da gustare in compagnia. »

« La storia di una giovane ragazza costretta a lottare contro un padre e una famiglia molto tradizionali legati ad uno stereotipo di vita in cui l'uomo comanda e le donne gli danno ascolto tanto come padre quanto come marito. Quando la ragazza cerca di emanciparsi e di fare le proprie scelte di vita (tra le altre cose voleva indossare i pantaloni come un uomo e il padre glielo impediva) dovrà affrontare molti ostacoli per cercare di avere ciò che desidera. Carino anche se non eccezionale. »

« Undicesimo film della saga del maresciallo Nico Giraldi. Molto fiacco nel ritmo e nelle battute. Qualche battuta in realtà c'è, ma nel complesso il film non ha più l'originalità e il coinvolgimento dei precedenti nonostante il cast sia praticamente invariato da anni e il regista lo stesso. »

« Quinto film degli 11 con Tomas Millian nei panni di Nico Giraldi. E' curioso come, pur cambiando il soggetto, vi è sempre una continuità da film a film. In questo oltre a risolvere, non senza problemi, l'ennesimo caso troverà il tempo anche di sposarsi. »

« Mi aggrego ai tanti che considerano stupendo questo film. Uno dei pochi capace di emozionare e coinvolgere. Un film prodotto dispiegando una mole impressinante fra mezzi soldi e persone che solo una regia attenta e minuziosa, come quella di Brian De Palma, ha saputo amalgamare. Da vedere e riscoprire nei tanti pregi tecnici che il film ha. »