ZeligZelig
Regia di Woody Allen - Warner Home Video
  • € 9.99
3Zelig il camaleonte, 22-09-2011
« Simpatico finto documentario sulla vita di Leonard Zelig, un uomo incapace di assumere una propria identità per il timore di essere malgiudicato dagli altri. Sarà grazie all'amore per Mia Farrow che alla fine Zelig riuscirà ad ottenerne una. Evidente la critica al conformismo della società di massa, che trova la sua massima espressione nell'episodio in cui Zelig giunge nella Germania nazista di Hitler. Sicuramente non il miglior film di Woody Allen, ma forse il più originale ed il più curato nei dettagli. »
Basta che funzioniBasta che funzioni
Regia di Woody Allen - Medusa Home Entertainment
  • € 9.25
5Basta che funzioni, 15-09-2011
« Classico film Alleniano, in cui Boris, il protagonista, alter ego dello stesso Allen, sembra rappresentare la figura del superuomo nietzcheano che, resosi conti della vacuità di tutto, si isola dal mondo per poter affermare in maniera totale la propria essenza. Sarà il mondo a bussare alla porta di Boris, quasi come se fosse impossibile isolarsi da esso. E allora ecco la morale della favola: basta che funzioni. Inutile preoccuparsi del resto. Il film, in poche parole, è la sintesi di tutto il pensiero di Woody Allen, tra nichilismo, pessimismo, narcisismo e misantropia. E soprattutto tra quattro (amare) risate. »
Seven (Blu-ray)Seven (Blu-ray)
Regia di David Fincher - CG Entertainment
  • € 14.99
5Uno dei migliori film degli ultimi vent'anni, 13-09-2011
« Non mi va di analizzare gli aspetti tecnici di questo film, la trama, la recitazione eccetera eccetera, visto che di ciò si è già detto tutto. Voglio concentrarmi sulle tematiche filosofiche che stanno dietro al film e che secondo me ne fanno un autentico capolavoro.
Il tema centrale è il dualismo tra razionalità ed emotività. La ragione, in tutta la sua purezza, è rappresentata da John Doe, il serial killer, mentre l'emotività è rappresentata dal detective Mills: istintivo, irascibile, innamorato della propria moglie, terribilmente umano. Ed è umano infatti peccare: chi di noi non ha almeno un difetto? Solo John Doe è esente da tutte queste emozioni: agisce per un volere divino, ed è perciò solo lo strumento di Dio, a lui non è concesso provare emozioni, peccare. Alla fine si rivelerà che anche lui avrà un briciolo di umanità: è lui l'invidioso, ma proprio per questo si autopunirà con il proprio omicidio-suicidio, come se la sua parte razionale (quella divina?) governasse inflessibile sulla sua parte (schizoidamente scissa) emotiva. Fincher sembra perciò volerci dire che l'uomo è cattivo (Somerset lo sa benissimo: da qui il suo cinismo), perchè pecca. Ma è proprio questo suo peccare che rende l'uomo uomo, altrimenti sarebbe soltanto una macchina, una personalità schizoide quale è John Doe. A qualcuno potrebbe venire in mente un parallelismo con Apocalypse Now: anche in quel caso il generale Kurz arriva alla follia perchè vuole portare a termine a tutti i costi il suo obiettivo, a costo della disumanità delle proprie azioni.
In altre parole, un film da vedere, in quanto non è per nulla il solito film banalotto su un serial killer qualunque. Forse il migliore del genere (de gustibus). »