Tutte le recensioni di L.Graziella

« Dopo la splendida Louise Brooks di "Lulù - Il vaso di Pandora" di Pabst, l'indimenticata René Falconetti della "Giovanna D'Arco" di Dreyer, a completare un'ideale trio di bellezze fatali del primo cinema europeo (Brooks fu americana, ma "trapiantata" a Berlino) ecco Brigitte Helm, vera protagonista di Metropolis, film passato alla storia per gli effetti speciali innovativi, per la potente distopia rappresentata, ma certamente anche per la candida bellezza dell'attrice tedesca. Le due ore di film, ovviamente muto e sottotitolato, sono tutt'altro che noiose e pesanti, anzi scorrono che è un piacere nonostante gli 84 anni di vita della pellicola. Quella visibile in questo dvd è la versione definitiva della pellicola, il cui finale e la cui durata fu più volte modificata, attraverso diverse versioni, lungo la sua vita. »

« Lodevole l'iniziativa della 20th Century Fox Home Entertainment che ci regala in un cofanetto dal prezzo considerevolmente contenuto tre film, finora inediti in Italia nelle loro prime versioni, del regista danese Carl Theodor Dreyer. Vi si può apprezzare il primo film di vero successo, L'angelo del focolare (altrimenti noto come Il padrone di casa, del 1925) e due film precedenti, forse meno ricordati, ma di sicuro e grande impatto visivo ed emotivo: Mikal (Desiderio del cuore) e soprattutto Pagine dal libro di Satana, del quale hanno potuto godere recentemente anche i telespettatori italiani (il film ha avuto un passaggio sugli schermi di Raitre, nella trasmissione notturna di Enrico Ghezzi, Fuori Orario).
Altra nota di merito del dvd: la ricca sezione di extra con interessanti commenti critici alle opere - imprescindibili per la comprensione. »

« Sicuramente il film più noto di Dreyer, e che ne ha consacrato il talento alla storia. A farne un modello la pulizia e la disciplina registica del danese, rigoroso e asservito alla sacralità dell'immagine. Ma come ogni grande film, il merito dell'enorme successo è da attribuire anche all'interprete regina, in questo caso la bellissima e talentuosa René Falconetti, attorniata da attori di livello e da un Antonin Artaud prestato al cinema il cui ricordo rimane legato, per il grande pubblico, proprio a questa pellicola. »

« Leone d'oro al Festival del cinema di Venezia nel 1955, e prodotto l'anno precedente in Danimarca, terra natale del regista Carl Theodor Dreyer, Ordet rappresenta il penultimo film del grande regista e insieme una delle più alte prove. A tema è la fede, in varie delle sue sfaccettature: la perdita di essa in un ateismo che diremmo ricettivo (Mikkel), la religiosità tradizionale (il vecchio Borgen), il fanatismo e la pazzia (Johannes), che forse è la sola via possibile verso l'incontro col divino. »

« Non si può iniziare a parlare di "Lulù - Il vaso di Pandora" (Germania, 1928) senza ricordare il talento e la bellezza dell'americana (a Berlino) Louise Brooks, fantastico caschetto nero dagli occhi languidi e ammaliatori. Il film è tratto dalle due opere teatrali di Frank Wedekind, "Il vaso di Pandora", appunto, e "Lo spirito della terra". Da qui la qualità in certo senso ereditata. Ma in ogni aspetto il film si fa rispettare e apprezzare. La fotografia, gli abbigliamenti, e le prove immortali degli attori tutti, con una menzione speciale, accanto a Louise-Lulù, di Carl Goetz nei panni del protettore Schilgoch. »

« Con Il grande capo Trier riesce come suo solito a trasformare in un esempio di grande mestiere (quello dell'arte prima che del cinema) lo spunto di una trama che potrebbe anche apparire priva d'interesse ma che in breve pare svolgersi da sé secondo la natura che è dei classici. Una commedia costruita con l'intelligenza e sull'intelligenza dell'intreccio. Un film sulla recitazione che diventa una metafora dei rapporti sociali, gioca con la psicologia e ne svela strategie, trucchi e inganni. Lars Von Trier è immenso. »

« Checco Zalone è un comico abile e intelligente. Le sue trovate sono sempre puntuali. Il talento è vero. Purtroppo con questo Cado dalle nubi, però, il gioco ha vita breve. Tanti i limiti di questa pellicola, la cui sceneggiatura, battute escluse, è inconsistente, banale e tuttavia persino inverosimile in certe sue soluzioni. La regia è peggio che anonima, manifestamente dozzinale. Certe scene sbalordiscono in quanto a bruttezza, si son viste pubblicità in tv meglio girate. »

« Il dvd. Ottimo, accompagnato da un dvd ulteriore, contenente gli extra, dove è possibile vedere il magico retrobottega di Gondry. E un'intervista nella quale compaiono ora la diafana Charlotte Gainsbourg ora il giovane e introverso Gael Garca Bernal. E un cortometraggio sulla mostra allestita in concomitanza con l'uscita del film, sui particolarissimi e "casalinghi" effetti speciali. E ancora una intervista al mago che nel film interpreta se stesso nella parte del compagno della madre del protagonista Stéphane. Poi altro, altro ancora. Una confezione davvero ben congegnata.
Il film. Un sogno nel sogno. Si presta a molteplici visioni. Leggero, com'è la materia dei sogni. Pesante, tale è la particolare malattia onirica di Stéphane. Duro, e dura è la realtà di ogni amore che non trova la sua strada, come quello che da Stéphane a Stéphanie non può che perdersi, salvo poi, in una possibilità assurda e allucinata, ritrovarsi in se stesso. »

« La qualità dei dialoghi, la scelta di attori brillanti (non solo i protagonisti Emily Deschanel e David Boreanaz), un particolare tocco macabro per non dire splatter, fanno di Bones una serie piacevolissima, che ha saputo imporsi nel panorama televisivo, anche italiano, con buone ragioni. Il telespettatore italiane che si fosse perso le prime puntate può ora avvalersi di questo cofanetto ben realizzato, comprendente in 6 dvd la prima serie intera, con degli extra di certo interesse (in particolare i commenti tecnici) e la possibilità di goderseli in lingua originale sottotitolata. »

« Con questo rifacimento della celebre saga di Guerre Stellari gli autori dei Griffin mettono a nuova prova la loro comprovata genialità, e una buona dose di pazzia, laddove gli ultimi episodi delle serie storiche segnavano un calo di freschezza e una generale stanchezza dell'ispirazione. Non si tratta, con Blue Harvest, di un capolavoro nel contesto delle serie d'animazione, e neppure sono raggiunti i picchi de "I Griffin - La storia segreta di Stewe Griffin", lungometraggio di non molti anni fa; i personaggi scadono spesso nei loro cliché, eppure qualche sorpresa è garantita, ad esempio: da chi sarà impersonato il temibile Darth Fener? »