Tutte le recensioni di L.Federico

« Scorsese dimostra tutta la sua abilità registica e la grande sensibilità nel descrivere la carriera di Bob Dylan. Oltre 3 ore di documentario, dagli inizi della carriera al momento di maggior fama e controversia. Un ritratto a tutto tondo del personaggio Dylan; una piccola Bibbia per tutti i dylaniani più accaniti, che non si stancheranno mai di vederlo e rivederlo. »

« Placido ripercorre il 1968 e le agitazioni studentesche dal suo personale e autobiografico punto di vista: quello di un poliziotto che parteggia per la rivoluzione. Il grande sogno per il regista sembra non essersi ancora spento, l'accetazione di quegli ideali, la riproposizione troppo fedele e a tratti pedante, fanno del film un "manifesto" per giovani illusi; illusi non tanto dal sogno in quanto tale e dagli ideali, ma dal QUEL sogno, che nel 1968 era attuale: ora non più. »

« Un ottimo documentario-concerto, regia quasi impeccabile, molto spazio offerto alla musica dei Rolling Stones più che alla loro storia. Lo spettatore è coinvolto dalla musica, fulminato, sorpreso, nello stesso modo con cui Scorsese sembra ammirare i Rolling Stones. »

« Osannato (quasi) come miglior regista degli anni '90, Tarantino certa non merita questa indebita fama. "Pulp Fiction" è, vero, forse il suo miglior film ma, al di là di una sceneggiatura sapientemente costruita a tavolino e degli attori iper-famosi, si dimostra poca cosa sia contenutisticamente, sia stilisticamente.
Taratino è sicuramente sopravvalutato, così come il cinema al quale si ispira, ciecamente elogiato. »

« Straordinario film di Bellocchio; si racconta la storia (dimenticata) di Ida Dalser, moglie non riconosciuta del Duce; il suo internamento, le disperate speranze e la pazzia portatrice di morte. Un film che sovrappone il piano della grande Storia con vicende umane provinciali e dimenticate. Grandiosa interpretazione di Giovanna Mezziogiorno. »

« Le giornate inutili della borghesia francese: divertimenti mondani e borghese vita di campagna. Jeanne Moreau, stupenda protagonista di questo film, si abbandonerà all'amore per uno sconosciuto, al tradimento; fuggendo così da quella vita che tanto mal sopportava: forse senza riuscirci. »

« Sullo sfondo tragico del Giappone della devastazione post-bellica, Resnais analizza il dramma personale della protagonista (Emmanuelle Riva), giocando sul rapporto tra un passato fortemente vissuto ed irrimediabilmente assente e la forte volontà di dimenticarlo. Film inteso, poetico; mosso dal fluire degli stati d'animo dei personaggi e da uno stile registico originalissimo e di alto spessore. »

« 6 ore film sempre piacevoli; un ritratto dell'Italia che passa gli eventi più importanti dell'ultimo terzo di Novecento: dall'alluvione di Firenze del 1966 passando per le agitazioni del 1968, le stragi degli anni '70 e '80, per concludere con le gli attentati mafiosi a Falcone e Borsellino. Un film intenso che aiuta a ricostruire le travagliate vicende storiche italiane e a sentirsi in qualche modo partecipi di questo percorso. »