Tutte le recensioni di F.RITA

« Michael Keaton ci commuove con una storia struggente che lo vede di fronte ad un male incurabile che non gli consentirà di veder nascere il suo bambino. Parallelamente al suo degeneramento fisico (che pian piano non gli consentirà più neanche di salire le scale di casa) egli realizza una serie di video da lasciare a suo figlio per far sì che possa conoscerlo, ricordarsi di lui e sapere che suo padre lo amava già prima che nascesse. Da vedere assolutamente. »

« Film bellissimo e intenso sulla storia di un bambino colpito da una malattia rarissima e sullo sforzo dei suoi genitori di trovare a tutti i costi una cura per farlo guarire o perlomeno per farlo continuare a vivere. Susan Sarandon offre un'interpretazione molto credibile e commovente sullo strazio di una madre che si sente impotente di fronte alla malattia del suo bambino, ma che lotta in ogni modo per non lasciarlo solo ed aiutarlo. »

« Avvincente film all'americana con personaggio negativo che trova l'occasione e la "forza" per riscattarsi e cambiare in meglio la sua vita. Struggente il rapporto con il figlio e azzeccato il montaggio che alterna l'azione del film con interviste, di stampo documentaristico, ai personaggi principali. Piacevole in una serata in compagnia per esaltarsi tifando per l'uno o l'altro personaggio. »

« Thriller psicologico che fino alla fine tiene con il fiato sospeso. Al Pacino è un poliziotto sulle tracce di un'omicida che finirà per essere direttamente coinvolto. Un film avvincente e pieno di colpi di scena che non deluderanno ed anzi accresceranno la curiosità di arrivare alla fine. Da vedere divertendosi a scommettere su chi sia l'assassino. »

« L'ho visto decine di volte e ogni volta mi sorprendo di come la qualità di questo film sia alta. Di solito operazioni di questo tipo (unire due volti amati dal pubblico mondiale) danno luogo a film superficiali e deludenti. Questo film invece è ben girato e scritto, la psicologia dei personaggi principali è molto curata ed anche quelli secondari trovano una loro ben chiara e determinante collocazione nell'economia della storia. La scelta registica, poi, di non riprendere mai i due attori nella stessa inquadratura (ciò avviene solo nella scena finale) fà in modo di aumentare la suspance per l'inevitabile scontro finale. Bellissimo. »

« Al Pacino ci sorprende con questa suo progetto di cui firma anche la regia. E' un film bellissimo ben scritto e recitato che si snoda su due livelli. Da una parte vi è una specie di "documentario" con le varie fasi di preparazione e pre-produzione di uno spettacolo sul Riccardo III di Shakespeare comprensivo di domande che lo stesso Al Pacino fà lungo la strada a normali persone incontrate casualmente. Dall'altra, alternate a questo "documentario", prendono vita con tanto di costumi e scenografie le scene più famose del dramma shakeasperiano. Un capolavoro da non perdere assolutamente. »

« Altro ruolo di malavitoso per Al Pacino in una delle sue più riuscite interpretazioni. Egli verrà inconsapevolmente raggirato e darà credibilità ad un infiltrato (interpretato da Johnny Depp) pagando poi con la morte questa sua superficialità. La forza di questo film sono le psicologie e i contesti familiari dei personaggi. Veramente bello e coinvolgente. »

« La premiata ditta De PalmaAl Pacino ci regala un film bellissimo in cui l'azione, in un crescendo di emozioni, si snoda attraverso inseguimenti, sparatorie, dialoghi di grande effetto e coinvolgimento. Il personaggio interpretato da Al Pacino è un ex-spacciatore uscito di galera e deciso ad abbandonare la sua vecchia vita anche per l'amore (ricambiato) che prova per la sua donna che l'ha aspettato in tutti gli anni in cui è stato in carcere. Compra anche un locale, ma finirà per essere nuovamente coinvolto in un gioco più grande di lui. Bello e adrenalitico fino alle scene finali. Lo consiglio veramente. »

« Film con pregevoli e accattivanti primi piani con montaggio serrato e musica alta. C'è molta carne al fuoco, molti personaggi che girano intorno ad una squadra di football ognuno con i propri problemi, con le proprie aspettative e volontà. Le scene di gioco sono veramente belle e coinvolgenti. Non so se il ritratto che Stone fa di questo mondo sia veramente fedele alla realtà, ma il messaggio che ne viene fuori è come certi valori sportivi siano molto spesso ripiegati e tralasciati a favore di guadagli facili e volontà pubblicitarie. »

« Un regista trova la sua massima espressione artistica affidandosi ad un'attrice virtuale facendo credere a tutti (con escamotage e trucchi di ogni genere) che sia reale. Nonostante la fama di questa attrice raggiunga con il tempo livelli altissimi, in realtà nesuuno l'ha mai vista di persona. Il regista (interpretato da uno scatenato Al Pacino) finirà per avere una visibilità sempre minore a vantaggio della sua creazione che invece diventa sempre più popolare. Decide di farla "sparire", ma dovrà poi rispondere di sequestro e occultamento di una persona che in realtà non esiste e non sarà facile dimostrarlo visto che esistono migliaia di prime pagine e carte che ne provano l'esistenza anche se nessuno in realtà l'ha mai vista. Bellissimo film. Un'allegoria sul potere moderno dei media. Da non perdere. »